CAPITOLO 20

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IRINA

Sto guidando ad alta velocità per le strade di New York, con canzoni reggaeton a palla che escono dalla radio riempiendo l'abitacolo, per poi uscire dai finestrini abbassati sperdendosi nell'aria.

<Cazzo no!> Impreco a voce alta mentre noto davanti a me, non poco più di 10 metri, il traffico bloccato.

"non dirmi che c'è un incidente..." Penso mentre calpesto il pedale del freno ed inizio a cambiare la marcia della macchina in una più piccola, fino a fermarmi completamente.

Sbuffo spazientita. Odio rimanere bloccata nel traffico...

Mentre mi rendo conto che la situazione è abbastanza grave, mi rilasso sulla sedia del guidatore e mi tolgo gli occhiali da sole, per poi buttare la mia mano sinistra fuori dal finestrino.

Abbasso leggermente il volume della radio per osservare meglio l'autista della macchina accanto alla mia.

"interessante" Penso.

Il traffico, nonostante i trenta minuti, non pensa a smuoversi nemmeno di un millimetro, e mi ritrovo a prendere dal mio portaoggetti la mia sigaretta elettronica per rilassarmi mentalmente.

Passano così altri dieci minuti in cui a malapena sono riuscita a mettere la seconda come marcia, nonostante questa strada l'ha faccio quasi sempre in quinta...

Freno, rimango con il cambio in libero, appena vedo la macchina davanti a me muoversi metto velocemente la prima, arrivo a mettere la seconda per poi frenare.

Sbuffo e aspiro dalla mia sigaretta elettronica.

"questa giornata non sta iniziando bene" Penso mentre continuo a guardare la persona che ho intravisto prima. Ormai la sto tenendo d'occhio.

Noto con la coda dell'occhio che il mio bersaglio si sta dirigendo verso la prossima uscita, così anch'io, guadagnandomi qualche imprecazione dagli altri guidatori, cambio corsia, mettendomi dietro la macchina della mia vittima.

Dopo altri dieci minuti, finalmente, riesco a uscire da quel blocco di traffico, e senza rendermi conto pedino la macchina che ho adocchiato, notando la sua freccia destra lampeggiare.

"ma quella è l'università di Leonard Stern, una facoltà di business..." Penso mentre parcheggio in un vicolo difronte alla scuola, senza farmi notare dal mio bersaglio che sta invece parcheggiando davanti l'università stessa.

Spengo il motore della mia macchina, continuando ad osservare il tutto, aspettando  che da un momento all'altro i passeggeri scendano.

Infatti, dopo alcuni secondi, noto la portiera posteriore aprirsi e scendere una giovane ragazza, mentre dalla parte dell'autista un uomo abbastanza alto.

<Quindi sono loro i famigerati Larisa Volkov e Davyd Markov!> Dico tra me e me ad alta voce.

Noto come l'uomo si guarda intorno per adocchiare possibili pericoli per la giovane Volkov, per poi incoraggiarla ad avviarsi presso l'entrata della scuola.

Osservo come la spinge in avanti con l'aiuto della sua mano poggiata sulla parte bassa della schiena della ragazza.

"che carini" Penso mente gli osservo sparire dalla mia vista.

Sto per scendere dalla macchina e seguirli dentro, quando sento il mio telefono squillare.

Mi alzo leggermente, e quanto possibile nel piccolo spazio della macchina, per tirare fuori il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans.

Non guardo il nome sullo schermo, che premo la cornetta verde e rispondo.

<Si?> Chiedo.

La corona del nuovo Zar |Trilogia Diamante Nero #2|حيث تعيش القصص. اكتشف الآن