Problemi di famiglia (5)

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Si è scusata per ieri, per non aver chiamato,all'ultimo ha dovuto fare un turno in più all'ospedale. Pensavamo di chiamarmi dopo,con papà,ma alla fine lui si è addormentato e lei ha fatto troppo tardi,io dovevo essere già a letto.

Infine mi ha raccontato un fatto che ancora adesso mi lascia con l'amaro in bocca. Ieri notte qualcuno ha investito mia nonna paterna.
Non qualcuno. Io ho investito mia nonna paterna. Non l'avevo riconosciuta,era troppo buio e non la vedevo da un sacco di anni.

Dawson mi fissa.So di avere il volto completamente scuro.
«Ci stai ancora ripensando?»

Sbatto il pugno contro la scrivania. È un gesto irrazionale. Io non sono così,ma tutta questa situazione mi sta facendo impazzire. Il non avere il controllo ,per me, è destabilizzante.

«Che cazzo ci faceva quella donna alle due di notte in mezzo a una strada residenziale!» sbotto,nella mia frustrazione c'è anche un bisogno di risposte. Un ricordo mi torna alla mente,un rumore,le ruote della mia macchina che schiacciavano qualcosa.Non era un osso,anche se il suono poteva essere simile,era piccolo e tecnologico.

Non ne posso essere sicuro perché l'alcool annebbiava la mia mente,ma ricordo di aver sentito quel crack,perché è stato in quel momento che l'ho realizzato:avevo investito una persona.

«Demenza senile?»

«Non viveva nemmeno da queste parti!»

«Non parlare al passato. Tua madre ha detto che è in coma» Dawson lo dice con una tale leggerezza.Io mi chiedo come faccia. Mia madre mi ha dato la notizia tranquillissima,con una compostezza che solo lei poteva avere. .Era più dispiaciuta per non avermi richiamato ieri che per l'incidente della suocera. Azzarderei a dire che fosse sollevata.

Mio padre,manco a dirlo, è distrutto.
«Pensa che culo!»

«Preferivi fosse morta?»

Si.Si.Si.A quel punto non ci sarebbero state prove,e l'unico problema sarebbe stata quella ragazzina festaiola che potrebbe compromettere il mio alibi.Annuisco.

«Se si sveglia ê finita» sospiro,abbandonandomi nel letto.«Scopriranno tutto,che la macchina non è stata rubata,che qualcuno ha hackerato le telecamere. Finirò in carcere e mio padre mi ammazzerà»

«Ora stai parlando a vanvera» mi rimprovera.«Le persone anziane in coma tendono spesso a dimenticare gli eventi prima dell'incidente.Il colpo era forte?»

«Si,sono sorpreso sia viva»

Lo sento ridere.«Vedi la nonnina. Secondo me,se lo meritava comunque,chissà quanti regali di compleanno ha mancato»

«Parecchi»

«Bene. Conto saltando,lei non fa la denuncia e tu scali tutti i regali che non ti ha mai fatto»

Coglione. Mi giro guardando il soffitto.«Non ci resta che aspettare immagino»

Quando i miei occhi incontrano i suoi capisco che no,non dobbiamo necessariamente aspettare. Questa è l'espressione che più mi preoccupa e mi piace di Dawson. È quella di chi ha risolto il problema. «Tu sei religioso?»

Più o meno.È una domanda stupida la sua apparentemente,ma questo è il suo modo tipico di dirti la soluzione.Prenderla alla larga.
Succede quando il suo genio e il suo pagliaccio interiore si scontrano. «Parla e basta»

«Io sono religioso» mi rimbecca. Cazzata non è vero,lui crede che dio sia la più grande menzogna di tutto il nostro mondo. E la più vecchia.Un bisogno dell'uomo. Quando è ubriaco diventa il suo argomento preferito.

Faccio una smorfia,accetto tutto ma questo no.
«Ti sei convertito?»

«Io credo nel dio denaro» ghigna scuotendo la testa,i capelli biondi,quasi bianchi,gli accarezzano le guance. «E il mio Dio può fare tutto,non ci sono preghiere o confessioni,o sveglie del cazzo la mattina presto ,e pasti saltati»

La morale ha standard estetici Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora