Capitolo 17 : Allenamenti e piccole spiegazioni.

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⚠️ATTENZIONE, contiene: menzione di sangue, menzioni di mutazione genetica, menzioni di organi, menzioni sul corpo umano interno, menzioni di iniezioni, menzioni di ossa rotte, menzioni di cadaveri, parolacce, pezzi del corpo staccati, domande su omicidi, insulti leggeri, giochi pericolosi (Coltelli)⚠️
Ho fatto diverse ricerche per capire meglio come funzionano i nostri corpi e, devo ammetterlo, mi ha fatto girare un po' la testa per le molteplici ricerche.




La pazienza è fondamentale in diversi scopi: lavorare, aiutare, calmarsi, addirittura a sopravvivere in certe situazioni. Ma alcune volte serve per altri scopi, ovvero trattenersi da ciò che vuoi dire o fare a certe persone.
-Mina, ti ho detto che non ho niente a che fare con Bakugo- -Non usi neanche gli onorifici!- -Mina-Chan, non li usa quasi mai- -Non contraddirmi, Kirishima-Kun!- -Non andrò più in mensa... Va bene, vado a mangiare-
Mentre i tre ragazzi, essendo che c'era anche Kaminari, continuarono a parlare io m'alzai e presi la borsa prima di dirigermi verso la porta solo per ritrovarmi col polso bloccato da una spessa presa per poi essere trascinata nei corridoi.
-Aspetta, deve ancora rispondere alle mie domande!- Urlò Mina ancora in classe mentre gli studenti rimasti, compresi quelli nei corridoi, divennero confusi dalla scena dinanzi a loro.
-Todoroki, posso sapere dove mi stai portando?- Chiesi al ragazzo ma non ricevetti risposta quindi stetti zitta, scegliendo però di leggere la sua mente.
'Non potevo chiederlo davanti a tutti, sarebbe stato imbarazzante' Lo sentii dire mentalmente ed aveva un espressione diversa, stava tenendo la mascella stretta e lo sguardo in avanti ma stringeva in continuazione il mio polso destro, come se temesse che me ne andassi da un momento all'altro. 'E' troppo da chiedere ma ne vale la pena'
Mentre ero distratta ad ascoltare i suoi pensieri non notai che eravamo usciti in cortile ed in un punto più appartato ma anche che non c'erano studenti e, se c'è ne fossero, sarebbero troppo lontani per ascoltare la nostra discussione ma abbastanza per notarci di vista. Non notai nemmeno una presenza.
-Che cazzo stai facendo?!- Urlò una voce che riconobbi ma non potei girarmi per il fatto che il proprietario di detta voce m'aveva preso il polso libero, tenendolo anche lui con forza.
-Le devo parlare, in privato- Rispose Shoto col suo solito tono monotono ma con un espressione di disapprovazione, aveva tirato il mio polso verso di lui e, così facendo, mi ero avvicinata di poco.
-Non ha tempo per te, bastardo a metà. Quindi lasciala- Contrattaccò Bakugo con voce arrabbiata prima di tirarmi verso di lui, solo che aveva usato più forza quindi sono balzata involontariamente contro di lui.
Il problema era che continuarono a discutere e tirarmi da una parte all'altra, non potevo teletrasportarmi se non portavo anche loro oltre a continuare ad attaccare il polso destro al braccio coi fili, essendo che Todorki era quello alla mia destra.
-Ragazzi- Dissi a voce bassa ma senza successo, come immaginavo, quindi lo ripeterò altre tre volte prima di perdere la pazienza rischiando però di fare saltare la copertura da ragazza timida. -Se non la smettere vi meno!-
Il mio attimo di sfogo fece sussultare Shoto per la sorpresa che, involontariamente, allentò la presa ma facendo ciò Katsuki colse l'occasione per ritirarmi verso di lui e, forse per timore che scappassi o quant'altro, mi bloccò col suo braccio destro. L'aveva messo intorno alla mia vita e braccio ora libero mentre stava ancora tenendo il polso sinistro nella sua presa, oltre a tenermi contro il suo petto e la testa sulla mia spalla destra, stava ghignando.
