Parte 2: Inizio!

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Tutti perfettamente in riga. Un signore che si chiama Shadis che chiama noi "DANNATTIH" con un tono rabbioso che fa la stessa domanda a ciascuno:
"E TUH DANNATOH CHI SEI?"
Però a qualcuno ha saltato (qualcuno=Eren, Mikasa e altri quattro tizi che non ho capito i nomi).

A me invece l'ha chiesto...
"TUH DANNAAATAH CHI SEIH?"
"ERLA JEAGER, SIGNORE."
"PERCHÉH SEI QUI?!"
"VOGLIO SCOPRIRE LA VERITÀ, SIGNORE."
"RIGUARDO A COSAH?"
"RIGUARDO ALLA MIA VITA, RIGUARDO ALLE BUGIE CHE MI HANNO RACCONTATO E RIGUARDO A CIÒ CHE HO VISTO, SIGNORE."
E mi lasciò. Forse ha capito che non ho niente da meno degli altri, che anche io valgo.
Ha testato tutti sempre con quel DANNATOH o DANNATAH che uscivano dalla sua bocca.

Skip sera

Finalmente un po' di cibo. Stavo per morire di fame. Dopo qualche minuto mi sto stupendo della strana pace che c'è, ma ecco il nostro caro piccione-verme quel che è che affronta Jean (un tizio che ho appena notato) chiamandolo "faccia da cavallo". Quindi d'ora in poi chiamerò "cavallo" quel "cavallo". Non lo sto facendo perché l'ha fatto mio fratello. Lo sto facendo perché in effetti sembra un cavallo.

Ok, basta dire la parola cavallo. Non intervengo nella lite perché non ne ho la minima voglia. Ho già dato stando tutta la mattina sotto il sole. Ora lasciatemi riposare.
"Erla..."
Voglio riposare mamma mia.
"...Cosa avresti fatto se i giganti non fossero esistiti e di conseguenza non ci sarebbe stato nemmeno questo lavoro?"
"Perché ti fai queste domande strane, Armin? Comunque...sai che non lo so? Forse non avrei nemmeno dovuto scoprire delle verità. Chi lo può sapere."
"Saremmo stati normali?"
Eh? Normali? In che senso? Questo qua pensa troppo.

"Non siamo normali?"
"Beh...Erla...viviamo per delle ragioni che ci spingono a farlo. Non viviamo per il puro gusto di vivere."
Ecco. Ho avuto una lampadina nella mia testa.
"E allora spiegami cos'è il puro gusto di vivere."
Non sa cosa rispondere. Rimane senza parole.
Che soddisfazione dimostrarsi, ogni tanto, più intelligente di Armin.

Intanto Mikasa aveva fermato quei due animali allo stato brado. Brava lei. Però c'era cavallo che la fissava. Povero, beccherà un palo...anche se preferirei che Mikasa stesse con lui rispetto a mio fratello. Sarebbe troppo strano.

"H-hey...io...mi chiamo Bertholdt...piacere."
Eh? Che nome ha? Bartolo? Bertold? Burrito?
Probabilmente mi ha vista confusa.
"B-E-R-T-H-O-L-D-T."
"Ah ok ok."
Non ho ancora capito.

"Mi stavo chiedendo se conosci quel ragazzo."
Indica il mio caro fratellino adorato 🥰.
"Direi che lo conosco da quando avevo un secondo di vita. Letteralmente. Siamo gemelli."
Sembrava disorientato. Eppure d'aspetto siamo identici, solo che io sono più femminile e ho i capelli lunghi. Ci guarda come se il suo sguardo stesse seguendo la pallina in una partita di ping pong.
"In effetti...volevo solo sapere. A-a domani."
Ma che voleva quella razza di stalker?!

Arrivo nel dormitorio e addormentandomi mi risuonano delle parole nella testa.
"DANNATOH. DANNATAH. CHE CI FAI QUI DANNATOOOOOH?!"
Scoppio a ridere.
"Perché ridi?!" Sì, sono in stanza con Mikasa.
"Niente niente...stavo pensando a stamattina."
Sto ancora crepando dalle risate.

SHINJITSU NO KYOJIN (Aot Fanfiction)Where stories live. Discover now