5. Mosaico

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1.

Quando la polizia arrivò sul luogo del delitto rimase esterrefatta. I cadaveri delle vittime erano stati mutilati. Non sempre mutilazioni eccessive, ma molti degli agenti non riuscirono a trattenere conati di vomito e malori. Nessuno era sopravvissuto in quel bar e tutti gli avventori, titolare compreso, erano stati uccisi.

Ad alcuni mancavano pezzi di pelle, a qualcuno la mascella, ad alti le dita, ad altri ancora mancavano le gambe e i piedi. L'incasso non era stato rubato e le indagini rivelarono che le vittime erano slegate tra loro. Sembrava una strage senza motivazioni, senza scopo. E perché l'assassino prendeva pezzi del corpo delle sue vittime, lasciando tutto il resto?

L'unica cosa certa era che, chiunque fosse il killer e qualunque fossero le sue motivazioni, l'intera città era in pericolo.

2.

Amanda e Loren iniziarono a correre. Piaceva a entrambe fare jogging la sera, sia perché l'aria era più fresca, ma anche perché in giro non c'era nessuno. La città era la loro palestra.

Amanda era un po' più allenata di Loren, quindi cercò di tenere il suo passo. Non parlarono durante la corsa, il fiato era prezioso e loro volevano allenarsi davvero, non uscivano di certo per fare le commari. Dopo mezzora di corsa si fermarono per riposare.

<< Oggi non stiamo dando il massimo >> disse Loren.

Amanda annuì mentre beveva un po' d'acqua dalla borraccia.

<< Ma è perché oggi mi sento un po' svogliata >> continuò lei. << Non sai che mi è successo ieri. Stavo tornando dal lavoro, quando ho visto Matt che passeggiava con un'altra! Erano mano nella mano! >>.

<< Mmh. Beh, è da mesi che ci provi con lei, io direi che dopo questa è ufficiale: non ti vuole >> disse Amanda. << Magari ti vede come un'amica e basta. Dai, non preoccuparti, sono cose che capitano. A me è successa la stessa cosa con... Cavolo, non ricordo nemmeno il suo nome >>. Rise di gusto. << Quello che voglio dirti è che si tratta comunque di una cosa passeggera. Fra un mesetto o due nemmeno penserai a Matt >>.

Loren fece un'espressione piena di dubbio. << Sì, forse. Però, porca miseria, gliel'ho fatto capire in tutti i modi che mi piaceva, e lui è sempre stato gentile, mi ha fatto sperare inutilmente >>.

Amanda fece spallucce. << Magari non l'ha fatto di proposito. Sai come sono i ragazzi... >>

<< Imbecilli? >> suggerì Loren ridendo. Rise anche Amanda. << E poi, ieri nemmeno si è accorto che l'avevo visto. Era tipo preso completamente da 'sta ragazza. Sono rimasta scon- >> s'interruppe di colpo. << Ma l'hai sentito anche tu? >>.

Amanda si mordicchiò l'interno della guancia, ma si concentrò sui rumori. Udì uno strano suono, come di passi che si trascinavano strisciando sull'asfalto. Sentì anche come un respiro affannoso, quasi sofferente. << Sì. Sembra un anziano, o uno che sta male >>. Si guardò intorno per vedere da dove provenissero quei suoni, ma nelle loro vicinanze non c'era anima viva.

<< Sentì, rimettiamoci a correre >> propose Loren.

Amanda annuì, ma non del tutto convinta. Lavorava come cameriera, ma stava ultimando gli studi per diventare infermiera, ce lo aveva nel sangue di aiutare gli altri. << Ma se è uno che si sta sentendo male? >>.

Loren roteò gli occhi al cielo. << Ma devi fare la crocerossina pure stasera? >>.

Amanda sentì i passi più vicini, ma non vide nessuno. Il cuore prese a batterle più velocemente.

Creepy and FreaksWhere stories live. Discover now