molto tempo dopo

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Le medie passarono così come le elementari. Eren crebbe ma non scordó mai quel ragazzo.

Venne l'ora di iniziare le superiori.
"EREEEN!" erano mikasa e armin,un compagno delle elementari.
Anche quest'anno mikasa era nella stessa classe di Eren.
"EHI, ragazzi. Tutto bene?"

"Non puoi capire quanto. È da così tanto che aspetto questo momento." Disse Armin.
Mikasa si limitava a sorridere ma disse: "Prendiamoci cura l'uno dell'altro anche quest'anno" rivolgendosi ad Eren.
Armin era in un'altra classe ma il tempo per vederlo era necessario.
Suonó la campanella ed entrarono tutti in classe. Eren e mikasa sedevano all'ultimo posto poiché a loro non piaceva dare nell'occhio, loro erano quei tipi che volevano farsi valere ma quando sarebbe stato necessario. Bastava guardare lo sguardo e gli occhi di Eren per capire che era un ragazzo impavido e ricco di risorse. Era cambiato. L'unica cosa che lo spaventava era non trovare nessuno con cui passare le giornate belle e quelle brutte. Qualcuno con cui passare la vita. Aveva mikasa, é vero. Eppure non era lei che cercava. Voleva qualcuno da amare. Qualcuno con cui fare l'amore anche dopo una lunga litigata, qualcuno per cui valesse la pena lottare, qualcuno che anche se lo mandasse al diavolo poi tornava indietro a riprenderlo. Ormai una nuova vita era iniziata e lui era insicuro ma anche coraggioso.

"jaeger?" Lo chiamò l'insegnante per conoscerlo.
"Alzati in piedi e presentati"
" mi chiamo Eren jaeger, 14 anni"
La professoressa sembrava perplessa.
Eren le rivolse uno sguardo interrogativo.
"Dovresti dire... ehm.. di più?!"
" è tutto qui. Non voglio rivelare chi sono perché non ne vedo il motivo ma voglio seriamente impegnarmi ed ottenere voti pieni. Non voglio essere saputello o altro ma essere determinato e speranzoso fa parte del mio carattere... tutto qui."
Tornó a posto soddisfatto.

Suonó l'ultima campanella e uscirono tutti fuori per tornare a casa.
"Com'è andata Armin?" Chiese Eren.
" Molto bene! Siedo con una ragazza carinissima e gli insegnanti sembrano simpatici"
" si, ma non pensare sia tutto rose e fiori eh ahaha" rispose mikasa.
Armin era il più timido del gruppo. Forse anche quello più felice. Nessuno ancora l'aveva ferito e niente di brutto gli era accaduto. Mikasa perse la madre in tenera età e il padre si dava all'alcol. Era una ragazza forte che dovette cavarsela da sola. Condivideva questo con Eren. La morte di una persona cara. A differenza della ragazza però, Eren non conobbe mai i suoi genitori poiché venne lasciato in orfanotrofio da appena nato. Venne affidato ad una famiglia che non si preoccupava per lui. Successivamente trovarono un suo lontano parente, Robert, e lo affidarono a lui. Era per questo che vedeva quel ragazzo come un riferimento oltre che al resto. Tornando a casa continuó a pensare alla sua giornata piena e a quella che doveva essere la sua nuova vita. I tre si allontanarono sorridenti verso le strade di casa.

why are you my clarity?Where stories live. Discover now