Creepy and Freaks

12. Vecchie foto e nuovi inizi

1.

Brandon non aveva ascoltato nessuno dei suoi vecchi amici. Nessuno. Gli avevano detto che era stato un pazzo vendere la casa in città, ma lui se ne era altamente fregato. Aveva 71 anni, era in pensione da qualche mese, e quindi pensava che aveva finalmente tutto il diritto di fare quello che cavolo gli pareva. Così, lui e sua moglie Vera avevano venduto casa e comprato una bellissima casetta in campagna, nei pressi di un paesino di provincia.

Il trasloco era stato duro, ma Brandon aveva superato anche quello. E ora, da tre giorni vivevano nella nuova bellissima casetta.

Sia lui che Vera passavano buona parte del tempo in giardino. Sua moglie si era autoproclamata giardiniera di casa, e già aveva comprato decine e decine di semi diversi da piantare in giardino. Per lo più fiori. Inutili fiori, secondo Brandon, anche perché non si potevano mangiare. Però, se facevano stare bene Vera, allora andavano bene anche a lui.

Brandon si dedicò invece a tanti lavoretti di casa. Aggiustò il sifone del water al piano superiore; riparò il rubinetto in cucina e tante altre piccolezze che richiedevano giusto un po' d'attenzione. Quando ebbe finito si asciugò il sudore dalla fronte, poi sorrise soddisfatto. Non aveva finito, ancora c'era un bel po' di lavoro giù in cantina, ma la cosa non gli pesò affatto. Quando viveva in città non si era mai potuto permettere una casa grande come quella, piano terra, primo piano e cantina, senza considerare il giardino. Quindi, la soddisfazione di aver esaudito il suo desiderio faceva sì che la fatica venisse come ridotta. Sì, aveva del lavoro da fare, e pure tanto, ma era contento di avere quegli impicci.

<< Vita mia, sono giù! >> gridò.

<< Va bene, giovanotto >> rispose Vera dal giardino.

Brandon ridacchiò. Premette il tasto dell'interruttore, ma la luce non si accese. La lampadina doveva essere fulminata. << Cominciamo bene >>. Ma, in realtà, la cosa non gli dava particolarmente fastidio. Prese lo smartphone e notò che non prendeva lì. In verità, non prendeva un po' ovunque: era uno dei piccoli svantaggi dell'abitare in campagna. Ma quei maledetti aggeggi avevano tante funzioni utili. Ridacchiò pensando a quando i suoi figli gli avevano comprato il primo smartphone. Lui era andato su tutte le furie, gli sembrava uno spreco, ma col tempo aveva apprezzato. Infatti, andò nelle impostazioni e attivò la torcia. La tecnologia aveva fatto passi da gigante. E figurarsi che lui si era stupito della lavastoviglie, ai tempi!

Scese poggiando la mano libera alla parete, perché le scale scricchiolanti in legno erano ripide, e poteva anche esserci qualche scalino marcio. Finalmente, arrivò giù senza inciampare, e lo reputò un piccolo successo. Puntò la torcia verso le pareti. Come supponeva, c'era un po' di muffa. Avrebbe dovuto raschiare l'intonaco con la carta abrasiva e poi passare l'antimuffa. Sperò che non ci fosse un'infiltrazione d'acqua, ma si disse anche che era inutile fasciarsi la testa prima del tempo. Camminò e sentì qualche asse del pavimento scricchiolare. Si abbassò, imprecando appena per il dolore alle cosce e alla schiena. Notò che le assi in legno del pavimento erano marce in una piccola zona. Erano anche state posizionate in modo poco più largo del normale. Brandon ne toccò una. Era fredda, molto più fredda di ogni altra cosa nella stanza. Posò il telefonino per terra in modo da fare luce sul gruppo di assi in legno rovinate e tirò. Vennero via con facilità, come se in passato fossero state rimosse più volte. Brandon sorrise: magari i vecchi proprietari avevano messo da parte qualche soldo o qualche gioiello e l'avevano nascosto lì, dimenticandosene. Beh, aveva ancora il numero del vecchio proprietario: se fossero state cose di valore, gliele avrebbe restituite. Se fosse stato ciarpame, lo avrebbe invece gettato nella spazzatura e tanti saluti. Staccò le assi e notò che sottò c'era qualcosa. Lo toccò con le dita e capì che era altro legno, ma di buona fattura, seppur vecchio. Puntò la luce della torcia per guardare meglio e rimase di sasso. << Vera! >> chiamò, ma sua moglie non lo sentì. << Maledizione! >>. Brandon ne era certo, anzi certissimo.