80.Quelli Come Te Sono Speciali.

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Da quando sono nata ho capito di essere diversa dalle altre ragazze e di avere una famiglia un po' speciale. Mia madre è morta quando avevo pochi mesi di vita, quindi non ricordo niente di lei, soltanto qualche fotografia e i racconti di mio padre mi aiutano a sentirla vicina... anche se è stato raramente presente nei miei primi diciassette anni di vita; era troppo impegnato a scontare una pena di 15 anni per aver ucciso il proprio fratello per difendere me. Ma non sono stata sola, con me c'era Paola: una donna single in carriera che a quanto pare conosce molto bene i miei genitori e mio padre mi ha affidato a lei. Paola è stata per me una migliore amica, una zia, una confidente, una complice e per quanto sia stata così paziente e amorevole con me, non riuscirò mai a definirla come una mamma. Mia mamma è morta. L'hanno uccisa ma lei era innocente, non aveva fatto niente di male; quindi mi chiedo quanto è ingiusta la vita per togliere dalla faccia della terra un'anima così pura come la mia adorata mamma Nina. Per anni ho dovuto subire la solita frase da tutti, persino da mio padre, che sono terribilmente uguale a mia madre in tutto e per tutto.

Ma questo dovrebbe farmi bene? Mi ripetevo. Non conosco mia madre, non so quale sia il suo odore, non so la sua risata che suono ha e cosa più importante, non so che voce abbia. Per tutta la vita ho dovuto solo immaginare, immaginare, immaginare... ma era come se vivessi una realtà non reale e la felicità mi sembrava così lontana. Non mi importa che mio padre è andato in carcere per difendermi, per carità apprezzo che sia protettivo, ma è stato comunque lontano da me quando più ne avevo bisogno. Quando la luce cominciava a farsi grigia lui non c'era, c'era solo la mia immaginazione.

Poi quando è uscito dal carcere abbiamo cominciato a conoscerci meglio perché non sapevamo niente delle vite dell'altro; e tra una bugia e l'altra si è scoperta la verità, del perché è andato in carcere, che tipo è la sua famiglia e perché me ne ha tenuto all'oscuro e la verità su mia madre. È stato pesante sentire tutte quelle cose e sapere soprattutto ciò che lui ha fatto al suo stesso fratello, mi è stato difficile perdonarlo ma l'ho fatto perché mi sentivo sola, avevo già perso mia madre e non volevo perdere anche mio padre.

In tutto ciò è stato presente anche Ciro in quel momento della mia vita, mi è stato vicino come fidanzato e io questo non me lo dimentico. A volte vorrei ritornare a quel periodo in cui le cose tra noi andavano bene ma ero solo una ragazzina per sapere cosa fosse l'amore e ora tutto è finito tra noi. Tranne con Martina. La mia sorella non sorella, che in realtà è la mia migliore amica ma mi piace ricordarla in quel modo. Martina è speciale come me, anche lei ha una situazione familiare incasinata e grazie a questo ci siamo trovate e ci siamo sempre state per entrambe. Lei è una delle persone che non voglio perdere nella mia vita.

Ogni tanto mi fermo a pensare e capisco che in fin dei conti quello è stato uno dei momenti più belli della mia vita perché nonostante il dolore e nonostante gli sbagli, come quello di finire in carcere, mi hanno portata ad essere quella che sono oggi e non me ne pento. A volte penso anche al fatto che se non avessi seguito Martina quel giorno per accompagnarla dall'ex fidanzato Peppe, adesso le cose sarebbero andate diversamente e forse alcune cose sarebbero ancora rimaste un mistero.

Sono passati otto anni, non ho più diciotto anni, non soffro più per la mia famiglia, non vivo più di bugie ma tutt'altro. Adesso siamo io, papà, Rosa e il mio fratellino Salvatore che viviamo serenamente in Veneto e lontani dalla camorra di Napoli. Lontani dai pregiudizi, lontani dalle paure, insicurezze, dall'abuso di potere e lontani da quelli che ci volevano fare fuori. Ma ora ritornarci mi mette un'ansia pazzesca. Non so cosa potrebbe succedere, perché ogni volta che ritorno lì succede sempre qualcosa di brutto.

"Devi per forza ritornare lì?" mi chiede il mio ragazzo.

"Antonio, sì per forza. Mi hanno convocato a risolvere un caso proprio lì."

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