Il Compagno Segreto

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Prima parte







"Nemirtingas è stata qui?"
Chiese Angus, stringendo il calice che aveva tra le mani e guardando Taehyung con occhi spalancati. Il sacerdote mugugnò, ancora sentendo la rabbia nelle sue vene. La sua casa era tornata in condizioni normali, aveva sistemato tutto con la magia prima che arrivasse Angus.
"Le ho pure chiesto il perché della sua presenza, ella mi ha risposto che era per farmi una visita, ma controllando tra gli scaffali, ho scoperto che il Fomorroh è sparito. Lo ha preso lei."
Taehyung si rimise diritto con la schiena, le sue dita si intrecciavano tra di loro. La scorsa notte ebbe un sonno scosso: grazie ad una visione, scoprì che il barattolo con il Fomorroh venne preso da Nemirtingas. E finì per non dormire a causa di questo.
"Ma...perché?"
Chiese Angus, assottigliando i propri occhi. Nella sua mente, tutto sembrava così confuso, ma Taehyung invece, arrivò alla conclusione, perché era più che ovvia. Si alzò in piedi, accostandosi vicino al fuoco, cercando di scaldarsi; nemmeno la sua veste di piume nere riusciva in questo intento.
"Perché sa dei nostri piani, sa dei nostri segreti. Sa tutto."
"Come puoi dirlo con così tanta certezza?"
Domandò lo zio, sentendosi minacciato solo udendo la frase detta da Taehyung.
"Una maga con capacità così straordinarie, si presenta a casa mia, prende il Fomorroh, l'unica cosa che avevo al momento per poter uccidere Namjoon e se ne va? Andiamo zio, questa non può essere una coincidenza!"
Taehyung si arruffò i capelli.
"Probabilmente lo avrà anche distrutto."
Angus sospirò e inghiottì la saliva con fatica. A meno che questa maga non possedesse la veggenza, c'era solo un'unica spiegazione a questa sua conoscenza: qualcuno la stava aiutando a proteggere Namjoon.
"Seokjin."
Angus disse il nome del medico ad alta voce senza nemmeno accorgersene, troppo assortito nei suoi pensieri e guadagnandosi un'occhiata confusa dal sacerdote.
"Tempo fa, quando gli ho chiesto se conosceva Nemirtingas, lui ha detto di no, ma stava mentendo...sapevo che mentiva!"
Angus sbatté il pugno sul tavolo, facendo tremare tutti gli oggetti sopra. 
"E' l'unico che poteva conoscere il Fomorroh. Deve essere lui."
Angus si alzò, raggiungendo il nipote.
"Sta raccontando tutto a Nemirtingas."
Concluse lo zio, aspettando una qualche reazione dal sacerdote. Egli stava pensando profondamente e dal nulla, una piccola luce si accese nella sua testa.
"Bene."
Ghignò.
"Ci potrà condurre da lei."
Se voleva sconfiggere Nemirtingas e sapere di più sul suo conto, allora avrebbe potuto usare quell'inutile medico da quattro soldi.
"Seokjin è leale e anche molto testardo, non lo farà di sua volontà."
Disse Angus, incrociando le braccia. Abitando da tempo a Camelot, aveva potuto constatare, che Jin era fifone come un uccellino, ma arguto come un rinoceronte quando doveva proteggere qualcosa o qualcuno di importante. Taehyung girò la testa lentamente verso Angus, non togliendo dalla sua faccia quel ghigno sprezzante.
"Chi ha detto che debba volerlo?"



