CAPITOLO QUATTORDICI

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Vi avviso di aver appena pubblicato la mia nuova storia, il nome è 'HO SCELTO TE'.

Andate nel mio profilo e restate connessi per attuali aggiornamenti, vi ringrazio <3

Afferro velocemente il lucidalabbra mettendolo sulle labbra, sorrido fissando il vestito che mi ha comprato Adrian, mi calza a pennello, semplice ed elegante, con una piccola spacca sulla gamba sinistra.

Niente di eccessivo.

L'unica pecca sono le scarpe alte con i quali mi romperò qualche piede provando a camminare, avrei scelto qualcosa di più basso sapendo la mia difficoltà nel portarle.

"Mia signora, il Vor è leggermente arrabbiato per il suo ritardo" le faccio segno di andare via, afferro la pochette per poi darmi un'ultima occhiata allo specchio, dove vorrà portarmi conciata così?

Tolgo le scarpe portandole in mano, scendo velocemente le scale, il suo viso corrugato.

"Avevo detto alle nove ragazzina" 'Adrian e il ritorno dei suoi nomignoli del cavolo' questo è il titolo della nostra stupida serata.

Mi siedo sull'ultimo scalino indossando velocemente le scale, mi alzo avvicinandomi a lui.

"Sono pronta! Dimenticavo, portate qualcosa da stuzzicare a Kira" ordino alla donna che scatta via, mi sta leggermente antipatica questa donna.

Chiamarla donna è veramente un'offesa per lei, avrà si e no venticinque anni.

La mia mano viene afferrata della presa ferrea di Adrian che mi scorta fuori casa, fisso sorpresa la limousine davanti a noi.

Guardo gli uomini di Adrian armati fino al collo, dove stiamo andando?

"Adrian dove stiamo andando?" Domando deglutendo, se crede di passare inosservato con tutte queste armi dietro si sbaglia, anche di grosso.

Mi fa cenno di entrare, chiudo gli occhi eseguendo il suo ordine silenzioso.

"Rilassati ragazzina" gli colpisco il braccio guardandomi attorno, lui detesta quando guidano gli altri, non fa nemmeno guidare Igor da quel che vedo.

Lo guardo maneggiare dello champagne, lo guardo curiosa nel mentre mi passa un calice.

"Ti permetto di berne un bicchiere" alzo un sopracciglio fissandolo divertita, lui mi permette? Ridicolo.

Mi verso il liquido ambrato nel bicchiere per poi fare la stessa cosa con il suo calice, si rilassa sui sedili in pelle facendo chin chin con il mio bicchiere.

Lo bevo tutto d'un fiato pentendomene subito dopo, tossisco ripetutamente nel mentre Adrian mi toglie il bicchiere dalle mani.

"Che roba è?" Domando afferrando un bicchiere d'acqua, fissa il suo calice ancora mezzo pieno divertito.

Fisso poco distante di lui della patatine che afferro, mi fissa accigliato.

"Non mangiarne troppe, starai male" ignoro la sua voce guardandomi attorno, quando ero piccola andavi sempre con mio padre in limousine ma questa è il doppio più grande.

"Perché ci stiamo portando dietro un arsenale dietro?" Domando guardandolo, non parliamo da tanto tempo, la maggior parte l'ho evitato per mesi io.

Il ricordo di Igor armato che mi viene dietro anche all'università si fa largo nella mia testa, lo fisso curiosa aspettando una sua risposta che non tarda ad arrivare.

"Ucciderebbero te per fare un torto a me, la sicurezza non è mai troppa" deglutisco ricordando gli uomini che erano entrati in collegio.

"Mio Vor siamo arrivati" la porta viene aperta di fuori, esce Adrian per poi porgere la mano nella mia direzione incitandomi ad uscire.

{SONO TUA MIO VOR} MafiaRomance Wattys 2023Where stories live. Discover now