Capitolo 9

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Pov ~Ashley~
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Stamattina, all'università arrivai in tempo e appena entrai, fui chiamata nell'ufficio della professoressa.

Ieri dopo le lezioni non ero passata da lei perché, 1 me ne ero completamente dimenticata e 2, stavo già facendo tardi allo stage.

Bussai alla porta
«Avanti» disse da dentro la stanza ed io entrai chiudendomi la porta alle spalle.

«Buongiorno» dissi sorridendo
«Buongiorno signorina Miller» disse e poi mi fece segno di sedermi.

«Mi... Scusi se ieri non mi sono presentata» dissi e lei sorrise
«Sto cercando di dimenticarmi questo avvenimento, grazie» disse e poi sospirò.

«Miller, lo so che è da poco qui ed è nuova in città, ma fa tutti giorni ritardo. È successo qualcosa?» chiese ed io aggrottai la fronte.

«No, non è successo nulla, sono io che non mi sveglio in orario...» stupida,  una scusa migliore no?

«Signorina, ormai ha 22 anni, dovrebbe essere responsabile» roteai gli occhi al cielo.

22 anni di qua, 22 anni di là, LA SAPEVO LA MIA ETÀ.

«Si lo so, mi scusi» dissi
«Ho saputo che ha iniziato uno stage» disse ed io annuii
«Si trova bene lì?» si come no, benissimo, già al secondo giorno ero stata molestata ma niente di che eh.

«Sisi, mi trovo molto bene grazie» disse e lei annuii
«Miller, se ha qualche problema, con me ne può parlare. Volevo dirgli questo e cerchi di essere più puntuale» ah finalmente potevo andare.

Non avrei mai parlato con una sconosciuta, cioè aveva 45 anni però cioè nel senso, forse...

«Grazie, allora arrivederci» la gamba iniziò a tremarmi.

Avrei tanto voluto sfogarmi con qualcuno ma non ne ero molto sicura, ora che ci pensavo, neanche le mie amiche sapevano niente di me.

Mi alzai dalla sedia e si alzò anche lei.

Mi strinse la mano e poi mi voltai.

Unico problema? Iniziai a vedere tutto nero.

Maledizione stavo perdendo l'ecquilibrio.

Cercai di mantenermi alla poltrona e feci un grande respiro.

«Miller si sente bene?» io annuii col capo e poi chiusi gli occhi.

Dovevo sedermi ma il tremore aumentava.

«Signorina le porto un po' d'acqua» disse
«No, non si preoccupi è tutto apposto, mi viene spesso» si, spesso nell'ultimo mese.

Appena mi voltai a guardarla, persi i sensi.

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«Ashley, oi» riuscivo a sentire Alice ma gli occhi non riuscivo ad aprirli.

«Dagli uno schiaffo» disse Michelle
«Ma sei pazza!» rispose lei.

«Ashley o ti svegli o ti piglio a schiaffi, decidi» la scelta non era molto complicata.

Ma mica sceglievo io se svegliarmi o no.

Alla fine riuscii ad aprire gli occhi e la luce accecante che mi arrivava in faccia, mi constrinse a chiuderli di nuovo.

«Grazie a dio» sentii dire dalla professoressa.

«Come ti senti?» mi chiese Michelle ed io la guardai.

«Dagli almeno il tempo di riprendersi, razza di demente» disse Alice ed io sorrisi.

«L'ambulanza sta arrivando» disse la prof ed io spalancai gli occhi
«Cosa? Perché?» chiesi cercando di alzarmi e lei mi calò le gambe a terra.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora