childhood

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Eren era un bambino di 11 anni. Capelli marroni, occhi verde smeraldo e magrolino. Era sempre stato lo sfigato della classe e l'unica che si poteva considerare sua amica era Mikasa. Le sue giornate erano vuote ed anche se era in età così piccola,molti lo ridicolizzavano e picchiavano ma non aveva il coraggio di dire a nessuno che soffriva di bullismo, per paura forse. Quella mattina era cupa,pioveva e come sempre Eren non aveva per niente voglia di andare a scuola. Entró in classe e pensò che nella sua vita non aveva mai avuto nessuno che gli dicesse parole di conforto. Erano lui e la sua solitudine. Si alzò e andó in bagno per schiarirsi le idee ed a quel punto sentí gente urlare. intavide dalla fessura della porta i bulli ;erano lì. Di fianco a loro c'era un ragazzo molto più alto di Eren e soprattutto molto più alto dei bulli che lo prendevano in giro. Uscì dalla porta e si nascose dietro un muro preso dalla curiosità. Vide quel ragazzo dai capelli nero corvino, occhi color ghiaccio e sguardo cupo,prendere quei ragazzi a botte. Alla sola visione Eren impallidí ma sentí qualcosa di diverso e nuovo nel suo cuore. Era tutto ciò che lui voleva diventare. Ad un certo punto prese dal colletto il capo gruppo e lo sbatté ad un muro. Le ragioni per cui quel misterioso ragazzo stava attaccando briga con quei bulli erano misteriose. Il ragazzo avvicinò al suo orecchio e disse:

" la prossima volta vi uccido"

I bulli scapparono via.
Il ragazzo intavide Eren che mostró un volto stupito, ma il ragazzo dopo aver incrociato il suo sguardo lo ignoró completamente.
Eren tornó di colpo in classe. Mikasa lo vide scosso anche se lui non aveva paura, sapeva che in quel ragazzo tanto forte e duro si nascondeva un anima fragile. Se lo sentiva dentro.

"Eren se qualcosa non va sono qui eh"
"No mikasa, tutto apposto".

Durante il ritorno a casa,i bulli non si presentarono e nemmeno nei giorni successivi. Il ragazzo aveva dato ad Eren il regalo più grande senza esserne consapevole ed anche una figura di riferimento, un idolo se si può considerare così. Pensò a lui in ogni momento, in ogni istante della giornata e decise che doveva fare qualcosa per diventare come lui, per arrivare a lui.

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