12. La fortuna è una piccola cosa

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"Potete aspettarmi qui per un paio di minuti?" chiese Kageyama ai senpai quando furono arrivati davanti alla porta della camera di Hinata. Loro annuirono e si poggiarono tutti e tre al muro.

"Anche tu" fece il ragazzo sorridendo rivolto verso Natsu, che aveva continuato a seguirlo. Lei sbuffò ma accettò la mano che Suga gli offriva e si poggiò sul muro accanto a lui.

Kageyama entrò nella stanza e vide Hinata seduto sul letto, le gambe incrociate sotto le coperte e lo sguardo rivolto alla finestra.

"Hai dormito o hai fatto finta?" gli chiese provocandolo.

Il ragazzo si voltò facendo ondeggiare i capelli. Gli sorrise.

"Ho dormito, ho dormito... mamma"

"Chi avresti chiamato mamma?" gli fece eco Kageyama avvicinandosi al letto e scompigliandogli i capelli. Hinata rise.

In quel momento sembrò accorgersi che mancava qualcosa.

"Natsu?" chiese.

"Venduta al mercato nero" rispose Kageyama con l'espressione più seria che riuscì a fare.

"Te la riporterebbero dopo un'ora" rispose ridendo Hinata, e anche Kageyama lo seguì.

"Comunque è qui fuori e..." si interruppe mordicchiandosi il labbro.

"E?"

"Prima sono venute delle persone per me da scuola e ho chiesto loro di salire, pensavo che... magari ti potesse far piacere conoscerle ecco. Ma se non vuoi che entrino nella stanza le posso mandare via ok?"

Hinata si voltò per un attimo di nuovo verso la finestra e Kageyama sentì il tempo fermarsi.

Poi il ragazzo si voltò di nuovo verso di lui e gli sorrise.

"Come sto? Sembra che mi abbia investito un autobus o sono presentabile?" chiese sfoggiando quello che probabilmente doveva essere uno sguardo provocante.

"Sei... sempre... carino come al solito boke" mormorò Kageyama voltandosi dall'altra parte con le guance in fiamme.

Anche Hinata era arrossito e sorrideva.

"Questa non me l'aspettavo, onestamente" disse scoppiando a ridere e allungandosi per arruffare i capelli di Kageyama.

"Allora posso farli entrare?" chiese lui imbronciandosi e cercando di cambiare discorso.

Hinata annuì e Kageyama si alzò dal bordo del letto dove si era precedentemente seduto dirigendosi verso la porta.

Si affacciò fuori dicendo qualcosa che Hinata non sentì, poi rientrò.

Non aveva fatto due passi di nuovo in direzione del letto che venne superato da una sorta di fulmine arancione che gli sfrecciò fra le gambe e saltò sul letto gridando "NI-CHAAAN!"

Hinata prese al volo fra le braccia Natsu e le accarezzò i capelli ridendo.

Stava per dirle qualcosa ma vide entrare in quel momento tre ragazzi più grandi nella stanza. Ricordava tutti i nomi che Kageyama gli aveva detto, perciò li associò facilmente. Il capitano Sawamura, poi Sugawara e Azumane. I senpai del terzo anno al gran completo, pensò.

Chinò un po il capo in segno di rispetto. Non erano compagni di scuola effettivi ma gli sembrò comunque giusto farlo, erano pur sempre più grandi.

Per i primi secondi l'aria sembrò pesare per il silenzio assoluto che c'era nella stanza. Alla fine fu Sugawara a prendere la parola.

"Alla fine ci incontriamo, Hinata" gli disse tendendogli la mano "Piacere, io sono Sugawara Koshi. Ho sentito molto parlare di te" concluse sorridendo e lanciando un'occhiata verso Kageyama, che distolse lo sguardo.

The View over the Wall「Hinata Shoyo × Kageyama Tobio」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora