Chapter 4

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Mi fiondai su mio fratello e il suo capo si posò sul mio petto, sentivo il suo fiato cercare di tornare alla normalità, a cercare di ristabilirsi. "John B" gli posai una mano tra i capelli bagnati e gli baciai dolcemente la testa "stai tranquillo" lo rassicurai e poi alzai lo sguardo verso la folla, erano sconcertati per il gesto di Jj, infatti Topper, Rafe e Kelce se l'erano data a gambe.

"Dobbiamo andarcene Gaia" mi sollevò per un braccio il biondo e poi mi prese la mano, stringendola. "Che cazzo avete da guardare?" sbraitò mentre ci dirigevamo al furgone con passo spedito. Solo saliti dentro ebbi un momento di sconforto e di confusione.

"Siete due coglioni!" urlai verso mio fratello e Jj, ci eravamo seduti tutti e tre dietro, mentre Kia guidava con al fianco Pope.
I loro occhi erano posati sui miei che vagano in cerca di una risposta per quello che avessero fatto.
"Sono qui da neanche un giorno e tu John B" gli puntai un dito sul petto "ti stavi per far ammazzare per una stupida rissa contro un kook!" esclamai esausta, poi mi voltai verso Jj e feci un grande respiro prima di iniziare "a te cosa è saltato in mente?! Hai puntato una cazzo di pistola in testa a Topper, sai come finiremo nei guai?" mi fermai un secondo e riflettei per poi riprendere "e poi...perche cazzo sei in possesso di una pistola?" alla fine del mio discorso eravamo giunti a casa, non ascoltai nemmeno le loro scuse e mi limitai a scendere, sentì solo in lontananza la voce di Kiara darmi ragione su tutto il discorso fatto.

Mi portai verso il bagno e mi soffermai allo specchio, che estate mai poteva essere senza questo genere di cose, al momento sorrisi, ma mi rattristai subito dopo all'idea di vedere mio fratello quasi morto annegato.
Rimasi dentro alla toilette per quasi mezz'ora, mi feci una doccia calda e poi indossai il mio solito pigiama, con dei pantaloncini corti e un top.

Prima di girare la manopola della porta aspettai qualche secondo, non sapevo cosa mi sarei potuta trovare davanti, sei dei volti scusanti o pieni di rabbia, ma in quel momento poco importava, ero veramente infastidita per quello che avevano fatto; se solo avessero usato di più il cervello, forse ora non ci saremmo trovati in una situazione simile, non mi sarei stupita se domani mattina sarebbe arrivata la polizia.

Uscì da quella maledetta stanza ed andai senza pensarci due volte nella camera di mio fratello, mi ci posai sopra e chiusi gli occhi.
Potevo sembrare tanto arrabbiata, ma avevo avuto soltanto paura, prima mio padre e poi...se fosse toccato a John B, forse non avrei sopportato il tutto molto facilmente.
"G svegliati!" solo una persona mi chiamava così e questa era Jj. "Dimmi" mi misi seduta e mi stropicciai gli occhi per via della troppa luce dovuta alla candela che aveva portato in camera. "Sei arrabbiata con me?" mi chiese e i miei occhi rimasero fermi sulla fiamma "no" mi limitai a dire con tutta sincerità, alla fin fine non ero veramente incazzata.

"Lo sapevo che non lo eri" si distese sul letto a fianco di me e nel suo viso ritornò il sorriso.
"Oh mio caro se fossi in te non riderei" gli colpì cautamente il petto "devi ancora dirmi perché hai una pistola!" sbottai distendendomi anche io.
"Allora è una storia molto lunga" incominciò ritirandosi su con il gomito "praticamente uno di questi giorni io, tuo fratello, Kiara e Pope siamo andati a fare un giro in barca proprio dopo l'uragano Agatha e ci siamo imbattuti in un secca" mi limitai ad annuire e lui continuò il suo discorso "sotto la secca trovammo una barca, una barca costosa che aveva ancora le chiavi attaccate e dopo queste trovammo pure le chiavi del suo motel" lo interruppi facendogli una domanda: "e di chi era questa barca?"
"Scooter, lo hanno ritrovato morto sulla riva il giorno dopo" il silenzio incombé entrambi, ma poi il biondo riprese a parlare come sempre faceva. "Insomma siamo entrati nella sua stanza di motel dove abbiamo trovato una cassaforte con all'interno soldi e una pistola, questa pistola" l'appoggiò violentemente sul comodino al fianco "riuscimmo a prendere un po' di soldi prima che la polizia venisse a far visita alla stanza e ora eccoci qua"

