Lamia

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Seconda parte





Erlin, Adeoga e i cavalieri percorsero un lungo pezzo di strada per le terre dell'est. La maga continuava a sbuffare ogni minuto, ma non osò aprire bocca, perché sapeva come sarebbe andata a finire: con lei che veniva sgridata dai cavalieri per cose che probabilmente non avrebbe dovuto dire. Un altro particolare le saltò all'occhio: Jimin, che tra i cavalieri era l'unico che osava flirtare con lei quando ne aveva l'occasione, non le rivolse nemmeno un'occhiata di sfuggita. Il che era strano, perché di solito, faceva qualsiasi cosa pur di averla vicina o avere qualche contatto fisico con lei; se ne stava tutto il tempo con Lian, riempiendo lei di complimenti e qualche toccata di sfuggita. Chiariamoci: alla maga non dava fastidio, per Jimin non provava niente, ma evitarla non era proprio da lui. Adeoga, di fianco a Erlin, colse il disappunto dell'amica, anche lei si stava stancando di seguire quegli idioti e Lian, non sapevano nemmeno dove lei li stava conducendo! E Adeoga temeva il peggio. Dopo circa due ore si fermarono, i cavalli dovevano fare una sosta per mangiare. Jungkook aiutò Lian a scendere, ella lo ringraziò, regalandogli uno dei suoi migliore sguardi. Il cavaliere arrossì e abbassò la testa, gli altri non avrebbero mai potuto conquistare il cuore di Lian, era già suo praticamente! Hoseok vide che la ragazza si era accostata ad un tronco d'albero, non tanto lontano da lui, ed ebbe un'idea. Prese la sua sacca dell'acqua e camminò lentamente verso di lei, notò che per tutto il viaggio non bevve nemmeno un sorso, doveva avere sete e, così facendo, poteva anche provare ad ammaliarla con le sue doti da corteggiatore. Solo che anche Jimin lo vide e capì subito le sue intenzioni e dentro di lui, sentì la gelosia esplodere come una bomba. Lian era solo sua, Hoseok e gli altri non avevano il diritto di toccarla o solo guardarla! Per interrompere il suo tragitto, piombò addosso a Hoseok.
"Perché non guardi dove metti i piedi?!"
Sbottò quest'ultimo.
"E tu bada a quella lingua!"
Gli rispose di rimando Jimin. Erlin e Adeoga voltarono le proprie teste verso di loro, già scocciate di sentirli bisticciare di nuovo. Successe anche durante il viaggio, era come se non avessero più la capacità di stare insieme agli altri.
"Faresti bene ad imparare le buone maniere!"
Esclamò Hoseok, ora pronto a darle di santa ragione a Jimin.
"Non puoi insegnarmi niente, Hoseok."
Si vantò Jimin, dando uno spintone all'altro, facendolo infuriare di più.
"Questo lo vedremmo!"
Hoseok ricambiò la spinta.
"FATELA FINITA!"
Urlò Erlin, ora sull'orlo di una crisi di nervi, spaventando Elyan e Jungkook, che si erano imbambolati a vedere quei due litigare. Hoseok e Jimin smisero di spintonarsi.
"Ma che cosa vi prende, adesso?!"
Continuò la maga, mettendo le mani sui fianchi. I due sembrarono capire che era arrivato il momento di dare una tregua. Hoseok fece una smorfia a Jimin e con il proprio petto, lo spostò, così da avere la via libera per andare da Lian. Ma Jimin non prese molto bene il gesto. Estrasse la sua spada, non cogliendo Hoseok di sorpresa e presero a combattere; Erlin e Adeoga rimasero a bocca aperta. Elyan e Jungkook si guardarono a vicenda, anche loro volevano Lian, ma quei due stavano esagerando, avrebbero rallentato tutti se avessero continuato a combattere. Perciò intervennero, prima che Jimin e Hoseok potessero far finire tutto in tragedia, Jungkook prese il primo, mentre Elyan il secondo; riuscirono a separarli, anche se con grande difficoltà, quei due erano peggio dei pesci, si dimenavano come elefanti! Lian guardò tutto, mentre arricciò un suo ciuffo di capelli nel dito e ghignò.
"Grandioso!"
Esclamò Erlin, ora su tutte le furie. Si diresse verso Hoseok e notò un taglio, non tanto profondo, ma perdeva sangue, nel suo braccio.
