UN VIAGGIO ATTRAVERSO I GENERI...ROMANZO ROSA

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Cari lettori, ci siamo! È tornato il momento di avere nel nostro caffè gli illustri personaggi che ci portano in giro per il mondo (reale o meno).

Quest'oggi vi presenteremo il genere che ha rivoluzionato tutti i suoi colleghi, volete perché si integra bene con qualsiasi di loro o semplicemente perché a ognuno di noi piace un po' di pepe alle storie che leggiamo.

So che avete già capito, quindi rullo di tamburi... È con noi: Il ROMANCE!

"Grazie, grazie. È bello essere in mezzo a tante persone che con amore sfogliano le mie pagine. Forse però non tutti sanno che sono uno dei generi più antichi, o meglio, discendo da uno tra i più antichi generi del mondo umano: la FAVOLA. Questo perché ho uno schema classico (che negli ultimi secoli, diciamocelo, è stato completamente stravolto) in cui c'è l'eroina protagonista (la tipica fanciulla giovane e bella che va incontro al pericolo), l'eroe (protagonista maschile e figura molto importante nel romanzo rosa in quanto "cavaliere" nonché "uomo amato" dalla protagonista che la salva sempre dal pericolo), l'antagonista (solitamente anche quella di sesso femminile, come per esempio la matrigna cattiva, ma non così frequente come la figura della protagonista, può anche capitare che l'antagonista sia un maschio che rapisce la fanciulla per poi sposarla contro il suo volere), l'amico/a aiutante dei protagonisti (la figura che nelle fiabe riveste il ruolo di fata madrina) e tanti altri personaggi secondari che si intrecciano sullo sfondo di intrighi politici, complotti, duelli, guerre, ecc...

Mi affermo solamente tra il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo con la narrativa romantica e la più rappresentativa di tutti i miei autori è, senz'ombra di dubbio, Jane Austen. Ha dato vita ad una nuova forma di narrativa incentrata su tematiche quali la vita, i sentimenti e le difficoltà della protagonista; l'eroina, mediante un percorso ad ostacoli da affrontare lungo tutta la narrazione, troverà alla fine la felicità nonché la sicurezza personale. Questo mio nuovo stile verrà promosso dalle autrici successive, tra cui Geogette Heyer e Margaret Mitchell (quest'ultima è l'autrice di Via col vento).

La mia crescita proseguì nel Novecento, in particolare nella prima metà del secolo, periodo in cui particolarmente amati e popolari furono gli autori Delly e Berthe Barnage. In Inghilterra, Elinor Glyn con i suoi romanzi contraddistinti da altri di quell'epoca da sfumature di erotismo e Barbara Cartland conquistarono l'attenzione e l'ammirazione dei lettori.

Una chicca in campo di marketing negli anni Cinquanta, in Canada, fu di vendermi nei supermarket, pensate un po', all'interno delle confezioni dei cosmetici o degli assorbenti. Fu geniale, perché così molte più persone scoprirono quanto possa essere divertente staccare dalla routine quotidiana per immergersi in una storia travolgente fatta di baci roventi sotto cieli limpidi o litigate sotto un temporale.

Da qui, passiamo a una ventina d'anni più tardi e troviamo le prime scene spicy a opera della mia adorata Kathleen Woodiwiss con l'opera The Flame and the Flower. Il punto centrale della storia è la vicenda d'amore, nella maggior parte dei casi accompagnata da episodi di sesso alquanto esplicite e dettagliate senza mai essere volgare. Le ambientazioni sono spesso storiche oppure luoghi tropicali impressionanti ma di cui non si dà mai una descrizione troppo approfondita. I personaggi femminili sono ribelli nonché indipendenti, a differenza di quelli maschili caratterizzati da una trasformazione che li rendono più rispettosi e gentili. L'aspetto simpatico e soprattutto peculiare è la copertina, con immagini di coppie in abiti succinti strette reciprocamente in abbracci pieni di passione. Da qui nasce la denominazione di bodice ripper, usata come nomignolo da chi vuole fare riferimento a questa popolare forma di narrativa.

In Italia arrivo nella fantasia delle donne dalla Biblioteca delle Signorine, una collana pubblicata nel 1912 dalla casa editrice Salani, caratterizzata da una peculiare copertina rosa da cui deriva la stessa denominazione di questi romanzi.

La Rivista del CaffèWhere stories live. Discover now