4 - Il regalo per Naruto e Hinata

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Nonostante la stanchezza dovuta alla serata precedente, alle sei del mattino Runa è già sveglia e traffica nel suo armadio e nei suoi cassetti per trovare qualcosa di carino da mettere.

È così emozionata che non ha nemmeno fatto colazione, potrebbe rimetterla per l'ansia, decisamente sconsigliato.

Proprio in questa mattina i suoi capelli sono tutti per aria e ribelli e sembrano non voler collaborare.

« Accidenti! » Esclama l'arancione che corre per casa con lo spazzolino da denti in bocca vestita con un pigiama rosa con su disegnati dei gattini mentre cerca la spazzola che ha lasciato chissà dove per casa.

Per una kunoichi la disciplina e l'ordine sono molto importanti ma per Runa non c'era verso di riuscirci, anzi, ogni tanto sognava di morire schiacciata dalle sue cose lasciate a muzzo in giro per casa.

Dopo tante imprecazioni la ragazza trova la spazzola, per un motivo sconosciuto l'aveva messa nel frigorifero.

Assolutamente senza calma Runa corre in bagno per pettinarsi e quasi finisce spiaccicata per terra inciampando in un libro lasciato appena fuori dal bagno, fortunatamente riesce ad entrarci tutta intera e si adopera nel disciplinare i propri capelli che si comportano come chimere impazzite.

Alla fine riesce nel suo intento e dopo essersi lavata per bene opta per una pratica maglietta a maniche lunghe rosa a tinta unica e dei pantaloni aderenti del medesimo colore, i capelli sono acconciati come al solito.

Si trucca leggermente e quando finisce di prepararsi si rende conto che sono già le nove meno cinque, il suo stomaco inizia a brontolare vistosamente ma non può farci nulla, non ha più tempo di fare colazione.

Menomale che quando si prepara per una missione è molto più veloce e pratica, se no sarebbe un disastro.

Poco dopo sente il campanello suonare, prende una borsa rosa con decorazioni color crema di media grandezza in cui mette un lucidalabbra rosa, un fazzoletto ricamato con delle margherite e il portafoglio sempre rosa con su disegnato un gatto dalla faccia visibilmente basita e si fionda verso la porta d'entrata.

Quando la apre rimane abbagliata dalla bellissima visione di Gaara che è sempre meraviglioso, è vestito di rosso come al suo solito e sorride serenamente, troppo da reggere di mattina e non solo aggiungerebbe Runa.

« Buongiorno Runa » le dice sistemandosi i capelli che il leggero vento che quella mattina tira ha scompigliato.

« Buongiorno Gaara » risponde Runa sorridendogli rossa in viso mentre si chiude la porta alle spalle.

Ne segue un momento di silenzio che però viene interrotto da rumoroso brontolio dello stomaco della ragazza che subito desidera sotterrarsi per l'imbarazzo, d'altro canto Gaara ne è divertito.

Sembra il lamento di un dinosauro...

« Che ne dici se prima di fare compere andiamo a mangiare qualcosa? » Propone con gentilezza.

« Dico che è un'ottima idea » risponde la ragazza guardando a terra, il suo stomaco ha un tempismo orribile oltre che un funzionamento discutibile, l'arancione deve ben tenere a mente di non consumare latticini questa mattina se non vuole avere qualche imprevisto spiacevole e imbarazzante da fare schifo.

I due si recano in un locale spesso frequentato da Runa dove fanno i melon pan e prendono posto in un piccolo tavolo posizionato al centro della sala.

La proprietaria del locale che conosce molto bene Runa si avvicina a loro sorridendo, è una signora sulla cinquantina, bassa e paffuta e indossa un completo da lavoro bianco e azzurro, i suoi occhi sono vispi e blu e i capelli castani e corti incorniciano perfettamente il viso.

ANCHE NEL DESERTO NASCONO I FIORI - GAARADove le storie prendono vita. Scoprilo ora