Koala

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ELAILA

Quella mattina fu davvero lunga: io e i miei genitori ci materializzammo su una collinetta di Londra. Questa città era molto diversa da New York di dove ero abituata.
Assieme alla mia famiglia abitavo in una città nel mezzo di New York. Pochi anni prima vivevo assieme a mio fratello, Lucas, che si trasferì in Nigeria per diventare un auror.
Sinceramente, meglio, ora la casa era tutta mia.

«Mamma, ricordami dove stiamo andando»  dissi, per la decima volta in 5 minuti, non che stessi contando ma bastava guardare la faccia scocciata dei miei genitori a capirlo. «Da dei nostri amici» Dopo quella risposta ci furono 10 minuti di silenzio, fino a ritrovarci davanti una casetta molto carina, con una donna sull'ingresso.

Lei era Hope: era una babbana, da come me ne hanno parlato mamma e papà era molto gentile, aveva capelli chiari e occhi marroncini. A raggiungerla fu un uomo, che dedutti fosse il marito, Lyall, seguito a ruota dal figlio, Remus.
Era molto simile alla madre ma a differenza di essa, in faccia era pieno di cicatrici. I miei genitori avevano menzionato la sua licantropia, raccomandandosi di non accennare a questo fatto.

«Remus, fai fare il giro della casa a Elaila» detto questo, il ragazzo preso in causa avanzò sorridendo e uscimmo. La casa era enorme e parlammo del più e del meno, fino ad arrivare all'argomento: scuola di magia.

« A te è già arrivata la lettera?» fu la mia domanda. « si, Hogwarts. Tu?»  dalla sua faccia capii di dover spiegare.
« Ilvermorny, come un'Hogwarts ma in America »
Il resto del pomeriggio lo passammo a giocare a giochi babbani, come palla canestro.

Dopo cena fu il momento di tornare a casa, le altre volte non mi dispiaceva andarmene ,stare da sola era il mio passatempo preferito, ma lì avevo trovato il mio primo amico in 11 anni.
« mi scriverai?»    « ovvio »
Quella promessa fu mantenuta.

Due mesi dopo
L'amicizia tra noi due era strana: ci scrivevamo ma il tempo di arrivo delle lettere era diverso per via dei continenti differenti. Era la prima persona che non mi ha abbandonato. Da piccola avevo un amico, Aki, che viveva lungo la mia via.
Con me era sempre gentile, ma se c'erano anche i suoi amici mi prendeva in giro, finché un giorno non mise fine alla nostra amicizia.
Le lettere diventavano sempre più personali.
Vi starate chiedendo: come è possibile diventare amici in una sera soltanto? Ecco la mia risposta: se prendi due persone con problemi di timidezza, esse inizieranno a parlare, e se si instaura un rapporto di fiducia, il tutto è ancora meglio.
Luglio passò in fretta e lasciò spazio a Agosto.
L'arrivo di ferragosto era vicino e questo ci permetteva di rivederci!

« REMUS! » gli urlai, appena lo vidi avvicinarsi alla porta d'ingresso, saltandogli addosso come un koala.
Questa volta era stato lui a fare il viaggio, quindi gli feci fare un tour della mia umile dimora.
« mi sei mancato!» gli dissi, risaltandogli ancora addosso.
« pure tu, koala » aveva iniziato a chiamarmi così quando aveva scoperto il mio secondo animale preferito, pensando che mi descriveva in pieno. Se ci vedano per la prima volta, sembrava che eravamo amici da una vita, quando invece era da un paio di mesi.
La cena passò in fretta, tra chiacchiere e domande varie.

REMUS

Finalmente l'avrei rivista! Ci scambiavamo molte lettere ma non era come vederci di persona.
L'America era grande, e la loro casa ben curata, e c'era un koala sulla porta ad osservarmi ridendo.

Imposssibile nascondere il fatto che mi fosse mancata.

« REMUS! »  urlò, saltandomi addosso, proprio come un koala.

La cena era molto buona. « la differenza tra il cibo britannico e quello americano si sente » le sussurrai all'orecchio, facendola ridacchiare « anche se il nostro è molto meglio » aggiunsi, e la sua faccia fece comparire un ghigno, seguito da un calcio sotto il tavolo. Alla fine della cena andammo in camera sua. Rispetto alle altre camere era più piccola, con le pareti bianche e dei poster di alcune band Babbane, tipo i Rolling Stones.

ELAILA

Da un po' di tempo avevo preso in considerazione di diventare un animagus, così che potevo aiutare Rem con la luna piena.
Sapevo che sarebbe stata una scelta permanente e che se volevo diventarlo non dovevo smettere di provarci, cosa difficile, dato che mi arrendevo spesso.

Volevo avere un suo consiglio, dato che se morivo era per lui e non so se aveva capito che lo ero di già o se era perché sarei morta per lui, ma la sua reazione fu adorabile

Mi saltò addosso, quasi soffocandomi « ora chi è il koala? » dissi, ridendo. Per sua risposta mi tirò i capelli e io lo morsi, finendo così per cadere giù dal letto.

« Testa di cazzo »  lo sentii sussurrare, cosa che mi fece ridere ancora di più, dato che Remus santarellino-che-non-dice-parolacce Lupin non diceva mai parolacce.
Il resto della serata lo passammo a cantare canzoni di una nuova band: i queen.

Poco dopo sentii bussare alla porta.
« Ela, Rem deve andare » Quelle quattro parole mi fecero crollare il mondo addosso.
L'unica persona che mi sopportava, oltre i miei genitori mi abbandonava e non ci saremmo rivisti fino a Natale.

« mi scriverai? » « ovvio »




A.N.

Sono riuscita a scrivere un capitolo!! *proud moment*
Dopo problemi con la mail c'è l'ho fatta!
Allora, nel capitolo si inizia con l'incontro della protagonista e il nostro Lupacchiotto preferito.
Poi si incontrano e poi si separano, poi si rincontrano e poi si separano per circa 4 mesi.
Poi si rivedranno ecc, ecc...
Per un po' saranno solo loro due. Poi man mano si aggiungono tutta l'allegra combriccola.

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Edited: 21|4|2024

-Alba

Just the moon and us- S.O.B.Where stories live. Discover now