Sin Miedo | NDG

Quattordici.

Non siate lettori silenziosi, per favore.

Babbo Natale.

Natale: una festività amata, generalmente, da tutti i bambini e adolescenti. Durante l'anno non si fa altro che aspettare quel dannato 25 dicembre per passare la giornata in famiglia, scambiarsi i regali e mangiare assieme. Non si aspetta altro che scrivere la letterina a Babbo Natale e fargli sapere che sei stata buona solo per avere quei regali che hai sognato per tutto l'anno.

Ma Bianca non fa parte di quei tutti. Il Natale l'ha sempre passato con mamma e la sua famiglia, ma non si faceva altro che parlare di papà e del fatto che una donna giovane come lei non potesse rimanere da sola. Che esempio avrebbe dato a sua figlia? Le chiedevano. Come se il solo amore della madre non fosse sufficiente.

E nonostante Bianca fosse contenta di avere la sua mamma vicino, suo papà non faceva che mancarle. Non riusciva a concepire il fatto che lui fosse stato così cattivo con lei e con la donna che aveva sposato. Non riusciva a concepire il fatto che le avesse abbandonate come se fossero degli oggetti. A otto anni non riusciva a concepire tante cose e, fino agli undici, non faceva altro che chiedere a Babbo Natale di riportare suo padre a casa. Nonostante, lei, a quell'uomo con la barba lunga e bianca che realizzava i sogni di tutti i bambini aveva smesso di credere da anni.

Insomma, se era così famoso per rendere tutti felici e far trovare sotto l'albero ciò che volevano, perché non accontentava anche lei? A otto anni pensava che suo papà le avesse abbandonate proprio per colpa sua, perché non era una bambina brava. E così, quando non l'ha trovato in un pacchetto regalo, aveva creduto che Babbo Natale pensasse lo stesso e che non si meritava di ricevere tutti i regali della sua lista.

Eppure le bastavano sempre le parole dolci della mamma per farle tornare il buon umore. Le diceva che era un uomo anziano e capitava che spesso si dimenticasse dei regali al Polo Nord. Inoltre, le renne non riuscivano a reggere il peso di così tanti regali e papà non era di certo leggero!

Passati gli undici anni, però, le letterine di Bianca diventavano sempre più corte, fino a non desiderare più nulla se non la felicità di sua madre. E quel desiderio era riuscito a realizzarlo. Con l'arrivo di Leonardo e della sua famiglia le feste erano più piacevoli, anche se ormai i ragazzi erano tutti grandicelli e quella magia era scomparsa nei loro occhi.

Ma il Natale non le piaceva comunque. Come non le piace tutt'ora. Invidia i suoi compagni, nel vederli così felici nel fare il countdown dei giorni. Invidia quella loro prontezza nel sapere già che regali fare e cosa scrivere nelle lettere, mentre lei si trova a scrivere e cancellare le sue mille idee, credendo che non vadano bene e che non verranno apprezzate.

Il suo diario rappresenta la confusione che ha in testa e l'ansia che le provoca tale festività, mentre nessuno dei suoi compagni sembra accorgersene. Ma sa bene che non si tratta solo di quello. Non fa altro che accumulare cattive notizie da mesi, senza mai lasciarsi andare con nessuno. Perché?

Ludovica, la sua compagna di stanza, la sua luce e una delle persone con cui più aveva legato, era stata eliminata dal programma dal suo professore. Bianca aveva pianto come una fontana, stretta tra le braccia di Tommaso, senza riuscire a smettere. Era una persona fondamentale all'interno della casetta e la sua uscita aveva sconvolto tutti.

La sua uscita l'aveva anche portata ad allontanarsi da Rita: sempre troppo impegnata con le lezioni, Maddalena e Niveo. Le due non hanno più trovato un momento per parlare, per aiutarsi. La riccia è solamente troppo preoccupata per le numerose sfide, e la possibile uscita, del suo fidanzato. Oppure deve correre dietro a Maddalena e alle sue crisi d'amore. Ebbene sì, Mattia e Madda si sono lasciati. Ma non è l'unica coppia che ha affrontato dei problemi. Megan e Gianmarco sono un continuo alti e bassi, litigi, riprese, insomma un tira e molla a cui Bianca non vuole stare dietro.