Nell'ascoltare Jj gli occhi mi erano diventati pesanti e alla fine del suo discorso mi addormentai al suono della sua voce. "Buonanotte" sentì dire un'ultima volta e le sue labbra mi toccarono dolcemente la fronte per poi essere rimosse a velocità elevata, sapendo che se mio fratello fosse venuto a conoscenza di questo gesto si sarebbe subito innervosito.

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Pov's Rafe

Vederla arrivare insieme a quei Pogues non potevo sopportarlo, quel maledetto Jj gli era sempre incollato, odiavo il loro rapporto, ma d'altronde che potevo farci, si conoscevano da sempre e lui l'aveva trattata sicuramente meglio di me in tutti gli anni della sua vita.

La tenni d'occhio per tutto il tempo che rimase alla festa, finché se ne stava seduta per me non era un problema, ma se solo avesse osato fare qualcosa in più non lo avrei sopportato, poi quel vestito così bello, ma così corto, avevo l'impulso di andare la a tirarglielo giù fino alle ginocchia.
La vedevo parlare con Kiara, sembrava stanca della giornata, alla fin fine era arrivata soltanto questa mattina ed ad accoglierla per il meglio ci avevamo pensato noi Kooks, amavo infastidirla, allo stesso tempo non sopportavo il fatto che lei mi odiasse, ma d'altronde che ci potevo fare, ci eravamo sempre odiati.

Ogni anno il nostro odio aumentava nei nostri confronti ed ogni anno quello che ci facevamo a vicenda era peggio del primo; mi ricordo quando eravamo piccoli, alle elementari, lei era tre anni più piccola di me e durante la ricreazione le tagliai una grande ciocca di capelli, sapevo quanto li amava e averle fatto un dispetto così grande mi aveva fatto sentire meglio per un momento, ma poi vederla stare male per molto no; ricordo ancora di aver preso una serie di romanzine da Sarah, ma lei più di tutti non la sopportavo, la cocca del papà.

Ad un certo punto si alzò di scatto essendosi accorta della cerchia, in quel momento non persi un secondo a raggiungerla, sapevo cosa stava succedendo e sapevo che al centro della rissa c'era suo fratello, quando mai poteva capitarmi altro momento migliore per infastidirla. "Ti sei persa?" mi posizionai davanti di lei, il suo sguardo era puro panico se potevo definirlo così, non capiva quello che stesse succedendo ed io le ero solo d'intralcio, ma dopo una veloce litigata mi limitai a farle vedere quello che stava succedendo all'interno della cerchia.

Io sorridevo, mentre lei piangeva, di suo fratello non poteva fregarmene più di tanto, infatti si era accorta del mio maligno sorriso, ma alla fin fine di John B mai mi era importato e mai mi sarebbe importato qualcosa.
Ecco, stava per fare la più grande stupidaggine, mettersi in mezzo alla rissa, il primo impatto che ebbi fu quello di trattenerla vicino a me così che non si facesse del male, non sapevo come mai avevo questo senso, ma sapevo che avrei dovuto proteggerla.
Mi scansò via con un movimento brusco e gridò qualcosa ai due, ma appena vidi Jj estrarre la pistola il mio volto si trasformò in pura paura, nessuno mi avrebbe protetto se avesse voluto farmi del male e sapevo che il biondo alla sua amata Gaia non avrebbe fatto niente, quindi anche non volente la lasciai là, in mezzo alla folla e abbracciata a suo fratello.

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora