Capitolo 53

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"Sono a casa!" Urlo appena la porta si chiude dietro di me.

"Ciao" mi saluta con un caldo sorriso mia mamma.

A quanto pare siamo arrivate ad una sorta di tregua, noi due.

"Ho fame" annuncio entrando in cucina, dopo aver sbattuto a terra la cartella.
"Manca poco" mi sorride ancora lei.

Prendo un pezzo di pane dal centro della tavola
"Chiamami quando è pronto io vado di sopra" le do un bacio sulla guancia ancora masticando.

"Sam?" mi chiede
"È a finire un progetto con Mattew e gli altri" dico, salendo le scale.

"Maddy? Maddie vieni qui" sento dire mia mamma dal piano di sotto.

Sbuffo buttando sul letto il telefono e avviandomi verso le scale.

"Che diamine significa questo?" Alza la voce "Cos-" quando giro l'angolo della cucina è tutto più chiaro.

"Oh, già, ci hanno consegnato le pagelle" dico con noncuranza mentre stuzzico un altro pezzo di pane.

"Oh già?! Guarda che voti! Sei peggiorata in moltissime materie, per non parlare delle due insufficienze" inizia ad urlare.

Sembrava troppo bello.

Troppo facile.

"Mamma ma non-"
"Niente ma, signorina. Sono stufa del tuo menefreghismo rispetto a quello che dico, non mi ascolti, esci, ti diverti, questo è il risultato? Per passare del tempo con.." se dice qualcosa su di lui giuro che prendo questo coltello sul tavolo e la sgozzo.

"...con lui! È lui vero? Solo per colpa sua! Lui ha smesso di studiare presto e la sua idea ti ha contagiata in un secondo! Non sei più tu, ora basta."
"Basta cosa?"
"Tutto quanto. Ora starai qui, a studiare, fino a quando quei voti non mi andranno bene"
"Merda, lo sai che studio e mi impegno!" sbuffo.

"Modera il linguaggio. È una regola, non ti vedi con nessuno men che meno con Louis, fino a che quei voti non saranno decenti." Conclude e lascia la stanza.

Fottiti.

Perché dovrei stare alle sue regole?!

Per dei fottuti voti, vedesse gli altri compagni.

È vero che sono peggiorata, ma non deve farne un dramma, che cazzo!

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"Maddy?"
"Oh Maddy ci sei?"

"Sono qua, Sam" urlo dalla mia stanza pregando che finalmente taccia.

"Eccoti, cavolo. Che combini?"
"Starei studiando" rispondo sbuffando, e lei scoppia a ridere.

"Tu?" Ride più forte "fammi capire il trucco, hai il cellulare sotto ai libri?" Inizia a spostarmi i libri e gli appunti.
"Dio Sam, no, sto studiando e non rompere il cazzo"

"Okay, questo è davvero strano." "Cosa?" Domando alzando lo sguardo dai libri che provavo a sistemare sulla mia scrivania.
"Tu che studi e tua madre che non fa entrare Cindy e gli altri" fa una pausa.
"Come scusa?" chiedo allibita
"Mi hanno accompagnato a casa e volevano salutarti, ma Miss. OdioLouis non li ha fatti entrare"
fa una pausa, mentre sorrido per il nomignolo che le ha dato.

"Che succede?"
"Come sai, la mia pagella non è il massimo e questo porta a una madre incazzata, che porta a una me seduta a questa scrivania per tanto tempo" mi lamento girandomi nuovamente verso i libri "dì agli altri che ci vediamo domani mattina" la congedo, e lei finalmente lascia la stanza.

"Pronto?" La sua voce perfetta risuona nel mio cellulare.
"Ciao" dico a bassa voce.
"Qualcosa non va?"
"No bhe, si. Diciamo che ci hanno consegnato le pagelle e la mia non era il massimo e ora sono chiusa in casa" mi lamento "e peggio di ogni cosa, tu non puoi venire, sembri la causa di tutto."
"Non ti preoccupare Maddy, ci vedremo poi" mi assicura "Scusa.."
"Nessun problema" dice tranquillo.

