Capitolo 18

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Sam

-"Cosa ci fai tu qui?" chiesi.

-"Cosa ci fai tu qui, ragazzina!" rispose.

-"Fermati immediatamente e fammi scendere da qui!"

-"Scordatelo. Tu ora vieni via con me".

-"Dove vuoi portarmi, Seth?".

Non rispose. Prese una strada fuori pista , uscendo così dalla gara. Riconobbi subito quella strada: stavamo andando a casa sua.

Arrivammo davanti quella porta , scesi dalla sella e guardai Seth, intento a togliersi il casco.

-"Cosa diavolo ci facevi li, Seth?" chiesi piena di rabbia.

-"Sono venuto a prenderti, Sam" rispose e , senza staccare gli occhi, continuò

-"Sapevo quello che stavi facendo e sono venuto a salvarti".

Fui scossa da una sensazione di pura felicità; ma...perchè? Seth aveva detto di non volermi più. Seth aveva detto che dove sparire. Seth aveva detto che per lui ero stata solo sesso.

-"Io mi salvo da sola" ribattei in tono brusco.

-"E ora riportami li!" aggiunsi.

Seth mi guardò con disapprovazione; non mi avrebbe lasciato andare. Mi prese per mano, mi trascinò in casa sua, mi sbattè al muro, circondando la mia testa con le sue possenti braccia.

-"Ascoltami ragazzina! Cosa cazzo pensavi di fare uscendo tutte le sere a bere? E noto anche che hai iniziato a fumare" disse, Chiudendo gli occhi e inalando il mio profumo. Li riaprì , infuocati non di rabbia, ma di passione. Si avvicinò alle mie labbra e mi sussurrò

-"Non permetterò mai di passare ciò che ho passato io. T'impedirò di autodistruggerti".

Scoppia in un pianto inaspettato.

-"Perchè mi fai questo Seth?" gli urlai , con occhi pieni di lacrime e sofferenza.

Lui sbarrò gli occhi e, senza dire nulla, prese il mio visto tra le mani e, con foga, baciò le mie labbra tremanti. Lo sentivo ardere di passione, desiderio, voglia di possedermi, di essere solo sua.

Non so per quale motivo, ricambiai quel bacio tanto atteso quanto straziante. Era un dolore che mi squarciava il petto, eppure non riuscii a fermarlo; e , tra un bacio e l'atro, ci trovammo sul suo letto. Ci spogliammo, lui mi afferrò e, con fare animalesco, mi buttò sul letto. Baciò i miei seni, mordendoli e leccandoli; torturò il mio collo e poi, senza avvisi, si addentrò in me con fare brusco e prepotente. Ad ogni stoccata, il mio corpo tremava ed io gemevo insieme a lui. Alzò la mia coscia destra, sostenendosi col gomito ed aumentò il ritmo. La nostra pelle divenne imperlata di sudore, lui gemeva nella mia bocca ed io nella sua. Decisi di capovolgere la situazione e, con movimento deciso, lo ribaltai. Presi il suo membro tra le mani e lo infilai dentro me e, quando presi confidenza, iniziai a muovermi sopra Seth.

-"Oh Sam, tu mi fai impazzire" disse prendendomi per i fianchi e accompagnando il mio movimento.

-"Anche tu Seth" risposi , con respiro affannato. Continuai a muovermi sopra di lui che, nel frattempo, si alzò leggermente, in modo da poter succhiare i miei capezzoli.

-"Oh Seth, non fermarti" dissi con disinvoltura.

-"Vieni per me Sam. Ho bisogno di sentirti venire" pregò Seth.

E dopo quelle parole, esplosi invocando il suo nome. Lui continuò e venne dentro me.

Mi accascia sul suo petto, stordita per quel misto di emozioni che , per un motivo o per l'altro, sapevo dovessero finire.

Il mio errore più bello. -Trilogia, libro 1- (IN REVISIONE) Where stories live. Discover now