Erlin camminava a passo di marcia nel corridoio che l'avrebbe portata nella stanza del re, era mattina e il momento di svegliarsi era arrivato. La maga entrò, trovando Namjoon stranamente in piedi e vestito.
"Oh, buongiorno, sire. Siete mattiniero oggi."
Disse Erlin, notando anche le tende scostate dalle finestre. La luce del sole illuminava la stanza, ma lo stesso non si poteva dire dell'umore del re. Erlin aggrottò le sopracciglia, era già da un paio di giorno che era messo così: faccia imbronciata, sguardo pensante e testa per aria.
"Namjoon, che cosa è che vi turba?"
La maga lo raggiunse nella sua scrivania, mettendosi a sedere sopra di essa. Il re la guardò per un secondo, si morse il labbro, indeciso se dire quello che pensava. Ma Erlin era la sua migliore amica, si erano fatti la promessa di essere più sinceri con l'altro, ebbene, lui voleva mantenere la parola data.
"Ho un sospettato, credo di sapere chi è stato ad architettare l'imboscata nella Valle dei Re Caduti."
Erlin gli fece segno di continuare e pregò le Visir dell'antica religione, che il re non avesse sbagliato a trovare il colpevole. Namjoon avvertiva un nodo alla gola, il solo pensare di dire il nome di questa persona in una situazione che aveva messo in pericolo Erlin, lo faceva stare male.
"E' mio zio, Angus."
La maga si trattenne dall'urlare e festeggiare. Finalmente l'aveva capito! Esternò il suo finto stupore allargando i propri occhi.
"E' stato Angus ad architettare tutto? Io sarei finita nei guai per colpa sua?"
Chiese la maga indignata. Almeno aveva una scusa per sfogarsi.
"Mi dispiace Erlin, ma ho il presentimento di credere che sia così."
Il re le prese la mano. Ancora non aveva superato quell'episodio, rivedeva lei tra le sue braccia con la ferita nel fianco che perdeva sangue. E tutto questo a causa di suo zio.
"Come mai dubitate di lui?"
Namjoon si buttò nello schienale della sedia e si arruffò i capelli, che comunque, non erano sistemati nemmeno prima.
"Te l'ho detto qualche giorno fa, te lo sei dimenticato, vero?"
Ridacchiò il re. Erlin si confuse, lei non si ricordò di questo particolare, forse glielo aveva raccontato quando era ancora sotto l'influenza del Fomorroh e lei non rimembrava nemmeno una parola.
"Non fa niente, te lo ripeterò, sono stati giorni difficili e avevi altro a cui pensare."
Il re non la biasimava, il trauma non si supera di certo in un giorno. D'altro canto, Erlin si sentiva comunque in imbarazzo a fargli ripetere ciò che già le aveva detto.
"Angus era l'unico, insieme ai consiglieri, a sapere dove ci stavamo dirigendo. Analizzando ognuno di loro, sono giunto alla conclusione, che nessuno può aver rivelato al nemico dove stavamo andando. Sono fedeli a me e lo sono sempre stati, alcuni, come hai detto anche tu, sono addirittura troppo codardi per fare una cosa del genere, perché timorosi delle conseguenze che potrebbero avvenire."
Erlin annuì, seguendo il discorso, anche se era ignara di aver detto quelle parole.
"Tra tutti poi, mio zio è l'unico ad aver un motivo valido per odiare me e Camelot. Mio padre ha ucciso James e sua sorella Yierin. Ma la cosa che aggrava i miei sospetti, è il fatto, che qualche giorno fa, ha cercato di scaricare la colpa su Jin."
"Jin?"
Ripeté la maga, ora con la rabbia che si faceva strada nelle sue vene. I suoi occhi e il suo sguardo, cambiarono da curiosi a furiosi in un attimo.
"Questo è inaccettabile! Jin non farebbe mai una cosa del genere, lui è un amico leale di Camelot, lui più di tutti dovrebbe saperlo."
Erlin incrociò le braccia, la sua gamba destra, prese a fare su e giù.
"Lo so e concordo con te, Jin è sempre stato uno dei pochi che ha sempre dato la propria vita per proteggere il regno e me. Non sapevo come rispondergli, perciò gli ho fatto credere di aver abboccato alla sua bugia e sono andato via."
Erlin guardò il re con un ghigno divertito.
"Namjoon...mi sorprendete."
Lo disse con tono buffo, il che fece ridere il re.
"Ti ringrazio. Però la faccenda resta seria, io non so cosa fare con lui, ora abbiamo le prove sul suo conto, ma quello che mi domando è altro. Sta collaborando con qualcun altro? Perché ci ha dovuto tradire così?"
Non ci voleva un genio a capire che Namjoon non l'aveva presa bene. Suo zio, proprio come suo padre, gli aveva voltato le spalle, nascosto la verità, solo per soddisfare i suoi egoistici scopi. Alla fine si ritrovava sempre con le spalle al muro e questo a causa di persone che lui definiva "famigliari".
"E' quasi sicuro che stia collaborando con qualcuno, sapete, vostro zio non mi sembra una persona molto sveglia."
Si azzardò a dire la maga, anche perché lei sapeva che era vero. Agiva per conto di Taehyung, ma anche questo, Namjoon avrebbe dovuto scoprirlo da solo.
"Lo so bene, lo stesso si potrebbe dire sul suo coraggio e intelligenza. Ora bisogna solo scoprire chi è questo misterioso collaboratore."
Il re mise le dita sotto il mento e si sforzò di pensare a possibili sospettati.
"Per quanto riguarda la vostra seconda domanda...Angus è consumato dalla rabbia, non ha potuto sfogarla su vostro padre e di conseguenza, la sta riversando su di voi, in modo molto ingiusto. Io vi avviso solo di stare attento, non dico di cacciarlo dal castello, ma di tenerlo d'occhio, forse può darci informazioni utili sulla persona con cui collabora. E se vi serve aiuto, non esitate a chiamarmi."
Erlin strinse entrambe le mani del re, così da infondergli un messaggio, che Namjoon capì all'istante: lei non lo avrebbe lasciato mai solo.
"Erlin...non vorrei coinvolgerti un'altra volta, sei uscita viva dall'ultima missione per fortuna e se ti capitasse di nuovo?"
"Angus ha rischiato di farmi uccidere, sono coinvolta tanto quanto voi."
Gli fece notare la maga.
"E il modo migliore per far sì che non succeda più, è semplicemente stare più attenti."
Namjoon abbassò la testa e ridacchiò.
"Tu devi sempre fare la coraggiosa?"
"Voglio proteggervi, quindi sì."
Alzò le spalle la maga, come se la paura e il rischio per lei fossero niente. Namjoon arrossì e diede una piccola spinta alla propria amica.
"Così mi imbarazzi!"
Il re si coprì la faccia per non far vedere il suo rossore.
"Aww, il coraggioso e imponente Kim Namjoon è diventato un piccolo pomodoro."
Erlin fece una vocina bambinesca. Il re sprofondò ancora di più nella propria sedia e non riuscì a parlare per qualche secondo a causa dell'imbarazzo.
"Facciamo così: visto che tu proteggi me, io proteggerò te e tutti gli altri, ci stai?"
Namjoon riuscì a far calare l'imbarazzo cambiando discorso e allungò la mano, che Erlin strinse subito.
"Affare fatto."

Le Avventure Di Erlin-La Spada Nella Roccia || BTS Fan Fiction || Vol. 4Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