"Prendo le medicine."
Disse Adeoga scocciata, cominciando a frugare nella borsa medica. La maga prese di forza Hoseok e lo trascinò con sé, ricevendo varie lamentele e lo spinse da Adeoga che lo medicò subito.
"Che sia chiaro: se rivedo uno di voi alzare la spada, o qualsiasi altra cosa, la prossima volta, vi ritroverete feriti a morte per mano mia. Ne ho abbastanza di queste vostre sfuriate, basta!"
Disse Erlin a gran voce, indicando tutti quanti, non mancando Lian, cosa che non passò inosservata ai cavalieri.
"Come ti permetti-"
"CHIUDI QUELLA BOCCA, HOSEOK!"
Erlin questa volta non si contenne. Il cavaliere balbettò per un paio di volte, ma decise di stare zitto, con lei non valeva la pena discutere, ma gli diede fastidio il modo in cui Erlin indicò Lian, pensava veramente che quella ragazza potesse fare del male? Hoseok proprio non la capiva. Lian era contenta di vedere tutti litigare, la sua magia stava funzionando bene e presto, sarebbe diventata ancora più forte. Confondere gli uomini era un gioco da ragazzi, bastava dare loro solo un po' di attenzione e cadevano ai suoi piedi; come si dice sempre: l'animo è forte, ma la carne è debole. Erlin fece togliere a Hoseok la cotta e la maglia, così da avere il braccio libero e lo mise a sedere su una roccia, Adeoga le passò l'ago e filo e la maga cucì la ferita lasciata dalla spada di Jimin. Hoseok non rilasciò un lamento, era abituato a sentire armi trafiggerlo, un ago non era niente.
"Ha le dimensioni di una lancia."
Disse il cavaliere, giusto per interrompere l'imbarazzante silenzio tra lui ed Erlin. Improvvisamente si sentì di nuovo tranquillo. La maga roteò gli occhi, ce l'aveva ancora con lui; strappò l'ago e lasciò ad Adeoga la possibilità di fasciare, con una garza, il taglio cucito.
"Non ho altro in borsa, stai attento e non urtare il braccio o la ferita si riaprirà."
Hoseok annuì.
"Aspetta...fatto."
Adeoga fece un nodo, così la garza poteva stare al suo posto.
"Grazie."
Disse Hoseok, alzandosi, lasciando così la possibilità ad Adeoga di prendere il suo posto. Diede una veloce occhiata a Hoseok, Lian lo stava aspettando vicino al suo cavallo, il cavaliere, ovviamente, ghignò soddisfatto della sua presenza.
"Hoseok e Jimin non si sono mai comportati così."
Cominciò col dire la maga.
"E neanche Elyan, lo riconosco appena."
Adeoga abbassò la voce, suo fratello passò proprio in quel momento. Erlin strinse la mascella e pensò prima di dire ciò che pensava, ma i sospetti ora erano più forti del suo silenzio.
"Credo che abbia a che fare con lei."
Disse la maga, quasi sussurrando.
"Lian?"
Chiese Adeoga, stupefatta.
"I cavalieri sono come fratelli, ma si comportano come nemici."
Erlin li guardò. Jimin passò una coperta a Lian, mentre gli altri le girarono intorno come mosche, pronti a fare qualsiasi cosa per attirare l'attenzione di lei.
"E' così da quando l'abbiamo trovata. Non può essere solo una coincidenza."
"Ma guardala: è solo una ragazza. Come può fare loro questo effetto?"
Adeoga scosse la testa. La sua mente non riusciva proprio a collegare le due cose.
"Non lo so. Ma qualunque cosa succeda, spero solo che non sia collegata alla magia."
La maga intrecciò le mani.
"Perché pensi questo?"
"Oh andiamo Adeoga, prima stavamo tutti bene, poi arriva questa ragazza e improvvisamente tutto peggiora."
Erlin agitò le sue mani, cogliendo l'attenzione di Lian. La nuova arrivata assottigliò gli occhi, quelle due stavano parlando da troppo tempo e ora era lei che sospettava che stessero tramando qualcosa.
"Dici che possieda la magia?"
Chiese Adeoga, cominciando a tremare. Erlin annuì e le strinse la mano per farla stare più calma.
"O quello o altro, però sta succedendo qualcosa a causa sua, ormai ne sono più che certa."

Le Avventure Di Erlin-La Spada Nella Roccia || BTS Fan Fiction || Vol. 4Where stories live. Discover now