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5 aprile.
Ecco cosa segnava il calendario quella mattina.
Ma non era un giorno qualsiasi, no, la scuola iniziava quel giorno.

Erano passati solo due giorni da quando era arrivato a Nagano, e dopo due settimane di nullafacenza, iniziare scuola non era per niente nei suoi pensieri, soprattutto se era una nuova.

Aveva finito le scuole medie, e stava per iniziare il liceo in una nuova città, in una nuova casa, tutto nuovo.

Anche se controvoglia, si alzò dal suo caldo letto e andò a farsi una doccia veloce.
Tornato in camera prese la divisa e la indossò. L'avevano ritirata in quei giorni, almeno non aveva l'imbarazzo di andare a scuola senza divisa, almeno su quello la Fortuna era dalla sua parte.

La divisa era nera, completa di giacca, aveva lo stemma della scuola con sotto il nome. 'Alien Accademy'.
, non era un vero e proprio liceo, come le classiche scuole, era più un'accademia, durava un anno in più rispetto ai licei normali, ma era davvero l'unica scelta migliore, detto dai suoi genitori.

I pantaloni avevano due linee blu cobalto ai lati, orribile.
Sotto la giacca indossava una camicia bianca a lunghe maniche, mentre d'estate aveva quella a corte maniche con lo stemma sopra (visto che la giacca non andava indossata.)
Il bello di quell'outfit? Aveva delle scarpe da ginnastica ai piedi.

"Mi sta malissimo." Proclamò non appena arrivò in cucina.

Ryuuji e Hiroto stavano già facendo colazione.

"Invece ti sta benissimo Maki."
"Non è vero, sembro un pinguino."
"Sembravi un pinguino con la vecchia divisa, e te l'ho sempre detto." Disse Hiroto.

Non aveva tutti i torti.

"Dai siediti e fa' colazione piccolo pinguino." Gli disse Ryuuji. "Ti sta davvero bene."

Masaki seguì il consiglio.
Anche se di fare colazione non ne aveva proprio voglia, aveva leggermene l'ansia, e non avrebbe voluto vomitare il tutto.

"Ti ho preparato anche il pranzo, l'ho messo sul tavolo in salotto, non dimenticarlo." Gli disse Ryuuji.
"Grazie."

Iniziare con sette ore, e poi una per scegliere il club era da suicidio.
Almeno le prime due o magari tre, le perdevano per il discorso che la preside avrebbe tenuto.

"Non dimenticarti nemmeno di avvisare quando esci da scuola e quando torni a casa, capito?"
"Non assillarlo." Lo rimbeccò Hiroto. "Si è appena svegliato."
"Sì Ryuu, non preoccuparti."

Finita la colazione, prese dalla tavola il pranzo, lo mise in cartella insieme alla copia di chiavi di casa poi prese il cellulare e se lo mise in tasca.

Diede un'ultima controllatina in giro prima di andar via con Hiroto.
Salutò Ryuuji.

La cartella che gli avevano dato era una tracolla bianca, anche quella aveva lo stemma, almeno dietro.

In auto Hiroto gli fece vedere quale strada doveva fare, nonostante gliel'avesse già mostrata, ma Masaki aveva la stessa memoria di Dory, la pesciolina di Nemo.

"Puoi lasciarmi prima dell'ingresso?"
"Va bene, sicuro di voler entrare da solo?"
"Sì, sono abbastanza grande."
"Non ho detto che sei piccolo ma ci saranno di sicuro altri genitori."
"Posso farcela da solo."
"Non insisto, ma non me ne andrò finché non entrerai ok?"
"Va bene, fa quello che vuoi."

Sotto un nuovo cieloWhere stories live. Discover now