25 APRILE

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IL 25 APRILE SI FESTEGGIA LA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DALLA PIAGA NAZIFASCISTA che, durante la SECONDA GUERRA MONDIALE, tentò di cancellare la democrazia tramite svariati crimini di guerra.

La resistenza dell'Italia contro il nazifascismo non termina il 25 aprile 1945 in realtà, in questo giorno, inizia la ritirata dalle città di Milano e Torino dei soldati tedeschi e della Repubblica di Salò.

UN EVENTO CHE FU SCATENATO DA:

- Lo sfondamento della Linea Gotica da parte delle truppe alleate.

- La ribellione da parte della cittadinanza esasperata dalle violenze.

- La nascita di un piano, coordinato dei partigiani, per riprendere il controllo dei capoluoghi prima dell'arrivo degli Alleati.

TUTTO CIÒ, DIEDE VITA ALLA:

RESISTENZA

LA RESISTENZA NASCE, perciò, l'8 settembre 1943, quando il governo Badoglio, dopo aver arrestato Mussolini e sciolto il Partito Fascista, rese nota la firma dell'armistizio con gli Alleati. Questa decisione scatenò, da parte dei tedeschi, una serie di reazione violente contro chi, oramai, non consideravano più alleati, ma traditori. Decisero, quindi, di liberare Mussolini e gli affidarono la guida della Repubblica di Salò.

Questi fatti provocarono la controreazione delle nasciture: forze politiche italiane, che spaziavano dai:

- Comunisti

- Socialisti

- Democristiani

- Liberali ecc...

Superando divergenze, ostilità, visioni politiche opposte, si unirono per combattere contro i nazifascisti DANDO VITA AL:

COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE (CLN)

VA RICORDATO CHE LA RESISTENZA NON AVEVA SOLO UNA CONNOTAZIONE POLITICA, esistevano brigate "senza bandiera". Emblematici sono le storie di alcuni gruppi di disertori tedeschi, o di soldati russi scappati dai campi di prigionia, il cui numero effettivo è impossibile stabilire. I nomi venivano celati o cambiati per paura che le famiglie subissero le conseguenze delle loro scelte e, lo stesso stato, li definiva disperi o morti. Evitando, in questo modo, una cattiva pubblicità, vanno ricordate anche le brigate di origine ebraica ecc...

UNA MENZIONE SPECIALE VA ALLE DONNE, NON SEMPRE COMBATTENTI ARMATE, CHE SFIDAVANO IL PERICOLO CONSEGNANDO MESSAGGI E CIBO.

TROVIAMO LA STORIA DI UNA DI LORO RACCONTATA DA:

RENATA VIGANÒ NEL ROMANZO NEOREALISTA, L'AGNESE VA A MORIRE!

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