Parte 15: Il Corpo di Ricerca

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Ok guys, skippiamo di un giorno!

"Quindi, tu, Erla Jeager, vorresti far parte del Corpo di Ricerca."
"Sì, comandante. Dedicherò il mio cuore all'umanità e sacrificherò la mia anima per il suo bene."
Metto il mio pugno destro sul mio cuore.

Indosso ancora la giacca con il simbolo dei Cadetti, ma tra un po' non ci sarà più quel simbolo, me lo sento!

"Ti farò una domanda. Pensaci. Ti do cinque minuti per pensarci. Chi è il nemico?"
Eh? Allora, se il Comandante Erwin Smith mi ha dato da ragionare, allora non è così scontato.

Ci ragiono e ci ragiono, poi trovo una risposta soddisfacente:
"È un'opinione, signore. Ognuno può trovare il nemico nell'altro. Mi ha fatto venire in mente una domanda che ho già da un po' di tempo, ma non l'ho mai chiesta a nessuno: i giganti sono il nostro vero nemico o è la nostra società che sta degenerando? Forse non avrei dovuto dirlo in fronte a lei, signore, ma odio mentire."

Sembra soddisfatto della risposta.
"Sei dentro al Corpo. Benvenuta, signorina Jeager."
"La ringrazio infinitamente."

Siiiiii sono dentroooo!!!! Sì sì sì! Sto saltellando dentro, ma fuori sono impassibile.
"Entrerai nella squadra per il recupero di tuo fratello Eren. Ho visto che hai fatto amicizia con il soldato Arlert..."
"Oh, ehm, sì. Siamo migliori amici. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli."

Lui ride. Che ha?
"Allora gli chiederò di spiegarti come funziona da noi. Ripongo fiducia in te."
"La ringrazio, signore. Non la deluderò."

Mi da un paio di pacche sulla testa. Va bene, non spicco in altezza, sono alta solo 163 cm, ma non mi deve prendere in giro così. Vabbè, la prendo come un suo modo di fare.

Skip sera

Quindi, mettiamoci una maglietta bianca panna e dei pantaloni marroni in attesa della divisa. Armin quando arriva. Sta già facendo ritardo, non è da lui. Ma dove lo posso trovare in questa struttura gigantesca?!

Vado nei corridoi, ma incontro solo il capitano Levi.
"Oi, che ci fai qua? Non dovresti andare nel salone a rilassarti con gli altri?"
"Ehm, vede..."
Gli spiego tutto in breve.
"Seguimi."

Mi fa vedere tutto in lungo ed in largo e poi arriviamo nel salone.
"Raggiungi gli altri. Buonanotte, ci vediamo domani."
Che freddo.
"Sissignore. Buonanotte, signore."

Vedo Armin e Mikasa seduti vicino ad un tavolino.
"Come salviamo Ereh?" MA SI CHIAMA EREN.
"Aspettiamo gli ordini, senza di quelli non possiamo fare niente." Le risponde.
"Ehi!" Cerco di attirare l'attenzione.

"Erla! Sei riuscita ad entrare?!" Non saprei spiegare l'emozione che sta provando il biondino caschettino.
"Forse non saresti dovuta entrare..." Continua Mikasa.

Inarco un sopracciglio. Non capisco cosa intende.
"Vedi, Armin mi ha spiegato tutto. Intendo riguardo a Bertholdt. Sai che dovrai incontrarlo, no? Lascia fare questo lavoro a noi-"
"Secondo te perché faccio parte del Corpo di Ricerca? Voglio scoprire la verità e voglio stare con i miei amici. Non mi lascerò impietosire da un Burrito colossale o da un Ryan con delle croste gialle appiccicate."

Sembra che la corvina stia ridendo. Che strano, non l'avevo mai vista fare così. Almeno, di fronte a me. Magari con Eren si divertono di più. Quei due passavano 24 ore su 24 insieme.

Parliamo del più e del meno, ma pian piano mi arriva la sonnolenza.
"Io vado in camera..."
"Il Capitano non te l'ha detto?" Mi dice Mikasa seria.
Sbadiglio.
"Cosa?"
"Oggi dobbiamo restare svegli. Ci spostiamo di sede." Continua Armin "Mi sa che ti dovevi fare un pisolino prima..."

Tsk, io non ho mai dormito dopo pranzo è mai lo farò. Quindi ne approfitto ora. Mi appoggio sulla spalla di Mikasa e mi addormento.

Pov di Mikasa

Ma che fa? Meno male che ho dormito. Questa qua mi sa che dormirà come un ghiro. E per fortuna non russa, altrimenti l'avrei già tolt-

"Armin, io vado a prendere un po' di pane. Dobbiamo nutrirci per bene prima di partire. Ah, trova un modo per far dormire comoda Erla."
Chissà se mi ha sentita anche la ragazzina, l'ho detto sottovoce proprio per non svegliarla.

Avete capito che io ho capito che Armin non ha ancora capito che gli piace Erla? Lo so, lo so, è un miscuglio, ma si vede. Mi alzo furtivamente e vado nella direzione del pane.

"Historia..." Chiamo la principessina e le faccio un cenno di avvicinarsi "...sai che mi fido di te, no?"
Lei annuisce e fa un sorriso tranquillo.
"Ecco, vedi...Ho lasciato soli Armin ed Erla. Io vado a prendere del pane, tu dimmi come va a finire. Non. Farne. Parola. Con. Nessuno."

Sembra che non riesca a mantenere la sua felicità.
"Sì!" Mi fa.
Speriamo bene.

Prendo cinque pagnotte di cui due per il viaggio. Ci basteranno. Poi anche un po' di marmellata e del miele. E anche...due bustina di tè ed una tazza. Se non avete capito il mio ragionamento...capirete in futuro!

Ora devo tornare dai piccioncini, ma prima chiedo notizie ad Historia. Lo so, li ho lasciati poco tempo insieme, ma sarà successo qualcosa...

"Allora, innanzitutto Armin era impanicato, non sapeva che fare. Era ultra-imbarazzato! Poi si è avvicinato a lei da dietro, l'ha fatta stendere su due sedie...e....LE HA MESSO LA SUA GIACCHETTA SOPRA!"

Io non esprimo molto i sentimenti, ma vi posso giurare che dentro di me sto esultando come non mai.

Adesso Armin le sta tenendo la mano. E come faccio ad avvicinarmi ora?! Fatti forza, Mikasa. Ce la puoi fare. Prendo un grande respiro e vado.

"Armin?" Gli chiedo fingendo di non sapere niente e fingendo di notare sul momento la giacchetta e la mano.

"N-NON È COM-"
"Parla piano, altrimenti si sveglia. E se si sveglia capisce che ti piace."
Si sta per mettere di nuovo ad urlare da imbarazzo, ma gli tappo la bocca.

"Incomincia a riprenderti la giacca, tra un po' ci chiamano." Peccato, volevo fare ancora da Cupido.

Un altro falso allarmeeee!
Però non abituatevi, tra un po' mi fermerò sul serio.
PERCHÉÉÉÉ?!
boh
comunque a presto.
P.S. Armin🤝imbarazzo🤝diventare un peperone

SHINJITSU NO KYOJIN (Aot Fanfiction)Where stories live. Discover now