Capitolo 8

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Prese il mio viso tra le mani, mi fissò negli occhi intensamente e con una lentezza straziante si avvicinò alle mie labbra bramanti di un suo bacio. I nostri nasi erano perfettamente incastrati, le gambe intrecciate, le mie mani poggiate su i suoi polsi, gli occhi chiusi e il silenzio attorno a noi interrotto dai respiri affannati d'entrambi. Sentivo il suo respiro caldo , respiravo il suo ossigeno, respiravo lui. Ed era la cosa più bella e intensa che avesso mai provato, vissuto e fatto nei miei quasi 18 anni di vita. Strusciava il suo naso contro il mio, la sua fronte stava diventando calda. Eravamo ad un niente dall'unire le nostre labbra quando sentii bussare alla mia porta 

-"Sam? Sei ancora sveglia?". Mi alzai di scatto, indicando al ragazzo misterioso di andarsene e mi avviai verso la porta. L'aprii leggermente e uscii. 

-"Dimmi mamma"

-" Dove sei stata oggi? Non ti ho mai vista uscire tutto il giorno"

-" Sono andata a farmi un giro. Non eri tu quella che non voleva più vedermi a casa?". Mia madre sorrise maliziosamente e poi chiese 

-"Sam, devi dirmi qualcosa?".Rimasi paralizzata da quella domanda ma non tardai troppo nella risposta 

-" No mamma. Cosa dovrei dirti?"

-"La moto sotto la tua finestra di chi è?"

-"Non lo so , sarà il ragazzo della vicina"

-" Sam, i nostri vicini sono gli Smith, ed hanno 75 anni con nessun figlio"

-" Non lo so mamma! E ora vado a dormire. Buona notte"

-"Buona notte piccola mia" disse dandomi un bacio sulla fronte. Rientrai nella stanza chiudendomi la porta alle spalle e lo trovai li, sul letto a leggere il mio libro. 

-" Quindi non conosci il proprietario di quella moto piccola Sam?" chiese lui con un sorrisino beffardo. 

-"Cosa dovevo dirle? Che sono uscita con uno sconosciuto e che ora è in camera mia?"

-"E' tanto sbagliato?" chiese.

-"Si!". Mi guardò con fare contrariato, posò il libro sul comodino bianco, si alzò e mi venne incontro. Il mio cuore iniziò ad accellerare il battito, il mio corpo aderì perfettamente alla porta e il mio sguardo non si staccava da quegli occhi bramosi di un qualcosa a me sconosciuto. 

-"Perchè ogni volta che mi avvicino, tu provi a scappare?" mi chiese con un espressione seria e dura. 

-"Non lo so, mi fai uno strano effetto" mi sbrigai a rispondergli. Si avvicinò ancor di più, e, accarezzandomi le labbra, disse 

-"E questo strano effetto ti piace?". Annuii abbassando la testa intimidita. 

-"Allora non avere paura, non scappare. Vieni verso di me" continuò,posando la sua testa tra i miei capelli e avvolgendomi in un abbraccio. Ricambiai, posando il viso sul suo petto. Quel profumo, quel calore, quel....LUI. Mi faceva cadere in un vortice di sensazioni senza fine. 

-"Bambolina, è meglio che vada" disse per poi dirigersi fuori la mia finestra. 

-"Ci rivedremo?" chiesi con tono quasi supplichevole. 

-"Certo bambolina. Non ti lascerò perdere facilmente". Tornò indietro e posò un casto bacio sulla mia fronte. Uscì dalla finestra, si voltò un'ultima volta e disse 

-"Ah, comunque il mio nome è Seth,Seth Rollins. Buona notte Sam Bukley". E scese dall'albero, saltò la staccionata e si mise in sella alla sua moto, per poi sfrecciare lungo le strade deserte della città. Decisi di lasciare la finestra aperta nella speranza di un risveglio come quello di questa mattina, mi sdraiai ,feci per prendere il libro ma non c'era. Guardai per terra ma niente. Se lo era portato via! Allora decisi di poggiare la testa sul cuscino e , tra un pensiero e l'altro, mi addormentai con un sorriso. 

Il mio errore più bello. -Trilogia, libro 1- (IN REVISIONE) Where stories live. Discover now