IL REGNO DI RHAENYRA. GLI ANNI DELLA PROVA III

58 4 22
                                    


Triste a dirsi ma, prima che venisse il tempo di iniziare il viaggio reale, la salute di lady Jeyne subì un deterioramento improvviso. Gran maestro Orwyle provò ogni rimedio e cura che fosse possibile tentare, ma la situazione era troppo critica per essere salvata, i polmoni di sua signoria troppo deboli.

Lady Jeyne Arryn incontrò lo Sconosciuto quella notte stessa, rantolando stretta tra le braccia della sua adorata Jessamyn Redfort. Aveva quarant'anni e aveva governato sulla Valle di Arryn dalla tenera età di tre anni. Oltre alla sua «cara compagna», al suo capezzale vi erano tutti gli altri membri del concilio, la regina Rhaenyra con il principe Daemon e i loro figli.

La regina pianse lacrime amare alla morte della cugina che era stata anche sua grande amica e serva devota nel concilio ristretto, e le diede un solenne funerale di stato con tanto di esposizione del corpo nella sala del trono, lutto ufficiale per tutta la corte e migliaia di candele alla Fanciulla e alla Vecchia accese in suo onore. (Ser Tyland dovette trattenere il proprio disappunto e anche un sospiro di sollievo al costo del funerale).

Alla fine di tutte le cerimonie a corte, la salma venne accompagnata nella Valle da una processione di nobili e il battito delle ali di Syrax e di Caraxes (gli altri componenti del corteo dovettero invece percorrere il crinale della montagna a dorso di mulo, la scalata fu resa ancora più insidiosa dal ghiaccio e dal catafalco di lady Jeyne), e seppellita nella cripta di famiglia alla presenza loro e dei vassalli della lady defunta.

L'atmosfera durante le esequie funebri era carica di tensione. Tra le espressioni di lutto e le condoglianze vi era infatti una cospicua mole di sussurri, litigi e rivalità celati e persone il cui unico interesse era di vedere chi sarebbe stato, alla fine, il legittimo successore di lady Jeyne e lord della Valle di Arryn.

Il giorno dopo venne aperto il testamento della lady defunta in presenza della regina e, come ci si sarebbe potuti aspettare, sua signoria aveva scelto come proprio erede suo cugino di quarto grado, ser Joffrey Arryn, che aveva a lungo servito come Cavaliere della Porta Insanguinata.

L'annuncio di tale decisione scatenò un'ondata di proteste, urla e mormorii e molti lord e cavalieri presenti urlarono l'ingiustizia di tale scelta, sostenendo che «le leggi di successione non dovrebbero essere messe da parte per il capriccio di una donna morente».

Quella dichiarazione turbò profondamente la regina che capì di dover agire subito e mettere in moto ciò che aveva concordato con lady Jeyne mentre era ancora viva. In tal proposito riuscì a ristabilire un modicum di ordine nella sala, promettendo che avrebbe risolto la situazione di persona e dando l'ordine di scortare ser Arnold fuori dalla sua cella e renderlo presentabile, così che entrambi i possibili eredi potessero esporre le proprie ragioni e sottoporsi al suo giudizio.

Quando ser Arnold venne introdotto nella sala grande sembrò sorpreso di vedere tutte quelle persone riunite e intente a osservarlo, salvo poi diventare rabbioso alla vista della regina seduta sullo scranno che, in altre circostanze, gli sarebbe stato riservato. «Sette Inferi!» furono letteralmente le sue prime parole alla vista della sovrana. «C'è un'altra baldracca seduta sulla mia sedia!»

L'intera sala ammutolì in un singolo istante e la regina, pur rimanendo composta, divenne livida. Chiunque avrebbe potuto udire tranquillamente i sussurri o sussulti dei propri vicini e il principe Daemon aveva già la mano sull'elsa di Sorella Oscura, pronto a colpire l'uomo che aveva ingiuriato la regina sua moglie, anche se decise di fermarsi a tempo, linciato dallo sguardo inflessibile di Rhaenyra.

Nonostante ciò la regina gli parlò in un tono relativamente cortese, anche se freddo. «Ser Arnold, come è probabile che abbiate saputo, lady Jeyne Arryn, vostra cugina e lady della Valle, è purtroppo recentemente deceduta». Ser Arnold sorrise, un sorriso esagerato, simile a quello di un generale vittorioso che non si sarebbe mai aspettato una circostanza del genere.

Il Reame delle Dame: il Regno di Rhaenyra I Targaryen On viuen les histories. Descobreix ara