Chapter Fifty-Six (Epilogue)✔️

Start from the beginning
                                    

Lui non vuole. Non vuole proprio. Non ha idea del perché lo faccia, ma d'altronde, non è mai riuscito a controllarsi con James. Il giardino torna a concentrarsi, gli occhi di James si scontrano con i suoi.

E il suo cuore,

quello che non batte più,

in realtà non esiste nemmeno,

singhiozzo,

singhiozzo,

singhiozzo.

James gli offre un sorriso gentile. "Eccoti qua."

Regulus scuote ancora la testa. "Solo per questa volta," gli si spezza la voce, "volevo essere io a prenderti."

Se James è confuso non lo dà a vedere, anzi apre le braccia—un invito. Regulus si lancia in avanti, sorpreso di trovare James così solido. Così robusto. Così reale. Le sue dita si aggrovigliano nella camicia di James. Cerca disperatamente di non lasciarlo andare. Ha il cuore spezzato dal fatto di averlo con sé.

"Sono così orgoglioso di te," James sussurra, baciando la testa di Regulus. "Sei stato così coraggioso."

"Non ha avuto importanza."

"L'ha avuta. Reg, certo che ha avuto importanza."

La gola di Regulus emette un suono doloroso mentre avvicina James, come se volesse scivolare nella sua pelle. Forse ci riesce. Non ha ancora capito bene le regole di questa cosa.

"Se fosse stato importante non saresti qui."

C'è una pausa, le mani di James corrono su e giù per la sua schiena. "É stato importante," dice. "É stato importante per me."

Regulus singhiozza. Non gli importa. Non gli importa più. Non è nemmeno reale. Non è nemmeno lui. Può piangere.

"Regulus," dice James dolcemente.

"Non voglio che tu sia morto," le sue parole spesse, pronunciate nel petto di James. Non è sicuro del perché faccia ancora così male. "Cazzo non voglio che tu sia morto."

"Sì beh, nemmeno io sono particolarmente entusiasta della tua presenza qui," e poi; "L'hai promesso Reg."

Sembra un pugno a tradimento e Regulus è costretto a indietreggiare. Si riprende dal colpo. Trova gli occhi di James.

James Potter. Che lo guarda.

Lo guarda.

Lo guarda.

Lo guarda.

Non smette mai di essere monumentale.

"Volevo farlo," riesce finalmente a dire Regulus. "Volevo tornare. Lo giuro."

Quelle parole si disperdono tra loro per un momento, mettendo radici, facendo crescere liane che si insinuano nelle gambe, che si infilano tra le costole. La mano di James scivola sul collo di Regulus, coprendogli il viso.

"Ti amo."

Ti amo.

Ti amo.

L'intero corpo di Regulus reagisce, tremando sotto l'impatto. Gli occhi si chiudono.

"Je t'aime."

Da quando avevo undici anni.

Le labbra di James premono contro le sue.

E non è nemmeno reale.

Non è nemmeno qui.

Non è nemmeno lui.

ChoicesWhere stories live. Discover now