Capitolo 21

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Okay, lo chiamo o non lo chiamo? Magari poi sono stressante.

No. Gli darò fastidio.

Gli devo una cioccolata, e voglio vederlo per sapere cosa provo quando sono con lui.

Okay, non ci penso troppo, lo chiamo.

"Louis ciao io-" Sto per bloccare la chiamata, sono troppo nervosa e non so cosa dire.

"Hey Maddy!" la sua voce mi da la spinta per continuare la telefonata.
"Io avevo voglia di una cioccolata.. E te ne devo una.. Non sei obbligato, se ti va si intende, bhe se andassimo a prenderne una qui in giro ecco"

"Volentieri! Vengo io da te! Ci vediamo fra dieci minuti" ha accettato.

Oh.

OH.

Ho solo dieci fottuti minuti per prepararmi.

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Il campanello suona e io sono ancora in pantaloni e reggiseno.

Merda.
Metto una delle due magliette tra le quali avrei dovuto ancora scegliere e corro ad aprire.

"Ciao" gli sorrido spostandomi per farlo entrare "pronta?" Mi chiede, io annuisco. Prendo il giubbotto di pelle, le chiavi e chiudo casa.

Mi metto il cappello e iniziamo a camminare.

"Carino" dice spostando la testa di lato sistemandomi il cappello.

Gli sorrido e non posso fare a meno di notare che nonostante oggi faccia un gran freddo ha su le sue solite vans e i jeans con i risvoltini.

"Non sapevo che giocassi a calcio" sta cercando di rompere il ghiaccio? Oh.

"Ci gioco da un po', già"

"Scommetto che fai il portiere" mi dice continuando a venirmi addosso con la spalla mentre camminiamo. Possibile che cammini così storto?

"Come fai a saperlo?" chiedo e mi stringo nel giubbotto.

"Non lo so, ti ci vedo bene con i guanti da portiere" risponde e non la smette di sorridere.

"Di qua" mi dice spingendomi a sinistra all'angolo della strada mentre io sto andando a destra.

Nonostante stiamo solo camminando ho il cuore a mille, continua a sfiorarmi la mano con la sua e a farmi ridere facendo battute stupide sulla gente che passa.

Dopo qualche minuto mi indica una piccola stradina fuori dal centro e ci avviamo verso in un piccolo bar.

È molto carino all'interno, ha colori accesi e i baristi sono tutti giovani e sorridenti.

"Posso aiutarvi?"

"Due cioccolate per favore" diciamo davanti alla cassa.

Un ragazzo giovane ci fa lo scontrino "sono quattro sterline" sorride.

Tiro fuori i soldi ma Louis mi spinge e tira fuori il portafoglio.

Non me la fai caro mio.

Gli do una fiancata e mi metto davanti alla cassa allungando il braccio coi soldi.

Iniziamo a spintonarci, il ragazzo che ci guarda, aspettando che qualcuno paghi, ride.

Louis si volta e si guarda intorno, e io ne approfitto per pagare e fargli la linguaccia.
Mi guarda, lo sguardo preoccupato.

"Che succede?" gli chiedo ma vengo interrotta dal ragazzo che ci domanda "Volete bicchieri da portar via o tazze e la bevete qui?"

"Da portar via" dice Louis con aria frettolosa, cosa cazzo succede?

Si è già stancato di stare con me?

Mi passa un bicchiere e solo quando usciamo mi rendo conto dei due fotografi che ci stanno fissando con le loro enormi macchine in mano, Louis si mette il cappuccio della felpa e inizia a correre tirandomi per un braccio. Corriamo girando nelle vie più strane, cercando di sfuggire ai due tizi che ci inseguono.

Lui salta una piccola rampa di scale, quando la sto per saltare anche io, vedo che mi trascina dietro di se nel salto, e non posso fare a meno di perdere l'equilibrio e rovesciarmi la cioccolata addosso.

Fantastico.

Gira in un piccolo vicolo dove ci fermiamo col fiatone. Mi guarda dalla testa ai piedi, ci guardiamo per due secondi e poi scoppiamo a ridere contemporaneamente.

"Okay è stato forte" dico fra le risate "magari non per la mia maglietta" guarda la maglietta zuppa di cioccolata e dice "le prime volte è forte, ma non lo è più così tanto quando ti accorgi che succede ogni volta che lasci casa tua" dice, riprendendo fiato.

"Però" si schiarisce la gola "non avresti dovuto pagare tu" mi dice e io sorrido "te la dovevo, e poi non avrei mai permesso che me la pagassi tu"
"Avrò la mia vendetta"

"Devo cambiarmi" dico con aria sconvolta riguardando la mia maglietta.

"Andiamo a casa tua allora" dice sorridente e ripercorriamo la strada senza farci notare.

Meglio, almeno nessuno vedrà la mia maglietta marrone. Mi sembra di essere in un film.

Io continuo a ridere e lui mi zittisce, ma non riesco a farne a meno. Cosa dovevo capire da oggi? Oh già, cosa provavo per lui.

Bhe lo amo.

Da morire.

E mi uccide sapere che non ho minime possibilità con lui.
È terribile.

Finisco di pensare che siamo già davanti a casa mia. Apro la porta, entro e vado subito verso la camera. Lui chiude la porta di casa e mi segue.

"Fuori" gli dico quando vedo che sta per entrare in camera. Ride, sei stupendo porca merda.

"Vai fuori" inizio a ridere e lui "okay, okay, vado!" Alza le braccia in segno di resa, mentre lo spingo fuori e chiudo la porta.

LOUIS' POV

Mi appoggio al muro davanti alla sua porta. Non capisco, sto facendo solo casini. Avrei dovuto invitarla io ad uscire e avrei dovuto insistere per pagare. E forse non mi sarei dovuto innamorare di lei. La amo? Troppo presto per dirlo.

E mi uccide pensare che abbia un ragazzo come lui, quello dai capelli neri che è venuto a prenderla alla mia festa. Non posso competerci.
È terribile.

I miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre e lei che esce con vestiti puliti e mi sorride.
È così bella.

Merda mi stavo dimenticando!

"Maddy ehm.."

"Devi andare, okay.. Ci vediamo" mi interrompe facendo un sorriso e abbassando la testa.

"No, cioè, se vuoi che vada, okay. Ma volevo chiederti se ti andava di venire alla festa che hanno organizzato, sai.. Per capodanno" la vedo pensierosa, per poi parlare.

"Non penso di venire"

Come? Non pensavo rifiutasse così.
"da come è finita l'ultima volta.. Non me la sento, scusa" aggiunge.

MADDIE'S POV

Ovvio che non ci vado, non ci penso proprio, non volevo essere scortese ma è quello che penso.

"Maddy quello è stato un caso, davvero non succederà niente questa volta, te lo prometto" posso dire che è sincero, ma non me la sento davvero.
Non posso ubriacarmi ad ogni festa e non voglio correre il rischio di farlo di nuovo e dovermi fare venire a prendere da Nash, in più sicuramente lui avrà tutti i suoi amici a cui dare retta e io rimarrei da sola.

"No.. Scusa.." dico di nuovo anche se mi costa tantissimo dovergli dire di no.

"Non mi metto contro le tue decisioni, ma sappi che non succederà più Maddy, davvero" Annuisco leggermente. Sta un po' con lo sguardo basso aspettando che io cambi idea, quando vede che non ne ho l'intenzione dice

"Bhe, ciao allora. Fatti sentire se cambi idea o hai bisogno di qualcosa" mi fa l'occhiolino e mi saluta uscendo da casa mia. Gli faccio un cenno e chiudo la porta.

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora