Non ho occhi dietro ti vorrei ricordare - Giada Price

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Timeline - La sera prima della punizione di Aurora e Ashely

Durante la cena mi preparai per andare nel bosco. Soprattutto perché non potevo parteciparvi. Presi lo scudo che usavo di solito (che ha la caratteristica di rimpicciolirsi e ingrandirsi a piacimento) e lo misi in tasca. Poi presi uno zaino dove ci misi acqua e del nettare con dell' ambrosia che avevo chiesto a Sol di rubare dalla cabina di Apollo. Presi un sacco a pelo (sono sempre utili) Lo zaino era rigorosamente rosso e nero.

Controllai di avere tutto e poi aspettai che Sun mi portasse dei panini davanti alla cabina di Zeus.

-Tieni- mi disse dandomi tre panini -Per poco non mi beccavano, stai attenta- -Tranquilla, e bada ad Eric- lei sbuffò -Lo so. A proposito, da quel che ho capito Antonio ha intenzione di venire, gli ho detto di venire qui tra circa cinque minuti- -Ok, Luce- -Io vado- feci un sì con la testa e poi le se ne andò verso il focolare da qui distante.

Poco dopo arrivò Antonio. -Gioia Vivente! Finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando da ben tre minuti- dissi -Andiamo, dobbiamo raggiungere Luca e Phoebe- -Sono partiti anche loro?- chiesi -Sì- -Ok-

-Comunque, come vanno le cose con Doc?- chiesi. Lui diventò rosso. -Come vanno le cose con Olivia?- ora diventai rossa, ma non gli avrei dato la soddisfazione di avermi fatto stare zitta. -Mi piace, siamo amiche, probabilmente non sono ricambiata. Quindi bene ma comunque di merda. Fine- lui scoppiò a ridere -Tu? Non essere ricambiata? Ma per favore. Stavate ballando insieme due giorni fa- -E lei si è addormentata- -Però stavate ballando- si difese lui.

-Ora però tocca a te, se vuoi riformulo la frase, come vanno le cose con Doc?- -Bene, siamo fidanzati, io la amo, lei ama me va tutto bene- -Perfetto- rimanemmo in silenzio per un altro po' finché non sentii strani rumori provenire da destra. Sguainai la spada, mai farsi trovare impreparati.

-Luca mi hai pestato il piede!- sembrò sussurrare una voce -Scusa, non si vede niente!-

-Ok che sta succedendo lì dietro- dissi con voce decisa, era palese che uno dei due fosse il figlio di Efesto, tuttavia la seconda voce non mi sembrava troppo familiare. Poi mi ricordai che quella voce appartenesse a Phoebe, la ragazza arrivata poco più di una settimana fa.

I due fratelli uscirono da dietro le piante. -Anche voi qui?- chiese Phoebe. Luca le sussurrò qualcosa all'orecchio da cui capii solo che in qualche modo centravo io. Non volevo saperne il perché.

-Io vado lì per Olivia e Eve, la prima perché sì, la seconda perché è troppo inesperta per stare nella foresta, anche con Nate e Olivia. Di Nate non mi interessa nulla, so che se la potrebbe cavare quindi a me va bene così- -Io sono qui perché non mi piace che Tantalo li abbia mandati nel bosco senza nessun motivo è perché almeno tu avrei dato una mano, Luca-

-Io voglio solo riportare indietro i nostri amici- -Stessa cosa- dissero i figli di Efesto.

-Direi di iniziare a cercare- proposi -Ma prima che armi avete?-

-Un pugnale che diventa una spada infuocata- disse Phoebe, mica male.

-La mia spada e una lancia-

-Le armi che uso di solito- non mi feci domande alla risposta di Luca. -Hai uno scudo?- -Me lo sono dimenticato- -Deficiente-

-Sono seriamente l'unica che ha uno scudo?- i tre annuirono con la testa. -Allora state dietro di me- -Posso vederlo questo "scudo"?- Antonio disse "scudo" facendo le virgolette con le mani. -Sai com'è, sembra evidente che non lo abbia al momento-

Presi lo scudo in miniatura e lo feci diventare ad una grandezza media. Antonio sembrava quasi ammaliato da questa cosa. -Dove. L'hai. Preso. Lo. Voglio.- -Un regalo di papà per il compleanno dell'anno scorso, di solito non lo porto in giro per il campo ma ora sembrava servisse, non credi?- lui fece sì con la testa ammaliato ancora dalla scudo che riposai nella tasca.

-Può raggiungere una qualsiasi grandezza?- -Non lo so, non l'ho mai fatto diventare troppo grande, di solito lo uso per i nostri che vengono durante l'anno, per ora non mi è mai capitato qualcosa che non potessi gestire con uno scudo normale- -Ok. Ha qualche incisione sopra? Ora è buio non si vede- -Un cane- -Un cane?!- -È uno degli animali sacri di nostro padre, dovresti saperlo. E poi non credere che il cane faccia gli occhi dolci, è un cane da caccia che ringhia- -Ah- -Eh-

Dopo un po' in lontananza si vide una leggera luce. -Forse li abbiamo trovati- sussurrai -Tu dici?- chiese Phoebe -Sì, credo che quella luce sia di un fuoco-

-Premessa, probabilmente ci attaccheranno perché non si aspettano che siamo qui, quindi mettetevi dietro di me- -Ci stiamo già- -Non ho occhi dietro ti vorrei ricordare-

Tirai di nuovo fuori lo scudo. -Olivia- dire, probabilmente non mi sentì.

Andai più avanti verso la luce e riuscendo finalmente a vedere il loro "campo base". Poi Olivia mi attaccò lateralmente e dovetti ingrandire lo scudo per non essere presa.

-Sono io- -Siamo noi- mi corresse Antonio. Luca sembrò dargli un pugnetto sulla spalla e dire -Non mi rovinare il momento- ma non sentii bene.

Poi vidi Nate e Eve uscire dalla "cabina" che avevano costruito. Rimpicciolii lo scudo e Olivia mi abbracciò. Ridacchiai e ricambiai l'abbraccio.

Poi Olivia si staccò e mi diede uno schiaffetto sulla faccia. -Non dovevi venire- -E invece sì- -E invece no- poi le diedi un leggero bacio sulla guancia e lei non riuscì a trattenere un leggero rossore e un sorriso. -Ti tradisci da sola, prof- poi mi rivolsi anche a Nate e Eve.

-Non avete fatto una casa pessima- -Merito di Eve- disse Olivia. Non mi sembrava di aver visto molto la ragazza prima d'ora ma dopotutto era nuova.

-Piacere, sono Giada Price- -Evelyn Hughes- -Nate Ivanov- -Ma che centri tu?- -Io centro sempre-

BENE
OK
OK
OK
OK LA SMETTO
Che dire
Spero che vi sia piaciuto
Io invoco Cassie_Wayland
E basta
Bye

Progetto The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora