Preparazione alla battaglia

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I must've dreamed a thousand dreams

Been haunted by a million screams

But I can hear the marching feet

They're moving into the street

Now did you read the news today?

They say the danger's gone away

But I can see the fires still alight

They're burning into the night

There's too many men, too many people

Making too many problems

And not much love to go 'round

Can't you see this is a land of confusion?

Il nostro gruppo arrivò in un campo, nascosto da alcuni alberi.  Ognuno lavorava in gruppo per fabbricare le proprie armi. Eddie, Dustin ed io stavamo martellando dei chiodi su alcuni coperchi di bidoni della spazzatura.

"Com'è?"  chiese Dustin, appena finimmo di martellare l'ultimo.  Eddie prese uno degli scudi chiodati e iniziò a giocarci. "Leggero, ma robusto" parlò in tono drammatico.  "Letale, ma affidabile". Questo fece ridere sia me che Dustin, quindi lui continuò a parlare con lo stesso tono, anche più drammatico se possibile.  "Statemi ad ascoltare. Non ci sarà più nessuna ritirata..." Brandì lo scudo "per Eddie l'Esiliato" terminò la frase con il suo tono normale e mi rivolse uno sguardo intenso, facendomi sorridere per nascondere il mio rossore.

"Ehi voi due siete pronti per la bat-taglia?"  chiese Dustin scherzando. Io scoppiai a ridere e Dustin con me, mentre Eddie ci guardò con espressione seria.  "Sei forte! Mi piaci!" mi disse Dustin, continuando a ridere. "Ovvio, ti devo piacere!" Scherzai. Eddie era ancora serio.

"Non l'hai capita?"  Gli chiesi, mentre Dustin ha aggiunse "Bat. Pipistrello. No? Ah cavolo, mi sembrava buona".  Eddie non sembrava voler cambiare la sua espressione.  Ma, all'improvviso, sorrise. Poi, prese la rincorsa e gli saltò addosso. Iniziarono a fingere di combattere tra loro. Ah, uomini.

Mi divertii a guardare ancora un po' il duo comico, ridacchiando. Eddie si fermò e prese tra le mani la testa di Dustin. "Non cambiare mai, Dustin Henderson. Me lo prometti?"  Disse, senza nemmeno pensarci. Il mio cuore accelerò un po' per la sua dolcezza.

Dustin lo guardò, confuso. "Non pensavo di farlo."  Rispose. Pensai che fosse un momento di amicizia davvero dolce tra i due, quindi mi sdraiai sull'erba e chiusi gli occhi.  Sentii ancora i miei amici scambiarsi un amichevole "ti voglio bene", che mi fece sorridere.

Aprii gli occhi solo quando qualcuno mi ha toccato la spalla. Era Robin.  "Ciao!"  Ho detto.  "Ehi!" Lei rispose.  "Puoi venire con me? Ho una cosa per te!" esclamò, tutta entusiasta.  "Oh" rimasi sorpresa. "Sì, certo!"

"Eddie, te la ruberò solo per un secondo!"  Gridò ad Eddie, facendo arrossire sia me che lui.  Lui alzò i pollici e tornò a fare le sue cose.

"Come vanno le cose tra voi due?"  chiese in un sussurro mentre iniziavamo a camminare verso il camper.  Le lanciai uno sguardo interrogativo, ma in realtà sapevo cosa voleva sapere lei.  "Sì, uh, no. Bene, credo."  Risposi e sentii le guance bruciare.  "È solo che... non so cosa pensare. Non mi è mai capitato di sentirmi così, sai... è solo che-" Volevo dire così tante cose a riguardo, ma non riuscivo a trovare le parole giuste, non sapevo nemmeno quali fossero le parole giuste. Così Robin decise di intervenire.  "Nina... Va bene se ti senti così, non preoccuparti, lascia che le cose vadano come devono andare! Ad essere sincera, non sono la persona giusta che potrebbe darti il ​​consiglio giusto-" fui io a fermarla, stavolta.

"Sei la persona perfetta, l'unica da cui accetto consigli!"  Le sorrisi e lei ricambiò. "Okay, pensiamoci dopo la grande battaglia, eh?" Affermai, ancora sorridente, ma lei mi guardò con tristezza, perché sapevamo tutti che qualcuno di noi avrebbe potuto non farcela. Ho cercato di farle pensare a qualcos'altro.  "Dai, vediamo cos'hai per me!" Di nuovo, ci scambiammo un sorriso e lei sembrò più rilassata.

Arrivate ​​al camper, lei ha preso un arco di legno dal camper.  "Ta-daa" esclamò. Io lo guardai, piena di sorpresa e con uno scintillio negli occhi. Era incredibile!

"Pensavo che per guardare le spalle quei due idioti avresti avuto bisogno di uno di questi, dato che un altro fucile era troppo costoso. Inoltre, hai davvero un'ottima!" Aveva parlato con la sua solita velocità.  Le sono saltata addosso, stringendole le braccia intorno al collo.  "È fantastico! Voglio dire, grazie! Mi state rendendo la più tosta, qui!"

Ero davvero eccitata. Nonostante la battaglia sempre più vicina e tutto il resto, avevo intenzione di godermi quei momenti di serenità.

Stavo osservando la mia nuova arma in tutti i suoi componenti ed era davvero fantastica.  Robin ha sorpreso Eddie a fissarci. "Vai e mostragli il tuo nuovo giocattolo!"  Mi ordinò e andò a sedersi accanto a Steve, a cui mostrai il mio arco, sollevandolo in segno di ringraziamento. Lui, in risposta, sollevò entrambi i pollici, mostrandomi un grosso sorriso. Io lo ricambiai e tornai alla mia postazione precedente.

Eddie e Dustin mi corsero incontro, guardando l'arma increduli mentre mi raggiungevano.  "Visto? Non è la cosa più fantastica che abbiate mai visto?"  chiesi loro, mostrandolo come un trofeo.  "Tu sei la più fantastica!"  mormorò Eddie, di nuovo le mie guance rosacee. "È incredibile! Provalo! Provalo, dao!"  urlò Dustin. Le sue grida attirarono l'attenzione degli altri ragazzi, che avevano finito di costruire le altre armi. Si avvicinarono a me, per farsi mostrare dei tiri.

Lanciai il primo dardo, facendolo atterrare proprio dove avevo dichiarato poco prima.  Per testare anche la mia velocità di tiro, ne ho subito lanciato un altro nella stessa direzione, facendolo cadere molto vicino all'altro.  "Okay, potrebbe funzionare questo per me!"  Ho dichiarato, felice ed entusiasta.

Lanciai un'occhiata a Eddie, notando che mi stava guardando con orgoglio e io mi sentii lusingato, così feci loro un piccolo inchino, mentre gli altri mi risposero con un applauso.

L'attimo di felicità fu interrotto dall'urlo di Steve.  "È tempo di andare!"  Disse, con un'espressione preoccupata. I ragazzi hanno subito preso il comando, mentre Eddie ed io abbiamo chiuso la fila. "Penso che il nostro piccolo gioco mi abbia aiutato davvero a diventare una brava arciera!" Gli dissi. Lui senza dire una parola mi prese la mano e, dopo un primo momento di shock, gliela strinsi anch'io, posando la testa sopra la sua spalla.

Era il momento della vera battaglia.

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Canzone: Land of Confusion dei Genesis

Outsiders - Eddie Munson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora