Capitolo 51

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LOUIS' POV

Cazzo.

Devo pisciare.

Maddy ha dormito abbracciata a me tutta la notte, e in questo momento è sopra di me con le braccia completamente avvolte al mio petto.

Ieri non ce la facevo a lasciarla tornare a casa, così l'ho obbligata a chiamare suo padre ed eccola ancora qua.

Il suo respiro è l'unico rumore nella stanza, è lento ma costante.

Non posso fare a meno di guardarle il viso, con la guancia premuta sul mio petto e le labbra chiuse ma leggermente piegate in un sorriso.

Le sue labbra.

Sono belle, non troppo carnose e di un rosa tenue, voglio solo baciarla.

Qui, ora, adesso.

Prima però devo pisciare, non ce la faccio davvero più.

Dai, ora la sposto e mi alzo.

Muovo le braccia verso le sue per staccarla da me, ma appena mi muovo lei mi stringe più forte con un respiro profondo.

Cazzo.

Non posso svegliarla, è così dolce e tranquilla mentre dorme.

Non ce la faccio più.

Ieri era distrutta, se la sveglio adesso ci sarà il rischio che non si addormenti più.

Sto per esplodere.

È troppo dolce e tenera, non la sveglio.

Dopo la mia decisione prendo un respiro profondo e guardo l'orario sul cellulare.

Sono passati solo tre fottuti minuti.

Non ce la farò mai.

Quando sto per svegliarla mi ricordo di quando mi disse dell'incubo che la tormenta così spesso.

È una delle poche notti nelle quali è riuscita a dormire decentemente, non posso svegliarla così.

Okay.
Una decisione. Adesso.

"Ehi" farfuglia nel mio petto muovendo la testa sulla mia pelle, facendomi il solletico con i suoi capelli spettinati.

Perfettamente spettinati.

Grazie, Dio, grazie.

"Ehi" le bacio la fronte.

"Scusa" aggiungo dandole un cuscino da abbracciare mentre sfreccio in bagno.

MADDIE'S POV

"Vuoi andare a fare colazione da qualche parte?" Mi chiede appena mi alzo.
"Non saprei, basta che non ti dia fastidio farci assalire e vedere anche oggi" sorrido assonnata.
"Sai che non mi da fastidio che ci vedano" mi prende il mento tra le dita.
"Si, lo so" dico abbassando lo sguardo.

"Che succede?" Domanda lui sedendosi accanto a me sul divano.
"Non volevo parlartene perché poi ti saresti arrabbiato"
"Cosa?" chiede con un sorriso nervoso.
"Promettimi che non ti arrabbierai con loro, è normale" lo prego io. "Dimmi" mi spinge lui a parlare.

"Bhe.. Dopo diciamo la tua pubblica confessione e conferma che stiamo insieme... Ho ricevuto molte notifiche, ed è bello"
"Ma...?"

"Non tutte hanno scritto belle cose, anche abbastanza cattive, io so che non vanno ascoltate... assolutamente, ma io non sopporto non piacere alle persone e mi dispiace creare questo tipo di reazione" sospiro.

So benissimo quello che si dice, essendo stata come loro fino a poco fa e mi dispiace non piacere, tantissimo.

"Non le devi ascoltare, sono quelle persone che non accettano il fatto che io abbia una fottuta vita privata" sbuffa.
"Non dire così, tante lo fanno per gelosia, o semplicemente perché mi odiano e basta" faccio una risata nervosa.

"Si ma sono insopportabili delle volte, e hanno un odio, una cattiveria che a volte feriscono sul serio" mi accarezza la guancia. "Non voglio che succeda anche a te" aggiunge.

"Grazie" gli schiocco un bacio prima di parlare, "mi va bene comunque mangiare qui, sai, quella volta in cui ero arrabbiata con te e Liam ti ha portato qui ubriaco e la mattina dopo hai preparato la colazione, bhe, non te lo avrei detto in quel momento ma sei bravo, davvero" gli sorrido.

Lui ricambia e si alza dirigendosi in cucina.

"Cosa vuoi mangiare?" Mi chiede guardando in ogni mobile, ripiano e nel frigorifero.
"Non lo so, qualcosa di veloce così posso tornare a casa e non farmi uccidere da mia madre" ridacchio.

Lo sento sbuffare "Cosa?" chiedo "Niente, non cosa preparare."

So benissimo che sta mentendo, ma quando mi risponde con quel tono so che forse è meglio non continuare.
"Okay" dico solamente e lui annuisce iniziando a prendere una pentola.

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"Grazie di tutto" mi sorride mentre sto per scendere dalla sua auto.
"Di cosa? Hai fatto tutto tu" rido io.
"Tu sai a cosa mi riferisco" mi fa l'occhiolino e io gli do uno schiaffo sul braccio.
"Idiota" chiudo la portiera ridendo. "Domani ti aspetto fuori da scuola!" Urla dal finestrino.

Io mi volto tenendo i capelli lontani dalla fronte per il vento, salutandolo con la mano.

"Ciao" saluto i miei genitori appena entro. "Sam?"
"È di sopra, ti sta aspettando" risponde dolcemente mio padre, ovviamente mia madre non alza nemmeno lo sguardo dal suo libro.

"Sam!" Urlo sulle scale "Sono qui" sento la sua voce dalla sua stanza.

Apro la porta per vedere la mia migliore amica saltare sul letto con i capelli spettinati e gli occhi lucidi.

Okay.

"Sono entrata nel momento sbagliato?" Rido mentre mi siedo sul suo letto "che cavolo stai facendo?" rido più forte.
"Ero con Zayn, dovevamo prendere un regalo per Liam dato che lui gli aveva rotto un non so quale portachiavi a cui teneva particolarmente" inizia con il fiatone, stendendosi sul letto.

"Zayn è davvero tenero" continua "solo che doveva fare una cosa e in poche parole sono andata io da Liam a portargli il regalo" sorride più che mai.

"Non appena entrata mi ha accolta con un sorriso stupendo, tanto se non mi sono sciolta con il regalo in mano" riprende ad agitarsi.
"Ti devi calmare, okay?" Faccio una risatina.
"No, ma adesso arriva il punto!" Strilla.

"Ho allungato un braccio per porgerglielo e mentre glielo davo lui mi ha chiesto di cosa si trattasse, allora gli ho detto di aprirlo, ma mentre glielo davo le nostre mani si sono sfiorate" fa un urletto.

"Wow" cerco di non ridere "sono felice per te, comunque" mi correggo sorridendole. "Ma che dici?! Appena gli ho dato il pacchetto lui l'ha buttato chissà dove e mi ha spinto contro il muro e mi ha baciata e io sono morta-e-ora-sono-pazza-e-aiuto" urla continuando a muoversi sul letto.

"Oddio" urlo io saltandole addosso "è meraviglioso, Sam!" le dico ancora.
"Lo so! Dio, Maddy non ci credo" inizia, quasi piangendo.
"Ehi, no, non piangere" le asciugo l'occhio.

"Solo che.. È incredibile, tutto questo, fin da quel giorno, e guarda cosa sta succedendo" continua singhiozzando.
"Lo so e te lo meriti, tantissimo" la abbraccio.
"Grazie, è solo grazie a te" continua a piangere e io la stringo più forte possibile.

Mi stacco lentamente dal nostro abbraccio.
"E dopo?" chiedo lentamente "non si è scusato vero?" rido pensando che quello mio e di Louis resterà l'unico inizio di relazione così stupido. "No, io non sapevo cosa dire, perché che cazzo, dimmi cosa avresti da dire tu con la lingua di Liam Payne in bocca" continua,
"Così dopo che si è staccato, prima che potesse dire qualunque cosa, l'ho baciato io." Conclude sorridendo.

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"Woooho!"
"Allora fate sul serio!" dice dopo il mio racconto.
"Zitta!" Sussurro colpendole la coscia.
"E lui cosa ti ha detto? Che sei brava?" Continua a ridere.
"La vuoi smettere?!"
Dico, ridendo con lei. "ti ho già detto cosa è successo ieri, fine della storia"
"Okay" dice semplicemente.

"Però avete passato la notte insieme" mi guarda maliziosa dopo una po'.
"Che cazzo" rido io "ho solo dormito a casa sua, non é successo niente. Sei una pressa al culo" la spingo.
"Okay, okay" alza le mani.
"Bene" dico io, fingendomi arrabbiata.

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora