Viaggio verso Mordor

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Face to face, out in the heat

Hanging tough, staying hungry

They stack the odds 'til we take to the street

For the kill with the skill to survive

It's the eye of the tiger

It's the thrill of the fight

Rising up to the challenge of our rival

And the last known survivor

Stalks his prey in the night

And he's watching us all with the eye of the tiger

Dopo pochi minuti passati a camminare nella foresta molto velocemente, ero esausta.  Avevo mangiato solo quel pezzo di cioccolato e non ero molto brava negli sport.  Inoltre, pensavo di aver già fatto quel percorso.  "Fermi! Aspettate un attimo!"  Ho esclamato all'improvviso "Eddie, non è la stessa strada che abbiamo percorso ieri sera?"  Gli chiesi.  Iniziò a guardarsi intorno, confuso "Come fai a saperlo? Ogni punto in questo posto sembra esattamente lo stesso per me."  Disse.  "Beh, in realtà non lo so, ma mi sembra sia così. Dustin, stiamo tornando a Lovers Lake?"  Eddie aveva ragione.  Era molto difficile orientarsi lì dentro, ma era più come una sensazione... una sensazione.  Più andavo avanti, più mi faceva male la testa.  "Non lo so. Sto solo seguendo questa cosa."  Dustin ha risposto.  Eravamo tutti stanchi e stava cominciando a diventare buio.

Tra me ed Eddie le cose erano ancora imbarazzanti, quindi camminavamo in silenzio una accanto all'altro.  "Allora... Di cosa volevi parlare quando siamo stati interrotti dal gruppo?"  chiese dopo un po'.  Volevo ancora parlargli della maledizione, ma non volevo dare un altro peso né a lui né agli altri.  Era meglio scegliere un momento diverso, sempre che ne avessi uno.  "Oh... ehm... mi dispiace, ma non ricordo... Probabilmente, non era qualcosa di importante."  Ho mentito.  Ho pensato che se ne fosse accorto perché mi ha rivolto uno sguardo triste, ma poi mi ha sorriso e mi ha accarezzato la testa.  Stava cercando di dire qualcosa, ma qualcuno mi ha afferrato il braccio.  Era Robin.  "Scusa, chiacchiere tra ragazze."  Disse, iniziando a camminare più velocemente, portandomi con sé. Mi voltai e feci un cenno di saluto a Eddie prima di seguirla.

"Quiiiiindi... come va con Eddie?"  chiese Robin, sussurrando.  "Come va cosa?"  Ero seriamente confusa da quella domanda, perché davvero non capivo di cosa stesse parlando.  Sapevo che pensava che tra me ed Eddie stesse succedendo qualcosa, ma ero sicura di aver chiarito questo punto in biblioteca.  "Oh, andiamo Robin, lasciala stare."  Nancy prese in giro la sua amica.  "È solo che non so proprio di cosa stai parlando. Non c'è niente tra me ed Eddie... Ma devo ammettere che le cose sono andate strane dopo la scorsa notte. Non lo so. Le relazioni sociali non sono il mio punto forte e questo non è quello a cui sto pensando ora, quindi..." Stavo mentendo di nuovo e capii che se ne sarebbero accorte.  Ovviamente avevo qualcosa di più importante a cui pensare, ma in realtà pensavo a Eddie più di quanto volessi ammettere.  Forse quei sentimenti, quelle sensazioni che non avevo mai provato prima non dipendevano dalla situazione.  Forse provavo qualcosa per Eddie.  Ma non ero pronta ad ammetterlo a qualcuno, nemmeni a me stessa.  "Mi dispiace, non volevo essere invadente."  Disse Robin, senza guardarmi.  "Oh, non dispiacerti. È tutto a posto, tu mi piaci molto, riesci a farmi sentire molto a mio agio. Non tutti ce la fanno. In effetti, prima pensavo che nessuno potesse riuscirci. In pratica, ti sto dicendo che sei fantastica!"  ammisi, facendole un grande sorriso.  Questa volta non stavo mentendo.  Era una persona fantastica e un'amica straordinaria, lo sapevo anche se le avevo parlato a malapena.  Lei ricambiò il sorriso e mi abbracciò.

Ho lasciato che le ragazze andassero più veloci e rimasi un po' indietro.  Sentii qualcosa dietro gli alberi.  Era... ehm... era il ticchettio dell'orologio? Guardai nella direzione del suono e mi avvicinai un po'.  Dietro gli alberi c'era un grande orologio, piantato nel terreno.  Era reale?  Non poteva essere.  Oh no, poteva essere un'allucinazione di Vecna?  Stava venendo per me?  Non ero pronta.

"Ci stiamo avvicinando!"  L'urlo di Dustin mi ha svegliato dal mio sogno ad occhi aperti.  Eddie mi fissava, preoccupato "Nina, va tutto bene?"  Ha chiesto e io gli ho mostrato  il pollice in su, ma dovevo ammettere che ero ancora molto scossa.  Dustin iniziò a correre, seguendo la bussola.  "Dustin? Puoi rallentare? Dustin?"  Eddie fu il primo a seguirlo e dovette fermare il ragazzo prima che finisse nel lago.  "Guarda dove vai, ragazzone."  Gli disse mentre gli metteva il braccio davanti per trattenerlo.  "Oh ma dai. È una presa in giro?"   esclamò Steve, seccato.  "Nina avevi ragione. Lovers Lake" disse Robin, rassegnata.  "Questo bosco mi sembrava famigliare." Eddie ammise.  "Oh, stai zitto! Non è proprio vero!"  Lo rimproverai, ridacchiando e dandogli una leggera spinta.

"È così disorientante", disse Dustin.  Siamo tornati al punto di partenza.  "C'è un portale a Lovers Lake? Ma ieri Eddie ed io non ci siamo accorti di niente. Penso che avremmo dovuto" chiesi, confusa.  "Potrebbe essere così profondo da non vederlo" ha specificato Max.  Mentre tutti provavano a pensare, Nancy arrivò ad una possibile soluzione "Quando il Demogorgone attaccava, lasciava sempre un portale aperto. Forse Vecna fa la stessa cosa".  Suggerì.  "C'è solo un modo per scoprirlo" disse Steve.  "Sì, ma come possiamo arrivare nel posto esatto? Non possiamo nuotare per tutto il lago."  Fece notare Robin.  Eravamo in un vicolo cieco.  Ma sulle rive vicine vidi una cosa.  "Oh mio Dio! Ragazzi, guardate! È la barca di Rick, la corrente deve averla trascinata qui!"  Ho indicato la barca che era sulla terraferma.  "Fantastico!"  esclamò Robin e ci avvicinammo alla cosa.

Steve e Eddie riuscirono a metterla in acqua per farci salire a bordo.  "Piano..." disse Steve mentre stavano trasportando la barca, ma Eddie la lasciò cadere con un forte rumore "Ho detto di fare piano" gli gridò Steve e Eddie si scusò "Sì, va bene".  Mentre loro cercavano di tenere ferma la barca, Robin misa si appoggiò alla loro testa e andò a sedersi sul bordo opposto.  Poi, fu il turno di Eddie di salire e dato che era lì, aiutò Nancy a fare la stessa cosa.  "Wheeler" disse, prendendole la mano per portarla sulla barca e poi fu il mio turno.  Mi diede la mano e io la presi, ma quando provai a fare gli stessi movimenti di Nancy, inciampai, e sarei caduta se Eddie non mi avesse sorretto.  Quando alzai lo sguardo i nostri occhi si sono incontrarono, immobilizzandomi e facendomi rimanere in silenzio per un po', perché quel suo sguardo mi paralizzò.  "Gr... Grazie" dissi, tornando in me e lui mi fece un cenno. Mi sedetti accanto a Robin e lei mi stava guardando, sorridendo.  Le diedi una leggera spinta sul braccio e ricambiai il sorriso.

Nel frattempo, Dustin cercò con noi, ma Eddie lo fermò "Ehi, ehi, ehi! Vuoi farci affondare. Regge quattro persone al massimo, ok?"  Dustin cominciò a lamentarsi, ma Nancy intervenne per prima: "È meglio così. Voi restate qui con Max e tenete gli occhi aperti".  Disse con apprensione, ma Dustin non ne era così felice "Tu tieni gli occhi aperti! È la mia stramaledetta teoria!"  Gridò.  "Hai sentito Nance." Robin sostenne la sua amica.  "Chi l'ha messa al comando?"  Dustin era davvero infastidito e arrabbiato e capii il suo punto, ma era molto pericoloso per dei bambini.  "Io" rispose Robin.  "Ho bisogno della bussola!" Guardai Dustin e allungai la mano verso di lui.  Si è rassegnato e praticamente me l'ha buttata in testa, ma sono riuscita prima che potesse cadere.  Mentre stava mettendo in moto la barca, Steve salì a bordo.  "Avevi detto quattro!"  Adesso Dustin era davvero incazzato, anche con il suo migliore amico.  "Scusa" gli sussurrò Steve.  "Alle nove a letto, bambini" urlò Robin quando la barca era lontana da loro.  I 'bambini', in risposta, le fecero il dito medio.

Ora stavamo andando, forse, direttamente nelle fauci di Vecna.

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Canzone: Eye of the Tiger dei Survivor

Outsiders - Eddie Munson Where stories live. Discover now