3. Batteria sociale

3.8K 100 21
                                    

☕MAGGIE'S POV☕

" Mag! Mag! Mi aspetti!" esclama una voce dietro di me.

Bene, contando che parlo con circa tre persone, due delle quali non avrebbero il coraggio di urlare il mio nome in corridoio, presumo che questa sia Eleanor.

" No! Sei solo un infame! Mi hai abbandonata la scorsa domenica." rispondo mentre continuo a camminare verso la classe di spagnolo.

" Non potevo contraddire mia mamma, lo sai! Quella è una psicopatica!" esclama raggiungendomi in poco tempo. Accidenti alle sue gambe lunghe.

" Perché non voleva venissi a casa?" 

" Perché era il compleanno della suocera e: " La famiglia deve essere presente!". Come se quella fosse davvero la mia famiglia." sbuffa alzando gli occhi verdi al cielo.

" Beh, tecnicamente-"

" Non continuare la frase, per favore. Oppure dovrei rifiutarmi di parlarti per circa tre anni."

" Perché proprio tre anni?" le chiedo, dandole poi un colpetto nella coscia come segno di rallentare il passo.

" Non lo so, è il primo numero che mi è venuto in mente." dice, scrollando le spalle.

" Ma alla fine com'è andato il compleanno?" ormai siamo quasi arrivate davanti alla classe e mancano pochi minuti al suono della campanella.

" Una merda, come doveva andare? Quella vecchietta frustrata e le figlie non hanno fatto altro che insultare mia madre e non hanno nemmeno cercato di nasconderlo. La torta era piena di panna e tu sai quanto io la odi e poi nel complesso era orribile."

" Aiuto, a questo punto preferisco mangiare a casa di nonna." esclamo.

Lei annuisce con vigore. " Sì, anche io. Cento volte meglio. E poi almeno lì il cibo è buono."

" Concordo pienamente."

" Ovviamente, aggiungerei. Comunque, a te com'è andato il fine settimana?"

" Mah, così così. Mi ha scritto mio padre." annuncio.

Lei si raddrizza e si avvicina impercettibilmente. " Che ti ha scritto ancora?"

Sto per risponderle quando il suono della campanella mi interrompe. " Te lo dico alla pausa pranzo. A dopo." detto ciò entro in classe senza aspettare una sua risposta. È così che funziona tra di noi, più o meno da sempre.

Ci conosciamo da quando siamo davvero davvero piccole, roba che la prima volta che ci siamo viste lei aveva circa sette mesi mentre io appena cinque giorni e da lì siamo sempre state attaccate peggio di due cozze. Commovente, vero?

Entrata nella classe semibuia faccio un veloce controllo per i posti liberi, appurando con molto piacere che il "mio" banco non sia ancora stato occupato. Fila intermedia, il posto vicino alla finestra, praticamente sono invisibile sia alla classe che ai professori.

Appoggio lo zaino nella sedia accanto alla mia e mi siedo su quest'ultima. Predo il quaderno, l'astuccio, il libro che sto leggendo e sistemo tutto nel banchetto, per poi iniziare a leggere.

Un caffè, grazieWhere stories live. Discover now