No, non mi va - Giada Price

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-Ehi, sveglia.- sussurrò Olivia, poi mi baciò la fronte.

Non riuscendo a considerare la dolcezza del gesto mi svegliai comunque allarmata. Avevo fatto l'ennesimo incubo.

Lei mi guardò un attimo preoccupata e poi mi abbracciò. Affondai la mia testa nell'incasso del suo collo.

-Calma, calma, è tutto finito. Era solo un incubo.- disse provando a tranquillizzarmi.

Ricambiai l'abbraccio, cercando conforto nella sua presenza.

-Vuoi parlarne?- Ci pensai un attimo ma poi scossi la testa, ancora abbracciata a lei.

-Ok, sappi che sono qui se hai bisogno.- disse lei staccandosi e uscendo. Volevo dirle di rimanere, però mi dovevo cambiare.

Uscii circa dieci minuti dopo. Ok, ci ho messo più del mio solito, ma a mia discolpa non trovavo lo scudo! E poi ero ancora leggermente scossa dall'incubo.

Mi sedetti accanto a lei e la baciai, poi le presi la mano.

La ragazza alzò un sopracciglio, quasi stupita, e poi sorrise.

-Buongiorno. Come mai così carica?- domandò. Poi mi appoggiai alla sua spalla.

-Domani torniamo al campo.- -Vero. Ora le cose importanti. Antonio tu rimani qui a badare la tenda e a cucinare il pranzo. Va bene?- -Ok. Voi due che fate?- -Passeggiata.- -D'accordo.- Dopo qualche secondo mi alzai e aiutai Olivia a fare lo stesso.

Salutammo Antonio e andammo nel bosco.

-Comunque- iniziai. Lei mi guardò incuriosita ma comunque come se non stesse capendo di cosa stessi per parlare.

-Quest'inverno ho letto un nuovo fantastico manga- lei mi guardò leggermente sconvolta. Probabilmente pensava le stessi per dire chissà che. Ma, ehi! I manga sono importanti!

-E come si chiama?- -The promised Neverland, te lo devo prestare- -Di cosa parla?- -Allora, praticamente ci sono dei demoni- -Mi bastano i mostri che combattiamo già- disse lei andando avanti. -Ma ti giuro che è bello!- -Non ho mai detto questo- -E allora ascoltami- dissi ridacchiando e prendendole una guancia con la mano.

Lei mi baciò velocemente.

-A cosa lo devo?- -Volevo solo baciarti- -Allora va benissimo- le diedi un leggero bacio sulla fronte.

-Mi ascolti ora?- chiesi -Va beneeee-

-Allora, i protagonisti sono tre ragazzini che insieme a molti altri vivono nell'orfanotrofio di Grace Field- feci ad orfanotrofio le virgolette con le mani. -Perché con le virgolette?- -Perché ora te lo spiego-

-Un giorno, scoprono che quest'orfanotrofio è in realtà una fattoria, e il bestiame sono loro, che finiranno in pasto si demoni- dissi -Me lo stai spiegando come se fossi una bambina di cinque anni- -Senti, che ci posso fare? Non sono brava a spiegare!-

-Vabbè ho capito- disse lei -Cosa?- -Mi costringerai a leggerlo e comunque dalla curiosità lo farò di mia spontanea volontà. Ma almeno è bello?- -Bellissimo- lei sbuffò divertita.

Camminammo ancora per un po'. O almeno finché non trovammo un laghetto e io ci buttai Olivia dentro.

Lei mi guardò male, molto male. Ma poi scoppiò a ridere. Risi anch'io e poi mi buttai in acqua con lei.

Uscimmo dall'acqua e lei mi guardò nuovamente male.

-Ti odio- borbottò, poi si sedette in riva al laghetto. Mi sedetti vicino a lei.

-Tanto lo so che mi ami- poi le presi il viso e puntai i suoi occhi nei miei. Poi la baciai.

Una volta che ci fummo staccate misi il mio mento sulla sua testa. -Nana- dissi ghignando -EHI! Hai un anno in più!- io risi. -Sei più bassa comunque- li sbuffò e poi un po' rossa per l'imbarazzo è un po' per la rabbia seppellì la sua testa nel mio petto. Io la abbracciai.

-Vogliamo tornare?- chiese lei allontanandosi dall'abbraccio, alzandosi e guardando nella direzione da cui eravamo venute.

Io la ributtai vicino a me. -No, non mi va- le dissi -Sembri una bambina- -Non mi interessa-

Rimanemmo ancora un po' in quella posizione sdraiate ma poi era veramente ora di andare.

Quindi controvoglia mi alzai, come fece anche lei, e andammo verso l'accampamento. Poco prima di arrivare le diedi un leggero bacio che lei ricambiò.

Arrivammo da Antonio, purtroppo però, non trovammo solo lui.

Aurora ci aveva raggiunto.

- Hiii - disse lei e io la salutai un po' titubante. Senza offesa Doc, ma potevi evitare.

Lei ci osservò per un po'. Effettivamente eravamo agitate, non era il momento di dirle tutto!

Vidi Antonio sorridere in modo preoccupante ed io abbassai leggermente lo sguardo imbarazzata. Vidi solo Olivia con la coda dell'occhio fulminare Antonio con lo sguardo.

Aurora ci guardò di nuovo, confusa. Ok, come darle torto.
- Che succede qui? - chiese poi.

Io e Olivia guardammo Antonio male mentre lui a volte deglutiva leggermente e altre ghignava come se avesse il coltello dalla parte del manico. Ed effettivamente lo aveva, ma sapeva anche che se avesse detto qualcosa sarebbe stato tutto a suo rischio e pericolo.

- Qualcuno si degna di rispondermi? - chiese lei impaziente. No.

-Non è successo nulla- dissi io con voce ferma. Non avrei detto una parola.

Antonio sembrò voler parlare ma lo pregai con lo sguardo di non farlo. Sapeva che sarei rimasta delusa se avesse deciso di dirlo ad Aurora. Fortunatamente non dì niente, anzi, solo un -Con loro c'è stato da divertirsi- e poi si stette zitto.

Olivia sembrò tranquillizzarsi e così anch'io. Aurora invece sembrò credere al suo fidanzato e andò vicino a lui per vedere il cibo che avremmo mangiato questa sera.

Ok ho pubblicato, felici?
Credo molto
Ora
Come ogni volta
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
Ed io invoco la geniaccia della lampada! Sì Cassie_Wayland , proprio tu.
Bene, mi dileguo
Byeee

Progetto The Poisoned CampOù les histoires vivent. Découvrez maintenant