Capitolo 36

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Pov ~Liam~
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Appena arrivai in ufficio, trovai Ava seduta sulla mia poltrona dietro la scrivania, ed era parecchio nervosa.

«Non hai il permesso di stare qui» dissi accendendo la luce della stanza.

«Oh si che c'è l'ho, nessuno ti ha dato il diritto di licenziarmi dal mio lavoro, per di più perché sono la tua ragazza» disse e poi si alzò.

Io risi
«1, tu lavori per me quindi decido io cosa fare, 2, ritieniti fortunata a lavorare ancora in questo edificio, 3 non c'entra nulla che sei la mia ragazza e 4 ma non per importanza, non mi piace come ti comporti, direi di finirla qua. Ci si vede» si, la stavo lasciando non nel migliore dei modi.

MA NON SAPEVO FARLO.

«Come? Mi stai lasciando?» chiese
«Pensavo si fosse capito» dissi sistemando la cartellina.

«Bene, allora posso pure andarmene da questo edificio, non ho più niente da perdere» disse e senza neanche che la guardassi, uscì dall'ufficio sbattendo la porta e tirai un sospiro di sollievo.

Subito dopo sentii bussare.

«Chi è ora» dissi e Grace entrò
«Hai un po' di tempo?» chiese ed io mi sedetti.

«Vieni, cosa c'è?» chiesi e lei si chiuse la porta alle spalle, subito dopo venne a sedersi.

«Volevo chiederti... Cioè volevo sapere come andasse con la ragazzina» disse ed io sospirai
«Bene, stanotte gli ho detto tutto» lei sgranò gli occhi e mise le mani sulla scrivania
«CHE?»
«Shhhh, sei un luogo professionale Grace, abbassa la voce» dissi
«E cosa gli hai detto? L'hai baciata? Che hai fatto, vuoi dirmelo o no?»
«Se tu mi lasciassi parlare, forse ti darei delle risposte concrete» dissi e lei se ne stette zitta ad ascoltare.

Gli raccontai tutto quello che successe, anche la parte in cui arrestarono quello stronzo.

«No aspetta, mi sono fermata al cornetto» disse scioccata ed io risi.

«Non ti rispiegherò tutto daccapo»
«Quindi mi stai dicendo che è successo tutto questo, IN UNA NOTTE?» mi portai una mano sulla fronte.

«Si e abbassa la voce»
«Parte due»
«Grace!»
«Va bene scusa, madonna mia» disse e poi iniziò a girare con la sedia.

«Quindi è finita allora» continuò dopo un po'
«Già, è finita»
«Adesso non ti resta altro che aprire un nuovo capitolo della tua vita e levarti quel muso»
«Lo sto già facendo e non deciderai tu la mia espressione facciale»
«Sisi» disse sventolando la mano.

«Allora, che piani hai con Ashley?»
«Nessun piano, aspetterò che mi dia una risposta»
«Quindi gli stai dando tempo? Tu?» annuii e lei scoppiò a ridere
«Chissà che incantesimo malefico ti ha fatto la ragazzina»
«Sta zitta» dissi e poi tornò seria
«No seriamente, che programmi avresti?»
«Apparte sposarmela, avere dei figli e proteggerla? Bho, poi vedremo» dissi con occhi sognanti e già iniziai ad immaginarmi tutto
«Stai tornando» disse con la testa poggiata sulla scrivania
«Cosa?» chiesi
«Nulla» disse lei e poi mi alzai.

«Comunque ovviamente il mio primo obbiettivo è quella di farla eccellere nell'architettura, poi deciderà lei»
«Bhe se è quello che vuole lei allora va bene»
«Non farei mai qualcosa che non vuole» dissi voltandomi verso di lei serio.

«E menomale direi, comunque lo so idiota»
«Ci mancherebbe... Come mi hai chiamato?» dissi realizzando quello che aveva detto e lei scoppiò a ridere.

Guardai l'orologio e vidi che ora si era fatta.

«Tra mezz'ora devo andare» dissi e lei aggrottò la fronte
«E puoi lasciare il tuo lavoro così?»
«Gli ho promesso una cosa, anche se non la vuole... Ma gliela darò lo stesso» alzò un sopracciglio
«Devi fargli una sorpresa?»
«La vedrai quando torneremo» dissi e poi presi dei progetti che nel frattempo avrei dovuto rivisionare.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora