Capitolo 12

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Il ticchettio dei miei tacchi risuona sull'antico pavimento in mattoni del casale dove, domani pomeriggio, si svolgeranno le nozze di Brittany e Spencer.

Oggi faremo le prove generali prima della cerimonia, con i testimoni e le damigelle d'onore. Per questo sto indossando il vestito color champagne, per mimare quello che Brittany ha scelto per me, e che indosserò durante la cerimonia.

Non appena le voci del resto dei presenti si fanno più forti ho un momento di esitazione, vorrei fare retro-front e andare a rimettermi la mia tuta. Mi fermo, chiudo gli occhi e faccio un bel respiro. Brittany ci ha chiesto esplicitamente di arrivare con un vestito da sera addosso, non posso farle questo.

Rimane fuori dalle mie capacità di comprensione come sia una brava avvocatessa, avendo sempre raggiunto il massimo dei voti all'università, conseguito il massimo punteggio a entrambe le mie lauree, e soprattutto avendo la giusta dose di risolutezza, fermezza e determinazione per fare bene il mio lavoro.

Quando mi metto nelle vesti di avvocato, mentre lavoro, non mi importa di chi ho davanti, sono completamente immersa in quello che sto facendo e non penso a nient'altro. Mentre nei restanti aspetti della mia vita sono sempre sormontata da mille dubbi, timori e insicurezze, in quelle ore in cui lavoro spariscono tutti d'un colpo.

Riapro gli occhi e mi decido ad entrare nella gigante sala da ricevimento dove domani, sotto un bellissimo arco di fiori intrecciati, si sposeranno i miei due amici.

"Ce l'abbiamo fatta, Elizabeth!" E' Spencer a parlare, rivolgendomi un'occhiata divertita.

"Scusate, scusate, non mi ero accorta dell'ora." Corro, per quanto mi è possibile con i tacchi, dai due futuri sposi e li racchiudo in un abbraccio.

"Giuro che domani arrivo con un'ora di anticipo!" Affermo quando ci siamo staccati, facendoli scoppiare a ridere.

"Ti prendo in parola!" Mi risponde Spencer, strizzandomi  il braccio con la mano.

E' solo quando smetto di parlare con il mio amico che percepisco uno sguardo perforarmi la schiena. Deglutisco, certa di sapere di chi si tratti, ma priva di coraggio per accertarmene.

Questa volta la percepisco per bene, la paura. La paura che a lui questo vestito non evochi nessun ricordo, che non lo riporti indietro al giugno di sei anni fa, alla notte passata in un hotel di Columbus, alle nostre idee su un matrimonio che eravamo sicuri sarebbe accaduto.

La paura che solo io abbia provato un tumulto di emozioni non appena ho rivisto per la prima volta quell'abito sul mio corpo, riflesso dallo specchio. E finalmente me ne rendo conto, e lo accetto. Ho paura che Conrad non possa più provare quello che io non ho mai smesso di sentire per lui.

Su gambe tremanti mi giro, e lo trovo subito il suo sguardo su di me. Sento un tuffo al cuore, seguito da un aumento anormale dei battiti, quando riesco a leggere con estrema facilità tutto quello che sta passando dietro ai suoi occhi azzurri.

Se lo ricorda, non ho dubbi su questo. Lo vedo da come sta percorrendo ogni singola curva che la stoffa produce sul mio corpo con occhi famelici, come a ripercorrere il tratto che le sue mani scelsero quella sera. Poi lascia vagare il suo sguardo sul mio volto, finché non si blocca sui miei occhi.

Stavolta mi chiedo cosa ci stia vedendo lui, e ho timore a pensare che possa essere lo stesso desiderio che vedo nei suoi. Conrad alza un angolo della bocca, per poi spostare gli occhi su Spencer, che ha iniziato a parlare.

Volto la testa ritrovandomi davanti il volto sorridente di Cassidy. Lei, senza controllo, mima con le mani e la bocca dei fuochi d'artificio, facendomi arrossire. Poi si avvicina a me, per poter parlare.

YOU [COMPLETO]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang