3. Un passo verso di te

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"Sugawara-senpai" chiamò Kageyama afffacciandosi dalla porta della classe con il certificato in mano.

Il ragazzo si alzò dal suo posto e lo raggiunse sulla porta.

"Oh Kageyama, hai recuperato il certificato, bene. Allora ci vediamo oggi dopo le lezioni in palestra" fece lui, per poi voltarsi

"Ecco, Sugawara-senpai..." lo trattenne esitante Kageyama.

"Si?"

"Se ci fosse una persona che conosci bloccata da qualche parte, lontana dalla sua vita e triste perchè le manca, pensi che sarebbe meglio ricordargliela o aiutare questa persona a dimenticarla?"

Era una domanda assurda, se ne rendeva conto, ma sperava che Sugawara sapesse aiutarlo su come comportarsi con Hinata. Aveva avuto un'idea, ma temeva che avrebbe finito solo per ferirlo.

Sugawara rimase pensieroso per un po, socchiudendo gli occhi.

"Mhh non saprei... questa persona ha qualche speranza di tornare a questa vita che ha perso?" chiese.

Era una domanda a cui Kageyama non sapeva rispondere. Non sapeva neppure precisamente perchè Hinata si trovasse in ospedale.

"Non lo so" ammise "ma non penso. In realtà quello che mi chiedo è... è giusto raccontare a questa persona quello che si sta perdendo mentre è lontana?" Il giorno precedente, quando su quel tetto aveva raccontato ad Hinata della scuola lui gli era parso sereno, ma non sapeva ancora dire quanto quel ragazzino così trasparente all'apparenza ma così misterioso ai fatti sapesse effettivamente fingere.

"Non c'è una risposta" disse Sugawara dopo averci pensato un altro po su "Potrebbe sembrare crudele, ma magari a questa persona piace, e sentire parlare di questa realtà che non può vivere la fa stare meglio"

Era una risposta tanto inconcludente quanto la domanda, ma Kageyama sapeva che il senpai aveva ragione.

Inclinò leggermente la testa.

"Grazie mille senpai, ci vediamo più tardi". Sugawara gli rivolse un cenno di saluto prima di riprendere posto al suo banco, e Kageyama si allontanò, dirigendosi verso la sua classe. Hinata sembrava felice nel sentir parlare di quello che accadeva fuori, perciò per il momento avrebbe continuato così, anzi avrebbe fatto di più. Raggiunta la fine del corridoio si voltò e con il telefonino scattò una foto: quel pomeriggio non avrebbe solo parlato, quel pomeriggio quella realtà gliel'avrebbe mostrata.

Kageyama continuò con le foto anche dopo le lezioni e proseguì durante l'allenamento di quel pomeriggio. Sugawara convinse anche gli altri membri della squadra a farsi scattare una foto tutti insieme, riuscendo a trascinare nell'inquadratura anche un recalcitrante Tsukishima.

"Bel lavoro oggi ragazzi, ci vediamo domattina prima delle lezioni per l'allenamento" disse Daichi verso le cinque congedando finalmente la squadra.

In un paio di secondi Kageyama volò fuori dalla palestra e saltò in sella alla bicicletta. Sentiva una strana forza dentro di se, pur essendo stremato dall'allenamento pedalava a un ritmo sostenuto, una strana urgenza che lo spingeva a non mollare neppure per mezzo secondo. Forse per la fatica o forse per qualche altro motivo il cuore gli martellava nel petto. Riusciva solo a vedere davanti a se il volto sorridente di Hinata incorniciato alla luce del tramonto, mentre pensava, in preda ad un'eccitazione nuova 'Sto arrivando'

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Lo schienale di plastica della sedia della sala d'aspetto cominciava a fargli male. Hinata guardò l'ora lanciando un'occhiata al grande orologio appeso alla parete davanti a se. Erano le cinque passate, Kageyama non sarebbe venuto. Lo aveva aspettato per più di due ore ma era stato un'idiota.

The View over the Wall「Hinata Shoyo × Kageyama Tobio」Where stories live. Discover now