70.Un Incubo Che Si Ripete.

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"Non ti permettere, hai capito?"

"Ma che vuò fa, me staij a minaccià?" gli dice in modo provocatorio.

"Papà, lascia sta." mi intrometto ma sembra non mollare, quindi glielo ripeto.

Si tira indietro e invece di rimanere in sala d'attesa esce fuori. Non voglio inseguirlo, voglio lasciargli spazio.

Martina si allontana un attimo per prendere qualcosa al distributore automatico e noto che qualche secondo dopo si allontana anche Edoardo. Non si sono allontanati molto, riesco a vederli da qua. Lui vuole parlarle ma lei lo evita e ritorna da me.

"Che ti ha detto?" le sussurro.

"Vuole il numero di mia madre, vuole parlarle ma non gliel'ho dato."

"Senti, invece io dovrei chiamarla adesso Paola e chiederle di Peppe?" le chiedo perché non so se sia il momento giusto.

Martina annuisce e con la sua approvazione non perdo tempo. Chiamo Paola, le spiego la situazione e arrivo a chiederle di Peppe. Mi ha detto che ancora non riesce a trovarlo e quindi capisco che effettivamente potrebbe aver ragione Martina. È stato lui a sparare. Ma non ne avremo mai la certezza a meno che Martina non lo riveda e ci parli.

"Allora, che ti ha detto?" mi chiede.

"È ancora libero. Stavo pensando..." non riesco a dirglielo perché so che le sto per chiedere una cosa molto complicata.

Aggrotta le sopracciglia.

"Io credo che dovresti chiamarlo e farti dire dove si trova..." non ce la faccio a guardarla in faccia. Mi sembra troppo umiliante.

"Non me lo stai dicendo veramente."

"Pensaci, tu sei l'unica a cui potrebbe dire la verità."

"No, non me la dirà mai."

"Provaci, sarà la volta buona che lo acchiappiamo."

Ci pensa prima di rispondere e dal suo volto mi pare incazzata. Comprendo la difficoltà ma in questo momento mi sembra l'unica opzione giusta.

"Non ci posso credere che mi stai chiedendo una cosa del genere!" prende e se ne va, lasciandomi sola con Carmela in sala d'attesa.

Pov's Martina.
Come può chiedermi una cosa del genere? Ma non si ricorda tutto il male che mi ha fatto Peppe? Non se lo ricorda di tutte le volte che sono corsa da lei piangendo quando io e lui litigavamo? È un'egoista, non la capisco proprio. Non ha minimamente rispetto per me.

Lascio la sala d'attesa e raggiungo di nuovo il distributore automatico che precede l'uscita. Sbatto la porta incazzata. Qui ci trovo ancora Edoardo, che appena sente il rumore della porta sbattuta alza lo sguardo verso di me.

"Oh, c'è qualche problema?" mi chiede.

Inizialmente non gli rispondo e continuo a camminare ma poi mi accorgo che mi sta seguendo e quindi mi fermo.

"Ma cosa vuoi?" gli urlo.

"Che è successo con Futura?"

"Mi ha chiesto di fare una cosa bruttissima, non ha proprio pudore quella!" continuo a strillare.

"Oh, oh... dai calmati." mi prende le mani e me le stringe forte.

"Non mi posso calmare, e leva ste mani!" distacco le mani violentemente.

"Ok, scusa. Però, calmati e spiega cosa è successo."

"Le ho detto che a sparare è stato il mio ex e adesso per avere la conferma vuole che riparli con lui dopo tutto il male che mi ha fatto."

"E come si chiama il tuo ex?" mi chiede.

"Non te lo dico."

"Martina, lì dentro c'è mio figlio che lotta tra la vita e la morte per colpa di uno che lo ha sparato, quindi merito di sapere come si chiama."

"È proprio per questo che non te lo dirò. Non devi fargli del male."

"Ti prometto che non lo farò, ma devi dirmi come si chiama."

