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Natasha seguiva le due ragazze lungo il corridoio, cercando di mettere insieme un pensiero logico.
Yelena e Wanda erano cadute in un mutismo dal quale la rossa non riusciva a farle uscire, la sorella guidava il trio, ignorando il nervosismo che aveva creato. 
Si fermò solo davanti alla porta di Fury, bussando con decisione. 

«È questo il motivo per cui sei qui, vero? Hai una pista». 
Yelena la guardò, i suoi occhi si addolcirono. «È solo uno dei motivi. Quando ho saputo quello che stava succedendo mi sono catapultata qua e ho preteso di sapere». La porta si aprì, Fury le guardò per un attimo il volto serio. «E lui è stato abbastanza gentile dal farmi leggere il fascicolo dove sono state inserite tutte le informazioni».

«Hai minacciato di farci scoprire dal governo».
Yelena scrollò le spalle, entrando nell'ufficio. «Bugie», l'accento russo si fece più marcato. «Dovevo convincerlo, ma non avrei mai messo in pericolo mia sorella». 

Natasha sollevò gli occhi al cielo, le domande successive vennero messe a tacere da Nick. «Posso sapere il motivo della vostra presenza nel mio ufficio?»

Fu Wanda a farsi avanti per prima, fino a quel momento era rimasta in silenzio. «Un paio di giorni fa ho ricevuto una visita da un mutante, mi ha detto che tra di noi ci sono persone infiltrate. Una di queste è Ophelia».
Nick incrociò le braccia al petto. «Come mai hai aspettato così tanto a darci questa notizia?»

Wanda indicò il livido. «È stato un incontro interessante. Mi ha lasciata parecchio scombussolata e quando mi sono ripresa ho fatto subito delle ricerche. Ho scoperto che Ophelia ha avuto contatti con Barnes in passato», rivolse un'occhiata a Natasha. «qualcuno relativamente recente. Per questo ho motivo di credere che Barnes abbia informazioni».

Yelena la esaminò con attenzione per la prima volta. «Tu mi piaci». 

Natasha la ignorò, in testa aveva solo l'incontro che aveva avuto mesi prima con Barnes, quando lui le aveva chiesto di non dire niente a Steve. Aveva nominato una certa lei, eppure era stata troppo stupida per non esserci arrivata. 
Fury si girò verso Yelena. «Cosa hai da dire in merito?»

«Il KGB ha avuto contatti con l'agente Sarkissian in passato. Era una degli amici a cui Dreykov  teneva di più, ne parlava spesso. Ha lavorato per anni con il Soldato d'Inverno». Si appoggiò alla scrivania, le braccia incrociate. «Quando ho letto il nome sul fascicolo ho subito pensato a lei».

«Ma perché non ne hai parlato subito con me o con Steve? Eravamo in quella stanza, ti abbiamo raccontato tutto quello che è successo», domandò Natasha. 

«Tutti sanno quanto Rogers tenga a Barnes. Se sapesse il legame che ha con Ophelia cosa farebbe?» sussurrò Wanda.
«Praticamente ogni libro di storia e ogni museo parla di quei due, sorella. Rogers ci permetterebbe di fermare il processo che libererà Barnes dal controllo mentale?»

«Dobbiamo tenere Rogers lontano da questa storia». Natasha si voltò a guardare Fury, spalancando la bocca. «Farò una telefonata al re, gli spiegherò la situazione. Voi tre preparatevi, partirete subito».
«Mi sembra una pessima idea, Nick. Mentire a Steve, partire di punto in bianco...»

«Merda», il direttore aveva entrambi i palmi sulla superficie della scrivania. L'occhio puntato sullo schermo del computer. «non è necessario andare da Barnes».

Natasha si alzò in piedi, raggiungendolo. 
Ophelia Sarkissian era appena entrata nell'edificio, i capelli corvini legati in una coda alta, il busto coperto da un vestito verde. 
Al suo fianco c'era Tony Stark. 

«Tenete Steve lontano!» Natasha si fiondò  fuori dall'ufficio, seguita a ruota da Wanda e Yelena. 

«È già sul posto», Fury le parlava dall'auricolare. «ho mandato anche un paio di miei agenti. Cerchiamo di tenere un basso profilo, sentiamo cosa vogliono». 

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⏰ Last updated: Apr 03, 2023 ⏰

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