Chapter 88

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"Ti ho detto che non salirò su quella fottuta barca" sbraitai mentre mi scontravo vivacemente con Rafe, non me ne sarei andata dalla Outer Banks un'altra volta. "No?" sussurrò Rafe sensualmente mentre raggiungeva uno stato di sfida tra noi due, "hai bisogno di sentirlo ripetere?" lo schernì bisbigliando a mia volta, se dovevamo giocare a carte pari così avremmo fatto.

Lasciò ricadere un ghigno nella stanza e scostò lo sguardo dalla mia figura, "è così che vuoi giocare biondina?" le sue dita scivolarono sulla mia guancia fino a raggiungere i miei ciuffi di capelli e li accompagnò dietro al mio orecchio, sfiorando con le sue labbra il lobo. "Tu verrai con me" il suo fiato inebriò il mio collo e l'osservai furiosa, prima che mi afferrasse saldamente il polso e mi trascinasse con ferocia fuori dall'abitazione per raggiungere la barca.

"Fermo!" sbottai "Barry" gridai sperando che l'altro ragazzo prendesse le mie difese, "è tutto inutile biondina, non ti darà ascolto" odiavo con tutta me stessa quando Rafe si comportava così, ma distoglierlo dalle sue idee ora sembrava davvero impossibile. "Ho detto di no!" esclamai levandomi da quella situazione, ma il suo corpo si voltò rapidamente, riprendendo il comando della mia figura.

"Ti ho lasciato andare una volta, non rifarò lo stesso errore" sussurrò stringendo il mio corpo contro il suo, capivo le sue motivazioni e sapevo quanto era stato male quando me ne ero andata dalle Outer Banks, ma questo problema non avremo potuto risolverlo in questa maniera.

"Questa volta sei tu che te ne stai andando" sbottai e una lacrima solcò la mia guancia sinistra, mentre Rafe mi portava all'interno del piccolo veicolo acquatico, dove Barry era già appostato nella posizione da guidatore. "Si, ma questa volta è diverso, tu verrai con me" quelle parole mi suscitarono il terrore.

Barry mise in moto il motore della barca e cominciò a navigare per le calli delle Outer Banks e mentre Rafe sedeva davanti osservando l'immensa natura da cui eravamo circondati, mi precipitai verso il ragazzo pregandolo con tutti i miei sforzi di riportarmi a casa.

"Non posso farlo" esclamò secco e i miei occhi si gonfiarono nuovamente di lacrime, anche se tentavo miserabilmente di non darlo a vedere. "Principessa non hai idea di quanto lui abbia sofferto per te, perderti è stata la cosa più straziante della sua vita e ogni giorno in tua assenza moriva una parte di lui" sospirò seriamente, forse una delle prime volte che vedevo Barry in queste condizioni, "sei l'unica in grado di fargli cambiare idea, vuoi o non vuoi sei l'unica che ascolta, sei l'unica persona per cui farebbe di tutto".

"Rafe" mi portai verso il corpo del mio ragazzo, che sedeva poggiando le braccia sopra le sue ginocchia, "non è la cosa giusta da fare" sussurrai "voglio vivere la mia vita con te, ma non voglio scappare per il resto della nostra esistenza" i suoi occhi saettarono nella mia direzione, ammiccando un lieve sorriso, soddisfatto nel sapere che gli sarei rimasta accanto per sempre.

"Se rimango alle Outer Banks rischierò la galera ogni singolo giorno e se mai dovessero prendermi le conseguenze non saranno delle migliori, Gaia ricordi chi ho ucciso? Vero?" un groppo in gola mi si formò seduta stante ed annuì con il capo, "Rafe lo affronteremo assieme, i problemi non vanno rimandati, ma risolti" afferrai il suo viso con le mie mani e sembrò ritornare lucido, fece un cenno col capo, ma qualcosa interruppe i nostri discorsi.

"È qui" gridò Barry gettandosi in acqua e di conseguenza io e Rafe scattammo in piedi guardandoci attorno, ma a sorprenderci due pattuglie della polizia sbucarono da una calle nascosta tra gli alberi.

Prontamente la figura di Rafe mi porto dietro al suo corpo, prima di accucciarsi per prendere la pistola, che a quando pare teneva nascosta nel suo zaino. "Che stai facendo?" sbottai "così ti metterai nei guai" gridai sperando che per una buona volta mi desse ascolto.
"Ha una pistola" annunciò Victor ed aprirono il fuoco verso di noi, mi coprì la testa istintivamente e un corpo caldo si adagiò sulla mia figura, facendomi da scudo dai proiettili.

"Fermate il fuoco" esclamò il sergente "con lui c'è anche la piccola Routledge", a quanto pare non dovevano essersi accorti della mia presenza.
"Avanti" sussurrò Rafe stremato invitandomi a scendere nel fiume e di conseguenza mi seguì a ruota, il suo respiro era affannoso.

"Rafe" lo richiamai e spostò il suo sguardo su di me, "ti hanno colpita?" esclamò in preda al panico, la situazione stava chiaramente sfuggendo di mano, "no Rafe, basta smettila" bloccai le sue mani che percorrevano scaltre il mio corpo, "non ho niente tranquillo" afferrai il suo viso e per la prima volta sarei stata io a perderlo, sarebbe stato lui ad andarsene dalla mia vita.

"Non vogliamo ucciderti ma non ci stai aiutando. Quella pistola non funziona bagnata. Perché non la getti dove possiamo vederla?" i poliziotti alle nostre spalle tentavano di contrattare, dopotutto Rafe era sfuggito alla polizia per diverso tempo e questa occasione non se la sarebbero lasciata scappare.

"Fa come dicono" afferrai le mani di Rafe e mi avvicinai alla sua figura,facendo scontrare i nostri corpi, "non peggiorare la situazione, sei migliore di cosi" i suoi occhi celestini ascoltavano le mie parole, mentre saettavano a destra e a sinistra, come se qualcuno da un momento all'altro venisse a portarlo via da me.

"Va bene" gridò il Cameron osservandomi e lanciò la pistola in maniera che potessero vederla anche i poliziotti.
"Ora" afferrò prontamente la mia mano e lo scrutai in uno stato confusionario, "corri" cominciò a correre nel fiume, anche se definirla corsa era difficile, la nostra velocità non era paragonabile a quella delle loro barche.

Appena calpestai il terreno le mani di Rafe circondarono il mio bacino per restituirmi l'equilibrio, "non ti ferm..." ma le sue parole vennero interrotte e non esitai a voltarmi, vedendo il corpo di Rafe a terra bloccato dalle fervide guardie.

"Rafe" esclamai andandogli incontro, mentre le lacrime sgorgavano nella mia pelle candida, "scappa biondina" ma nuovamente venne interrotto da uno dei poliziotti che schiacciò il suo volto nella terra umida.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora