77.Coscienza Sporca.

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Pov's Carmine, 9 maggio ore 21:53.

Sono in ansia. Futura non risponde alle chiamate e penso possa esserle successo qualcosa di brutto. Spero solo non c'entri la mia famiglia. Rosa mi ripete di restare calmo ma io non ce la faccio. L'unica soluzione è mettermi in auto e cercarla per tutta Rovigo.

"Carmine, stai esagerando."

"Rosa, mia figlia ancora non ritorna a casa e non mi risponde. Me dic tu a che aggia' pensa' ?"

"Carmine..."

"Tu sai qualcosa eh?"

"Carmine lei voleva soltanto andare al concerto e..."

"O' sapev ij che le fatt ij." mi arrabbio con Rosa per non avermi detto niente.

"Le ho dato io il permesso, stai tranquillo che non le succede niente. Se non risponde forse è perché già è cominciato il concerto." mi spiega.

"Rosa ho capito ma me lo dovevi dire! Tu lo sai bene in che situazione sto con la mia famiglia. Non mi piace che hai preso una decisione senza prima parlare con me."

Le mie grida sono talmente tanto forti che non riesco a sentire cosa cerca di dirmi. Non mi interessa di niente. Devo subito precipitarmi a Napoli per controllare mia figlia.

Prendo subito le chiavi dell'auto senza sentire pretese e Rosa non può fare altro che seguirmi.

"Non ci credo che l'hai fatta andare, non ci credo!" continuo ad urlare dalla rabbia.

"Sta calmo e sta attento alla strada, altrimenti guido io." mi dice con tono nervoso.

Non le rispondo, continuo a guidare restando in silenzio. E così per tutto il viaggio. Siamo arrivati a Napoli di mattina molto presto e la prima cosa che ho fatto è stata andare da Paola, per vedere se Futura si trovasse lì.

Ho bussato insistentemente il campanello per farla svegliare e quando mi ha aperto doveva ancora realizzare chi avesse davanti.

"Carmine, ma che ci fate qua? È prestissimo."

"Paola, dov'è?" entro di botto e guardo dappertutto, ma di Futura nessuna traccia.

"Ma chi?" chiede Paola confusa.

Non so se stia coprendo Futura o davvero non sa dove sia.

"Futura è venuta ieri a Napoli per il concerto, mi aveva assicurato che dopo sarebbe venuta da te a dormire." le spiega Rosa.

"Ma qui non è venuto nessuno. Adesso provo a chiamarla." Paola preoccupata prende il telefono e digita il numero.

"Ma dove può essere?" chiede preoccupata Rosa.

"Ma perché l'hai lasciata andare?" le richiedo, in preda all'ansia.

"Tu hai lasciato andare Futura al concerto da sola? Proprio qui a Napoli che è pericoloso per lei?" si intromette Paola con tono di rimprovero.

Rosa non dice altro, rotea solo gli occhi come segno di rassegnazione. Sa di aver sbagliato.

"Vabbuò ma mo pensiamo a Futura. Voglio ritrovare mia figlia. Qua è pericoloso." dico per calmare gli animi, anche se il primo ad essere agitato sono io.

"Non risponde, adesso cosa facciamo?" chiede Paola.

"Vado a casa di mia madre, là sicuro la trovo." prendo questa decisione senza perdere tempo.

Nessuno può fermarmi adesso. Non mi importa delle conseguenze. Non mi importa di niente io voglio solo mio figlia e voglio assicurarmi che stia bene.

Vado da mia madre. È mattina presto e come immaginavo nessuno apre la porta. Busso quindi, insistentemente, il campanello. Finché ad aprirmi è Anna, la figlia di Ezio.

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