Ernesto della grigia Elvezia

80 1 0
                                    




Vi raccont'oggi la storia del femmineo Ernestino

"Che" chiamato dalle genti a cagion del suo intestino¹.

Mentr'andava trastullando, sovvenia con un gran botto

della prova ch'al gran motto

andean dicendo i pargoletti

"Ecch'il compito di Greco"

ricordavan pur gli inetti,

ma non quel giovan'Ernestino, poco memor d'ogn'empieco.


El avea come suo ufficio

d'aver cura ai fratellini,

quest'era il suo sacrificio,

del piú pur degl'ermellini

"Ernestino! Ernestino!"

l'appellava babbo Rocchi

"neanch'é stat'un minutino

che t'ho avuto sotto l'occhi"


"Dove fosti, dov'andasti

che l'tuo passo raffinasti,

non é mica per ragazzi

ch'esci for a cercar cazzi?"


"Non é vero non é vero

cosa dici caro padre,

sol'in cerca di dinero

vado io tra le leggiadre;

perché a me dedichi un cipiglio,

io che son'il maggior figlio?"


Dell'accuse non curava

il piccioletto nel suo petto,

ma sempre con gran rispetto

dei fratelli gran pensava,

cosí tanto da volere

diventare cavaliere

non di spada, né armatura,

sol prestigio e levatura.


Eran queste l'ambizioni

di quel giovane Ernestino

non di pochi, a cui son doni,

ma del vasto populino.

Ma studiar egli dovea,

se indossare la livrea,

nelle veci

delle feci

I racconti di nonna Pruritaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें