Capitolo 15

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Sam


La luce dell'alba segnava un nuovo inizio. Il nostro.

Seth si era addormentato e io lo guardavo ancora incredula ; non riuscivo a realizzare che quel mostro ribelle e scontroso conosciuto all'inizio, in realtà fosse una creatura così deliziosa, dolce, apprensiva, gelosa, possessiva, perfetta. Si, Seth era perfetto sempre. Quando urlava, quando rideva, quando scherzava, quando era passionale e anche quando dormiva. La sua bocca schiusa formava un'espressione bambina sul suo volto, nonostante quella mascella così imponente e mascolina. Non avrei mai voluto dormire; sarei voluta stare ore ed ore a guardarlo dormire. I miei occhi non erano mai stanchi di lui; ma il sonno ebbe la meglio e mi addormentai fra le sue braccia.


Venni svegliata dal suono di un campanello. Vidi Seth correre giù per le scale a chiocciola, mentre io, ancora assonnata, cercai di alzarmi per seguirlo. Presi in mano i tacchi, mi diressi verso la scala e quando feci il primo scalino, sentii Seth urlare

-"Cosa cazzo ci fai tu qui? Vattene brutta sgualdrina!".

Scesi le scale il più in fretta possibile e mi trovai una scena agghiacciante davanti gli occhi.

Seth tremava, aveva gli occhi lucidi ed era pallido in viso.

Poi scorsi una figura femminile sulla soglia della porta, anch'essa in lacrime e tremante. Era una donna sulla trentina, capelli rossi, alta, longilinea. Aveva un tubino rosso, dei decoltè neri e una collana di perle al collo dello stesso colore dei tacchi. Poi guardai meglio i suoi occhi e...


Seth


Aprii la porta e vidi mia madre in piedi che tremava e piangeva.

-"Cosa cazzo ci fai tu qui?Vattene brutta sgualdrina" le gridai. L'adrenalina inondava il mio corpo a causa della rabbia ed iniziai a tremare; sentii delle scie calde percorrere il mio viso per poi congiungersi sotto il mento.

-"Ti prego Seth , parliamo" disse mia madre piangendo.

-"Non ti voglio vedere! Devi sparire dalla mia vita! Mi fai schifo! Non riesco nemmeno a guardarti in faccia per quanto ti disprezzo! Mi vergogno di essere tuo figlio!" gli urlai con tutto il fiato che avevo in gola e gli sbattei la porta in faccia. Mi girai, posai la schiena al muro e caddi per terra in un pianto che pensavo non avrebbe avuto mai fine.


Sentii due braccia avvolgermi in un caloroso e amoroso abbraccio.

-"Shh non piangere, ci sono io qui con te" disse Sam.

Oh la mia piccola Sam. Stavo ringraziando Dio per avermi donato l'angelo più bello che avesse.


Ricambiai il suo abbraccio e mi lasciai andare. Piansi per non so quanto tempo e lei rimase li, vicino a me, senza allentare l'abbraccio, accarezzandomi i capelli e facendomi sentire davvero protetto. Era proprio forte la mia piccola Sam.


Quando rinsavii la ringraziai e lei non mi chiese nulla. Forse aveva capito che non volevo parlarne e subito dopo me ne diede la conferma dicendo

-"Seth, io non voglio obbligarti a parlare, quindi se vorrai dirmi cosa è successo sappi che io sono qui. Ma se non vorrai, non sarò io a fare pressioni. Qualsiasi cosa sceglierai, io ti sosterrò e rispetterò".

-"Grazie Sam. Ora capisco ancora di più perchè ho scelto te tra tutte le altre. Tu sei tu, e nessuna sarà mai come te. Tu mi capisci". La strinsi forte a me, tra le mie braccia. Non pensavo che quel corpicino potesse contenere così tanto amore, altruismo e comprensione.


-"Sam, ti va di rimanere qualche giorno qui con me?"le chiesi con occhi speranzosi.

-"Solo qualche giorno? Io pensavo più a un ' Sam ti vuoi trasferire qua?'" disse per poi scoppiare in una risata. Io rimasi serio e lei, vedendo la mia espressione disse

-"Perchè sei così serio? Stavo scherzando Seth".

-"Quindi se ti proponessi di vivere con me, rifiuteresti?" le chiesi.

Lei mi guardò confusa, poi prese in mio viso nelle sue minuscole manine, mi guardò negli occhi e disse

-"Seth, se ti ho detto che ti voglio per sempre, come potrei mai rifiutare una cosa così bella? Io voglio viverti il più possibile ed ogni ora, minuti,secondo e istante che passo lontana da te me lo impediscono".


La presi ed iniziai a baciarla con foga, con voglia e desiderio. Cercai l'accesso alla sua bocca e lei la schiuse senza esitazione. Le nostre lingue si unirono in una danza afrodisiaca e, senza staccarmi da lei, la sollevai, la presi in braccio facendole circondare i miei fianchi con le sue gambe perfette e la posai sul bancone. Anche se era leggera, era comunque difficile sollevarla con un solo braccio. Misi la mia mano nei suoi capelli morbidi e la afferrai dietro la nuca, spingendola ancor di più verso me, come a dire 'non mi basti mai'. Le sue mani percorrevano la mia schiena, si annidarono per un pò nella mia chioma ribelle e poi scesero sul mio petto dove, con un gesto un pò impacciato, sbottonarono la mia camicia che cadde a terra. Decisi di sollevarla e portarla nella mia stanza da letto. Aprii la porta con un leggero calcio e mi sedetti sul letto. La feci stendere su di esso e le levai quella tutina striminzita e scoprii con piacere e un pò di rabbia che sotto non indossava nulla. Ammirai quel corpo splendido sotto di me e le chiesi

-"Sei sicura?". Lei annuì e mi diede conferma slacciandomi i jeans , che poi lasciai cadere al suolo. Tornai a torturare le sue morbide e calde labbra , mordendole , baciandole e mi avventai su quella lingua che bramava piacere.

Scesi sul collo, leccandolo e morsicandolo fino ad arrivare alla clavicola. Baciai ogni parte del suo corpo. Giocai con i capezzoli ancora pieni dei miei segni; scesi sul suo ventre e disegnai dei piccoli cerchi attorno l'ombelico.


Scesi ancora più in basso e leccai il suo inguine. Ebbe un sussulto.

Scesi ancora un pò e iniziai a baciare delicatamente l'interno delle sue meravigliose coscie. Un bacio, un morso, un bacio, un morso; alternai e sotto questa sequenza la mia piccola Sam gemeva e si bagnava per me.

Decisi che era ora di iniziare a procurarle davvero piacere quindi mi avventai sul suo punto più sensibile leccandolo con colpi di lingua veloci e decisi alternati a piccoli succhi. Sentivo e vedevo la sua voglia crescere insieme alla mia. I gemiti diventavano sempre più forti, le sue mani raggiunsero i miei capelli e spinsero la mia testa come a volerne sempre di più ed io l'accontentai. Dio che buon sapore che aveva la mia piccola Sam. Sentii il suo respiro diventare più affannosso, sapevo che stava per venire. Succhiai con più avarizia quel fiore a me donato e la sentii esplodere in un urlo strozzato, mentre inarcava la schiena lasciando cadere la testa all'indietro. Mi godei tutta la scena; sapeva essere bellissima e dolce anche in un momento simile; ed il suo sapore mi invase la bocca: sapeva di...Sam.



Mi alzai, mi levai i boxer, infilai il preservativo, mi distesi sopra di lei e, accarezzandole il viso e lasciandole dei dolci baci sulle labbra, mi diressi verso il suo fiore proibito. Vidi una smorfia di dolore sul suo volto quando iniziai ad allargare leggermente le labbra sottostanti. Era difficile entrare in quel paradiso mai esplorato; era davvero stretto. Spinsi ancora un pò e vidi una lacrima rigarle in viso. No, non volevo fare del male alla mia piccola Sam.


Spazio autrice:

sto ricevendo un sacco di complimenti per i miei capitoli e ringrazio tutte voi per il sostegno :D in particolar modo volevo ringraziare anda-nico per l'enorme aiuto che mi sta dando. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e... ci sentiamo al prossimo che verrà pubblicato a 15 stelline :P


-> Passate a leggere "una storia senza fine" di anda- nico

&

"la nostra stella" di crazyforlove00


e ora stellinate!!!

Il mio errore più bello. -Trilogia, libro 1- (IN REVISIONE) Where stories live. Discover now