Secondo me c'è uno dei ragazzi che gli tiene una pistola alla tempia, dicendogli di essere carino perché, wow, non è da lui.

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Basta.

Non ne posso più, stacco gli occhi dalla mia scrivania e vedo scritte ovunque, la mia testa sta per esplodere e ho solo bisogno di fermarmi.

Saranno più di quattro ore filate che studio e giuro che potrei morire.

Mi butto sul letto e prendo il cellulare.

"Prima di farti vedere in giro con lui potevi almeno vestirti in modo decente"

"A volte mi chiedo perché persone così vivono quello che ognuna di noi merita, ma guardatela"

"Dio, fai davvero schifo, ritirati"

Ci mancavano solo le ragazze che vivono per insultare la gente.

Ma pensano di non ferire le persone? Ci guadagnerebbero qualcosa se io ci restassi male?

Ora mando a cagare qualcuno.

"Bellissima"

"Sei la perfezione, grazie, è bello vederlo felice grazie a te"

"Ti amiamo"

Leggo altri messaggi mentre aggiorno twitter.

Ci sono così tanti tipi di persone.

Io non so bene dove mi collocherei, ma solo ora riesco a capire ciò che devono sopportare tutti i giorni le altre persone.

*nuovo tweet di One Direction*

Ho davvero dimenticato di togliere le notifiche alla pagina di Twitter.

'Pronti per l'inizio del tour? -20 giorni'

20 giorni.

20 giorni e partirà.

Cosa succederà?
Perché non ne abbiamo mai parlato?

Blocco il telefono e mi passo le mani sul viso.

Il mio livello di stress è davvero troppo alto.

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"Maddie scendi, è pronto" dice dolcemente mio padre da dietro la mia porta.

"Arrivo papi"

È già ora di cena.

Scendo le scale e mi siedo nella tavola ormai imbandita e inizio a mangiare in silenzio.

Tutto il pasto è consumato in silenzio, tranne qualche piccola conversazione fra i miei genitori sul lavoro.

Sam non parla, e devo ringraziarla per questo.

"Io andrei a farmi una doccia" dice mio padre alzandosi da tavola.

"Vado a sistemare la mia stanza" annuncia Sam seguendolo.

Non apro bocca, aiuto solo mia madre a finire di sparecchiare, finché qualcuno non suona alla porta.

Faccio per muovermi ma lei mi ferma.
"Io" dice e va verso l'ingresso di casa.

Dimmi che non è Louis, gli avevo chiesto di non venire, non deve peggiorare tutto, ti prego fa che non sia lui.

"Salve" dice una voce impacciata mezzo ridendo.

Niall.

"Scusi, la disturbo? Posso passare più-"
"Ciao" saluta sorridente mia mamma.

Sapevo che Niall era quello 'meglio visto' da mia madre, ma non immaginavo così tanto.

"Ciao Maddy!" Mi saluta con la mano e io gli vado incontro abbracciandolo.
"State sparecchiando? Posso dare una mano?"

Lecca culo.

Deve sapere quanto mia madre si faccia complessi per farmi uscire con loro.
"Oh, che carino, non ti preoccupare abbiamo fatto" sorride lei.

"Volevo portarle via sua figlia per qualche ora, le dispiace? Le prometto che non tornerà troppo tardi"

Illuso...

"Okay" dice lei e io spalanco gli occhi
"davvero?" la guardo.
"Si. Ma ti voglio a casa presto, domani sei a scuola" annuisco e corro verso la porta, chiudendola dietro di me.

"Tu, quale stregoneria è questa?" Urlo spingendolo
"Ci so fare, semplice" si vanta, entrando in macchina
"Sali" sorride.
"Dove andiamo?"
"A casa mia, devo riuscire a batterti una cavolo di volta a FIFA."

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora