22. Per un francesino

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🥐JACE'S POV🥐

" Va bene Jace, adesso andiamo a sdraiarci un attimo, che ne dici?" chiede Jason.

Scuoto la testa e mando giù gli ultimi sorsi presenti nel bicchiere che tengo in mano. " No... Voglio vedere Maggie."

Corrugo le sopracciglia quando un ricordo mi si piazza davanti agli occhi.

" Non mi piacciono per niente le persone che si ubriacano, mi mettono molto in soggezione."

Getto il bicchiere nel pavimento e prendo a tirarmi i capelli. " Anzi no, non la voglio vedere."

" Però..." sussurro.

Cazzo, sì che la voglio vedere. Voglio chiederle perché ha voluto allontanarsi, ne ho bisogno. 

Insomma, non mi sembra di aver fatto qualcosa di sbagliato, o l'ho fatto?

Forse non avrei dovuto baciarla di nuovo?

Al solo pensare a quella sera un sorriso spontaneo si forma sul mio viso. " Ho bisogno di vederla." borbotto.

" Francesino, prendi una decisione, però. Vuoi o no?" domanda Jas.

Io sbuffo. " Certo che voglio! Però a lei non piace vedere le persone ubriache." mi mordicchio il labbro, voltandomi poi verso il mio migliore amico. " E io ho bisogno di bere." annuncio.

" No! Di nuovo no!" esclama lui.

" Tranquillo, Jas. So moderarmi. Tu non chiamarla."

🥐

" Aux armes, citoyens... Formez vos bataillons... Marchons, marchons!... Qu'un sang impur... Abreuve nos sillons!... Que veut cette horde d'esclaves, de traîtres, de rois conjurés?... Ces fers dès longtemps préparés?... Français, pour nous, ah!... Quel outrage... Quels transports il doit exciter! C'est nous qu'on ose méditer... De rendre à l'antique esclavage!-"

" Jace, per favore, basta!" grida Liam.

" Perché?"

" Perché hai rotto i coglioni." sibila Kyle. " Non sei sopportabile quando ti ubriachi."

" Beh, questo mi offende." sussurro, portandomi una mano al petto.

" A me piaci quando sei ubriaco." mormora Darren in tono strascicato.

" Oh, è vero che oggi è il tuo compleanno! Auguri, amico mio!" esclamo, cercando invano di afferrare la mano posta davanti a me per trascinarlo in un abbraccio.

Darren scuote la testa e mi fa cenno di smettere. " Faccio io." dopo ciò finisco stretto in un abbraccio fatto più per stritolare che per dare affetto.

Ci stacchiamo dopo pochi secondi e provo a dargli pacche sulle spalle, finendo per sferrargli due schiaffi. Almeno non tanto forti.

" Oh, scusa festeggiato." mormoro.

Inizio a guardarmi intorno, notando l'assenza di Jas.

" Dov'è finito Jason?" domando.

Kyle mi indica un punto vicino alla cucina in cui, effettivamente, si può notare una chioma bionda.

Mi dirigo verso il mio migliore amico, notandolo al telefono.

" ...Gie, temevo che non rispondessi." sussurra lui.

Dopo pochi secondi riprende a parlare. " Mh... Come te lo spiego..."

" Chi è?" chiedo, accostandomi a lui.

Il biondo attende pochi attimi prima di rispondermi. " Mia madre, vuole sapere a che ora torno." dice alla fine.

" Ah, menomale. Per un attimo ho sentito il suo nome... Ti ho detto di non chiamarla."

Un caffè, grazieWhere stories live. Discover now