-Cosa...- Sussurrai mentre cercavo di controllare il mio corpo di prendere il sopravvento, ero anche fortunata che tenevo una maschera perchè stava nascondendo il mio rossore e neretto dall'imbarazzo.
Quando arrossisco divento rossa sul lato sinistro e nero su quello destro, come Bendy nelle Fanfiction, come se il mio corpo stesse funzionando normalmente ma era, in realtà, per colpa del sangue delle Pasta che era mischiato col mio e, essendo che tutti i miei vasi sanguigni si erano sdoppiati ormai il mio sistema nervoso era modificato e, in caso sia il mio vecchio che nuovo di sangue scompare io morirei se non lo recuperassi in un certo periodo di tempo. M'era stato detto quando E.J. mi ha fatto una visita medica e sembrava andare nel panico quindi ci siamo posti una regola tra noi CreepyPasta, in caso mi verrà iniettato o tolto sangue dovrò riceverne o togliere entro i cinque minuti di sopravvivenza.
In parole povere quando mi devono estrarre del sangue dovranno metterne un altro, se è sangue umano che viene tolto allora mi sarà messo altro sangue proveniente da una donna diversa ma viva e non da un cadavere, se è quello d'una Pasta allora dovrà essere quello di Candy Pop, Kagekao, Jill e così via. Questo cambiamento però non influenza in caso di combattimento perchè non perderò sangue, il minimo sarà la frattura di ossa, organi interni o muscoli.
All'inizio non succedeva perchè i miei vasi sanguigni erano ancora normali, circa 120.000 kilometri di vasi sanguigni se rimaniamo nella media ma ora ne ho circa 240.000. Ovviamente per farci stare dentro di me al posto di fuoriuscire si sono rimpiccioliti ma ho lo stesso sangue di un essere umano adulto normale, ovvero sei litri.
E' solo grazie all'allenamento datomi dalle CreepyPasta che sono riuscita a svincolare questo grosso problema dopo ben otto mesi e mezzo, ora riesco ad evitare il sanguinamento sia da ferite superficiali che quelle profonde, oltre alle emorragie interne. Un motivo in più del perchè potevo partecipare ai combattenti, anche se fino al miglioramento sul sangue sono rimasto indietro nell'allenamento di alcuni poteri e potenza fisica per il fatto che dovevamo prelevare diverse sacche di sangue, non potevo nemmeno rubarle dall'ospedale quello delle donne.
-Ma che...- Sussurrai tra me dopo essere tornata alla realtà anche se ora non mi trovavo più a scuola, stavo vedendo il cemento davanti a me muoversi.
-Finalmente sei tornata in te, stavi fissando per terra e non facevi alcun cenno di muoverti. E poi abbiamo fatto un accordo, Extra- Mi disse la voce di Bakugo proveniente da dietro ma abbastanza vicino, girai di poco la testa a destra ma notai solo il retro della sua giacca e le due tracolle. -Certo che sei più leggera di quello che sembra-
-Ei, peso solo trentotto kili- -Zitta, sto solo dicendo la verità. Mi hai anche fatto fare una figuraccia davanti a tutta la scuola quindi preparati, non ti risparmierà neanche un secondo per respirare per questo danno- -Perchè, prima avevi pietà per me?- -Col cazzo-
E rimasi zitta finché non mi portò nel giardino di casa sua, anche se non m'aveva lasciato andare fino a quando siamo arrivati e sua madre ci abbia visto e tentato di dissuadere il figlio facendogli numerose domande sul fatto che fossi la fidanzatina di Katsuki. Potete immaginare che risposta a bia avuta dal figlio.
Per il resto era normale allenamento fisico anche se per qualcuno al di fuori di me sembrerebbe l'inferno sceso in terra.

