Capitolo 10

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Serena

Un mese dopo...


Io e Iris lasciamo l'aula e scendiamo le scale per dirigerci verso l'uscita insieme ad altri studenti che, come noi, si stanno raggruppando come un gregge di pecore verso la libertà.

Siamo state fortunate a non essere state interrogate in matematica e, appena era suonata la campanella di fine lezione, entrambe abbiamo tirato un enorme sospiro di sollievo. Anche se avevamo passato l'intera giornata di ieri a studiare le formule teoriche e a fare gli esercizi non eravamo così ben preparate. Non posso dire lo stesso degli altri nostri compagni che sono stati chiamati alla lavagna.

Nonostante siamo a settembre e ci siano ancora delle belle giornate di sole, si comincia ad avvertire nell'aria un po' di freddezza. Infatti, alla mattina mi capita di svegliarmi con dei brividi in tutto il corpo. Tra non molto dovrò aggiungere una trapunta più pesante alle lenzuola del mio letto.

Io e Iris stiamo percorrendo il marciapiede che delimita l'area della scuola, quando i miei occhi vedono qualcosa, o meglio qualcuno, che mai mi sarei aspettata di trovare davanti ai cancelli.

"Ciao, Daniel!" esclama Iris, allungando il passo per andargli incontro.

I miei piedi rimangono bloccati dalla sorpresa, mentre li osservo scambiarsi un abbraccio intimo. Certo che compare sempre nei momenti più improponibili. Non che mi dispiaccia, ma c'è sempre uno strano disagio nell'aria, quando io e lui siamo insieme, specialmente da qualche mese. Li raggiungo, un po' titubante, e Daniel sposta lo sguardo dalla nostra amica a me.

"Ciao, Serena" mi rivolge con tono cordiale.

Mi accorgo di aver mantenuto il viso un po' basso, come se temessi i suoi occhi verdi addosso, e sollevo il mento.

"Ciao..." farfuglio.

Come al solito, per lui è tutto normale parlarmi come se niente fosse successo, ma va bene così: non è successo nulla.

Non ci siamo baciati in una sauna pubblica, non mi sono seduta sulle sue gambe mentre mi assaporavo per la prima volta delle sue labbra, non mi sono diretta alle docce maschili col rischio di essere scoperta da qualcuno con indosso solo un lungo asciugamano a coprirmi, non mi sono fatta fare un preliminare da lui, facendomi gemere vergognosamente fino all'orgasmo attutito dallo scroscio dell'acqua che pioveva accanto a noi.

No, non è successo nulla! Devo continuare a ripetermelo dentro per esserne un minimo convinta.

"Che ci fai qui?" gli chiede Iris.

Stavo per farmi la stessa domanda.

"Volevo farti una sorpresa" risponde lui, non distogliendo le iridi dal suo volto.

Non lo conosco ancora da molto, ma sembrerebbe che voglia evitarmi. Che novità! Noto che sulle spalle porta uno zaino, perciò intuisco che anche lui deve aver finito scuola da poco. Ora che ci penso, non so neanche che liceo frequenta. Anche se ci conosciamo da novembre dell'anno scorso, non so praticamente nulla di lui.

"Ok, anche se potevi avvisarmi. Potevo essere ancora a lezione in questo momento" gli fa notare Iris.

"Per questo sono venuto un po' prima" ribadisce l'amico.

Sono quasi sul punto di andarmene e prendere il bus per tornare a casa, perché tanto si comportano come se io non ci fossi, soprattutto Daniel, quando una voce urla il nome di Iris. La mia migliore amica si volta indietro e io d'istinto la imito per curiosità.

Follie d'amoreWhere stories live. Discover now