Non posso fidarmi perché chiaramente gli farà qualcosa, ma posso sempre scendere a compromessi.

"Se ti dico come si chiama, tu devi dirmi chi è stato ad appiccare l'incendio."

Esita a rispondere, il suo sguardo si fa più serio.

"Quale incendio?"

"Non fare finta di niente."

"Okay. È stato Salvatore Cirillo." indietreggio di un passo e lo guardo scrutando gli occhi.

"Come?"

"Si fa chiamare semplicemente Sasà. Lo conoscono tutti a Napoli."

Non ci credo. È tutto collegato ai Di Salvo. Sasà vuole la loro morte e vedendo che non ci è riuscito con l'incendio ha provato a sparare a Futura.

"Allora come si chiama il tuo ex ragazzo?"

"Giuseppe Scanno."

Per qualche strana ragione rimane anche lui sorpreso appena sente questo nome. Se ne va subito via e lo vedo in lontananza prendere il telefono. Probabilmente per fare una chiamata.

Pov's Edoardo.
Chiamo immediatamente Sasà e chiedo spiegazioni. Ha mandato Peppe a uccidere Futura senza dirmi niente ed ha finito per sparare a mio figlio. Avevamo un patto di non agire mai da soli o almeno senza che l'altro lo sappia. Mi sono anche fatto fregare come un fesso da Martina, rivelandole subito il nome di chi ha dato fuoco alla casa di Carmine Di Salvo, soltanto perché la rabbia e la frustrazione, al solo pensiero di dover perdere Ciro senza averlo vendicato, mi hanno accecato. Adesso con questa informazione in tasca, tutto si verrà a sapere e io sarò ammazzato. Sono un uomo morto.

Pov's Martina.
Abbiamo appena avuto una piccola discussione, ma non c'è più bisogno di aspettare. Edoardo mi ha detto chi è stato, e se lo sa in qualche modo c'entra anche lui. Adesso mi tocca confessare tutto, non c'è più tempo da perdere; i Di Salvo hanno bisogno di sapere la verità.

Ritorno da Futura e le faccio segno di raggiungermi. Non voglio parlarle davanti a Carmela.

"Cosa c'è?" mi dice.

Le spiego tutto e arrivo a farle il nome di Salvatore Cirillo. Spalanca gli occhi perché non può crederci neanche lei che lo abbiamo tenuto sotto i nostri occhi per tutto questo tempo senza sapere cosa avrebbe provocato. In fretta e furia raggiungiamo anche il padre fuori l'ospedale. Lo vediamo che si sta fumando una sigaretta e ne approfittiamo per dire la verità anche a lui.

"Ragazze non lo so, ha confessato troppo facilmente. Può darsi che ha dato un nome falso."

"Sì ma ha senso tutto! Questo Sasà, hai detto che non ci sopporta." lo fa ragionare Futura.

"Sono tanti anni che non si fa ne vedere ne sentire e ora sbuca all'improvviso?"

"Perché stava pensando a un piano per farvi fuori." intervengo io.

"Martina, mi sembra assurdo. Poteva incendiare la casa di mia madre, perché più che altro ce l'hanno con loro, io ero solo un bambino quando entrarono in conflitto."

"È stato tutto progettato nei minimi dettagli. Hanno voluto fare fuori ai più deboli per arrivare a quelli più forti facilmente." spiega Futura.

"Ora comincia ad avere senso." borbotta Carmine.

"Bisogna aspettarsi di tutto da tipi come loro, e tu che ci sei cresciuto dovresti saperlo meglio di noi." gli dice lei.

"Allora non perdiamo tempo." aggiunge lui.

Saliamo in auto e decidono prima di passare dal comandante e da Paola per confermare la teoria.

Finalmente sta succedendo. Futura e suo padre avranno finalmente la pace che si meritano, lontano da quel mondo che non li appartiene.

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27|03|2023
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Futura Di Salvo. On viuen les histories. Descobreix ara