⦻ TIME SKIP ⦻

-Giuro, se non fosse per voi a questo punto sarei bella che sepolta, almeno tre metri sotto terra- Dissi mentre mi buttavo a pancia in giù sul divano, anche se non sentivo dolore ma del solletico e quest'ultimo diventava insopportabile dopo solo due minuti, sia che la ferita è grave o ne abbia molte in diversi punti.
-Almeno hai smesso di ridere- Mi disse Candy dopo esser entrato in caso insieme al suo fidato martello, seguito poi da Jason the Toy Maker.
-Non iniziare, ciò messo ben cinque minuti stavolta. Una volta non soffrivo così tanto il solletico...- Risposi prima di girarmi per essere a pancia in su e mettermi a sedere con la schiena attaccata allo schienale, togliendo la maschera. -E poi allenarsi con la maschera simile a quella di Masky rende un po' difficile la respirazione-
-Beh, almeno respiri- Disse Jason mentre si sedeva accanto a me e con le braccia incrociate, godendosi la pausa del mio allenamento notturno.
-E per fortuna- Risposi al giocattolaio con sarcasmo ma senza ridere, stufa della mia stessa risata.
-Hai appena fatto una citazione a Demon Slayer, (T/N)?- Domandò Ben subito dopo essere sceso dalle scale situate dietro al divano.
-Ovvio, ho finito il manga tempo fa- -Ma quand'è che hai avuto il tempo, ci siamo allenati per tutti questi mesi- -Candy, ti ricordo che ero in ferie prima d'incontrarvi e che il manga è finito nel 2020. Io l'ho finito l'anno dopo- -Sei strana- -Almeno ho imparato ad aumentare la resistenza grazie alla respirazione che copiavo dal manga, oltre a respirare meglio con la maschera come Inosuke- -Certo, ora ci dici anche che in futuro andrai nel loro mondo e crei una tecnica di respirazione tutta tua?- -Magari Ben, magari... Anche se scriverci una storia non sarebbe male- -La solita sognatrice- -Il solito gamer-
E dire che è sempre lui a cominciare questo tipo di discussioni ma almeno è divertente, finché non si arrabbia.
-Torniamo ad allenarci- Disse Candy prima di prendermi il braccio e tirarmi solo che decisi di sciogliere i fili dorati e fargli rimanere col braccio in mano, quando se ne accorse si fermò per girarsi a guardarmi anche se ormai era sull'uscio della porta d'ingresso. -Smettila con questi giochetti-
-Non sono neanche passati cinque minuti e, anche se non sento dolore, non vuol dire che posso saltare le pause. Il mio corpo può indebolirsi o rompersi anche se ho la rigenerazione che, ricordo, non è infinita- Dissi all'uomo dai capelli turchesi mentre mi giravo per parlare un po' con Jason, erano da loro due dove ho preso il colore delle ciocche lunghe dei miei capelli. -Come vanno le tue uccisioni?-
-Sei seria, preferisci parlare che allenarti?- Domandò il turchese prima di lasciare cadere il mio braccio e tornando a sedersi sulla poltrona, che si trovava alla destra del divano e sinistra del camino.
-Comunque, che travestimento usi per i tuoi omicidi. Sono curioso- Chiese Jason dopo essersi messo comodo, ovvero il gomito sul bracciolo con la testa appoggiata alla mano e le gambe incrociate. Aveva lo sguardo rivolto in mia direzione.
-Uso abiti maschili con una taglia più grande ed un dolcevita per evitare che vedono la pelle, una felpa col cappuccio di cui stringo i lacci per nascondere i capelli, la maschera di Puppet, guanti di ecopelle lunghi fino al gomito, pantaloni della tura abbinati alla felpa, stivali alti fino al polpaccio e con una taglia di piede diversa e, per finire, uno zaino rubato dalla prima vittima dove tengo diverse armi che ho affilato- Elencai il tutto e senza una pausa troppo lunga per essere interrotta ma, anche se sarebbe successo, l'avrei zittito con un gesto ed avrei continuato. -Ah già, mi hanno identificata come 'Assassina delle marionette' e devo ammettere che è un nome abbastanza... Classico-
-Classico, davvero?- -Si Ben, sono seria. Sono state le autorità a scegliere il nome- -A questo punto fatti chiamare Puppeteer- -Non voglio rischiare il Copyright da lui- -Idiota- -Cleverbot- -Questa mi è nuova...- -Ho preso dalla migliore- -Ovvero?- -La mamma- -Okey pausa finita, zitta e muoviti-
Inutile dire che fui presa di forza da Pop e portata nel giardino posteriore per continuare il lancio dei coltelli, anche se al posto dell'avversario c'era uno spaventapasseri ma sono futili dettagli.




L'incubo della realtà (BNHA X CreepyPasta!Reader) [ITA.]Where stories live. Discover now