Chapter 24

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A svegliarmi furono dei leggeri raggi proveniente attraverso delle tendine, tendine di ospedale! Riuscì a capire in un nano secondo dove mi trovassi e non ero affatto contenta di essere in un letto ricoverata con mille fili collegati al mio corpo.

Con le poche forze che mi erano rimaste mi sollevai mettendomi seduta e notai dormire a pancia in giù Rafe, dormiva così spensierato e con la bocca semi aperta; mi chiedevo come facesse ad essere comodo in quel divano così sgangherato, ma pur sempre da quel ragazzo avevo un'idea di lui diversa al giorno.

Non esitai a staccarmi le varie flebo e cavi, poi pian piano prima con un piede e poi con l'altro scesi dal letto e mi ressi in piedi, al momento barcollai, ma subito dopo riuscì a prendere la giusta stabilità per raggiungere Rafe.
"Ei" mi inginocchiai al suo livello, in quel modo riuscivo a scorgerlo in viso, stava dormendo stranamente; l'ultima volta mi aveva confidato di non dormire da cinque giorni e quindi non avrei voluto svegliarlo, che poi non avrebbe fatto altro che rimproverarmi visto che mi ero alzata dal letto.

Spostai i suoi ciuffi biondi dalla sua fronte e lo osservai, era così calmo e spensierato. Rimasi a scrutarlo per qualche secondo e poi cercai di alzarmi per tornarmene a letto, ma si mosse di scatto e di conseguenza aprì gli occhi cercandomi disperatamente nel letto, ma in quel momento mi trovavo affianco a lui. "Sei sveglia cazzo" si mise seduto stropicciandosi gli occhi, mentre io me stavo ancora appoggiata in ginocchio con le mani sul divano "come stai?" mi chiese facendomi sedere affianco di lui e riuscì a scorgere il suo viso ancora assonnato, che cercava tutti i costi di non mostrare.

"Io sto bene" lo rassicurai guardandolo in volto "cosa è successo?" domandai abbassando lo sguardo verso il suo e roteò gli occhi verso i miei, facendomi sorridere per la sua faccia. "Starai mai fuori dai guai?" mi rispose con un altrettanto quesito, tale che mi fece innervosire lievemente, visto che eravamo sempre in mezzo ai casini anche per colpa sua.
"Relativa colpa è anche tua" li puntai un dito sul petto "comunque, mi puoi dire che ci faccio qui e cosa è successo ieri?" richiesi essendo un po' più insistente, però cercando di evitare di litigare, perché non ne avevo proprio voglia.

"Dovresti tornare a letto" si stropicciò gli occhi e mi indicò il materasso in cui sarei dovuta essere "oh andiamo Rafe voglio sapere che ci faccio qui" mi alzai in piedi e mi misi di fronte di lui "non insistere" si limitò a dire prima di cominciare a sfregarsi le mani l'una con l'altra.

"Smettila" sussurrai dividendole e tenendole tra le mie di mani. "Cazzo" bisbigliò e poi si resse in piedi davanti a me "sei svenuta tra le mie braccia Gaia" mi alzò la testa mettendo due dita sotto il mio mento, che in tal caso mi guardava dall'alto. "Hai avuto un fottuto trauma cranico alla testa! Quando imparerai ad ascoltarmi? Ti avevo detto di non intrometterti!" esclamò facendo uscire maggiormente la voce e mi strinse i polsi.

"Stavi facendo del male ai miei amici" cercai di liberarmi, ma senza risultati. "Se lo meritano, lo sai vero Gaia?" lo guardavo con sguardo perso, non poteva dire queste cose seriamente, Rafe mi preoccupava. "Devi controllarti hai capito?" dissi mettendoci tutta la forza possibile per sembrare sicura di me stessa e lui mi fece un cenno con la testa.

"Buongiorno già in piedi signorina Cameron?" entrò di soppiatto un'infermiera e mi guardai attorno, non capivo con chi stesse parlando "signorina Cameron tutto bene?" richiese, visto che molto probabilmente aveva notato il mio viso confuso alle sue parole; sentì la mano di Rafe darmi una leggere spinta sulla schiena, molto probabilmente stava parlando con me...

"Forse è meglio che torni a letto, vero amore?" mi disse il biondo cercando di riaccompagnarmi ad esso e sbarrai gli occhi alla sua frase. "Signorina il suo ragazzo ha ragione" la dottoressa indicò Rafe e poi mi rimise la flebo e gli altri vari cavi collegati al mio corpo, che a me erano totalmente sconosciuti.
"A breve arriverà un ulteriore medico a fare degli accertamenti" mi accarezzò la testa e subito dopo si affiancò il biondo, tenendomi stretta una mano, solo quando essa uscì dalla stanza mi girai verso di lui con sguardo severo e gli allontanai subito la mano da me.

"Che razza di scherzo è questo?!" sbottai "la tua ragazza?" esclamai alzando le braccia all'aria "ma cosa ti è saltato in mente?! Dov'è John B e tutti i miei amici dove sono? Sai come finirò nei guai dopo questa storia?" mi irritai e non poco, avrebbe potuto chiamare mio fratello che prendere in mano in questo modo la situazione.

"Stai zitta cazzo" si passo violentemente le dita tra i capelli "tuo fratello non è alle l'outer banks per ora e comunque vuoi capire che se avessi chiamato John B sarebbero venuti gli assistenti sociali, visto che né tu e né tuo fratello siete maggiorenni?" mi schernì tenendomi piantata al letto, con le sue mani che spingevano le mie spalle contro il materasso.

Mi limitai a guardarlo e a non dire niente, dopo aver dato di matto un'altra volta di fronte a me si sedette di nuovo su quel divano e si tolse dalla tasca il portafoglio. "Vuoi qualcosa da mangiare? Qua il cibo fa schifo" disse con tono più calmo e io mi sentì in colpa di averlo aggredito in quel modo, ma non riuscì a fare altro che annuire con la testa.

Quando rientrò nella camera, ovvero cinque minuti dopo essere uscito, mi porse tra le braccia un succo all'arancia e un paio di barrette al cioccolato, poi ritornò a sedersi, ma lo bloccai prima, afferrandolo per la mano.

Senza pensarci due volte lo trassi a me ed afferrando il suo viso con entrambe le mia mani mi affrettai a lasciarli un veloce bacio sulla guancia. Lui lasciò ricadere i suoi palmi sul letto ai lati del mio culo e rimase ulteriori secondi vicino al mio viso, per poi posare le labbra sul mio orecchio;

"potrei abituarmici" sussurrò facendo scorrere poi la sua mano su tutta la mia gamba .

scelta difficile || rafe cameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora