Da Rick Spinello

260 15 0
                                    

Lying in my bed,

I hear the clock tick

and think of you

Caught up in circles

Confusion is nothing new

Flashback, warm nights

Almost left behind

Suitcase of memories

Time after

Non mi ero neanche accorta di essermi addormentata quando un forte rumore mi svegliò. Il suono di accensione del motore di una macchina mi fece alzare in piedi immediatemente e vidi Eddie che cercava di far partire il suo van. "Ehi Eddie!" Gli urlai. Mi notò e mi lanciò uno sguardo di terrore che difficilmente si potrebbe dimenticare. In quel momento riuscì ad accendere i motori e scomparve nella foresta. Inizialmente pensai che avesse finito la droga e fosse andato a recuperarla a casa di Rich Spinello, ma questi sarebbe stato strano perché ero convinta che fosse in prigione. Decisi di andare a controllare. Quello che vidi là dentro mi fece rabbrividire. Non ero più spaventata dalla morte da quando ho visto mia madre morire davanti ai miei occhi, ma quella roba... avrebbe fatto vergognare il Diavolo in persona. Il cadavere della povera Chrissy Cunningham era immobile sul pavimento, arti rotti e girati su se stessi, occhi esplosi nelle orbite. Ho dovuto distogliere lo sguardo per non vomitare. Dovevo prendere la mia bicicletta e seguire la strada che Eddie aveva preso nel bosco.

Avevo recentemente finito di leggere Assassinio sull'Oriente Express di Agatha Christie e perciò avevo cominciato ad immaginare che Hercule Poirot mi aiutasse a risolvere i piccoli misteri della mia vita, come trovare qualcosa che avevo perso. In quel caso la situazione era leggermente più seria, ma eccolo lì, il monsieur, seduto sul manubrio della mia bici. "Non pensa che quello che sta facendo, signorina, sia troppo pericoloso?" Mi disse il detective con disappunto e con un forte accento francese. "Oh sì, certo monsieur, ma quella cosa era disumana. Non penso che Eddie sia capace di fare una cosa del genere, credo che nessuno essere umano ne sia capace." Ho risposto. "E poi lo sai che amo risolvere i crimini e sono anche piuttosto brava!" Ho aggiunto con entusiasmo. "Non so se lo sopporterai" concluse Poirot prima di dissolversi.
Stavo pedalando il più veloce possibile, cercando di non pensare a quello che avevo visto o alla conversazione con monsieur Poirot. L'unica cosa a cui pensavo era ciò che stava succedendo ad Hawkins. Sinceramente, ho sempre pensato che in questa piccola cittadina dell'Indiana capitassero cose da vero strane. Prima c'erano stati in un piccolo lasso di tempo la scomparsa di Will Byers, l'omicidio in quel bar e la misteriosa morte di Barbara Holland e nemmeno un anno prima, c'era stato quel grosso incendio al centro commerciale. Era un po' troppo per una cittadina così piccola.

Finalmente arrivati a casa di Rick, ma non sembrava ci fosse qualcuno. "Eddie. Sei lì? Eddie!" Ho sussurrato alzando il tono di voce. Cercavo di guardare dentro, ma la casa era deserta. Ho anche bussato alle finestre. Niente... E nessuno. Stavo per lasciar perdere quando ho visto un grosso capannone degli attrezzi dietro la casa. Mi sono avvicinata con calma. "Eddie! Sono Nina! So che sei più, per favore fammi entrare. Ho visto cos'è successo... Beh ho visto il corpo di Chrissy. So che non puoi essere stato tu a fare quel macello. Ti prego, sono dalla tua parte." L'ho implorato senza ottenere nessuna reazione. "Dai Eddie! Ti giuro che mi fido di te! Non sarei venuta fin qui da sola se non lo avessi fatto. Ti prometto che ti aiuterò." La porta si aprì leggermente e entrai. Eddie era a pezzi. Se un camion gli fosse passato addosso, avrebbe avuto un aspetto migliore. Senza dubbio, quello non era lo sguardo di un pazzo omicida, ma di un ragazzo spaventato.

Eddie era seduto in un angolo e io ero appoggiata ad un mobile al centro della stanza, davanti a lui. C'era così tanto silenzio che potevo sentire in suo respiro pesante. Non volevo mettergli pressione, ma avevo bisogno di sapere cosa fosse successo. "Allora..." Ho iniziato a dire "senza pressione, ma quando sei pronto..." "Cosa vuoi sapere? Hai detto di averla vista, no?" Mi ha interrotto, aggressivo. Era sulla difensiva, visibilmente in shock. "Scusa... Non posso nemmeno immaginare la tua frustrazione, ma neanche come quel casino è successo. Quindi quando sei pronto per dirmelo, sono qui per ascoltare" il mio tono era molto calmo perché non volevo farlo arrabbiare, non se lo meritava. Ha sospirato, poi si è alzato in piedi e si è avvicinato per aprire l'armadietto a cui ero appoggiata e prendere una bottiglia di liquore quasi finita. Si appoggiò vicino a me e ne bevve avidamente un sorso, poi me lo offrì passandomi la bottiglia. "Ne vuoi?" Mi chiese. "No grazie, sono astemia." Rifiutai la sua offerta. "Che perfettina, eh?" Mi disse lasciandosi scappare una risata nervosa. In risposta, gli ho sorriso in silenzio. Ne bevve un altro sorso e cominciò a raccontare "Lei... Lei era... Non so neanche come spiegarlo. Non mi crederesti!" "Vediamo."  Volevo seriamente capire cosa fosse successo ed ero sicura che lui non fosse un assassino. "Lei era in trance. Ho provato a svegliarla, i suoi occhi erano girati all'indietro. Improvvisamente ha cominciato a sollevarsi da terra e le sue braccia... e le sue gambe... Cristo, i suoi occhi... È stato orribile. Ti ricordi quando abbiamo visto l'Esorcista di nascosto? Questo era almeno trenta volte più spaventoso... E... Ed era vero."

Mi sono presa una manciata di secondi per rispondere. Cercavo di processarlo o di immaginarlo, ma non ci riuscivo. Quello era qualcosa di diverso, eravamo solo ragazzi e quello era troppo per noi. "Mi ricordo" ho detto per rompere il silenzio. "Mi ricordo dell'Esorcista. Non ho dormito per una settimana." L'ho guardato sorridendo. Lui ha ridacchiato. "Neanch'io. Mi vantavo con i miei amici di averlo visto, poi piangevo per addormentarmi." Ho riso, facendo ridere anche lui. Ha fatto un ultimo sorso e ha riposto la bottiglia. "Grazie per avermi seguito." Ha detto tornando serio. Ho smesso di ridere e ho cominciato a pensare a cosa fare. "Perché non lo diciamo alla polizia? Potrei testimoniare per te." "Beh, non per essere cattivo... Ma il metallaro orfano che partecipa ad un gioco fantasy satanico e la ragazza sempre tranquilla, senza la madre e con un padre assente, e senza amici... Siamo praticamente l'identikit degli assassini. Nessuno ci crederebbe. Ancora di più, se la vittima è la più amata cheerleader della scuola. Nessuno potrebbe credere che io stesso vendendo a Chrissy della droga." That was a point. "Chrissy stava comprando della droga da te?" Ho chiesto shockata. "Visto?" Aveva ragione, nessuno avrebbe mai potuto crederci. " Okay, hai ragione. Forse è meglio se ci dormiamo su e domani decideremo cosa fare." "No, non succederà. Era il mio camper, sono io che qualcuno potrebbe aver visto con Chrissy. Tu non sei coinvolta, puoi tornare a casa." Mi ha detto guardami fisso, gli occhi ancora gonfi di lacrime, il respiro ancora pesante. "Sì, è vero. Dovrei davvero tornare in in posto dove degli adolescenti vengono brutalmente assassinati da un mostro, o un demone, o qualsiasi cosa fosse. Inoltre, sono sicura che nessuno potrebbe avermi visto curiosare sul luogo del delitto e poi seguirti dritta nella foresta. Sicuramente non sono coinvolta. Adesso, Munson se potessi trovarmi una coperta mi faresti un favore... Si gela qua dentro e vorrei provare ad addormentarmi, non fa bene prendere decisioni quando si è stanchi e in stato di shock." La mia decisione era stata presa. Eddie rimase in silenzio per alcuni secondi, poi si alzò in piedi "Ok, troviamo qualcosa che ci tenga al caldo."

Abbiamo guardato se ci fosse qualcuno fuori, poi siamo andati a cercare delle coperte in casa di Rick. Me ne ha passata una e siamo tornati al capannone. Ho provato ad addormentarmi ma era impossibile. Ogni tanto sbirciavo Eddie e anche lui era ancora sveglio. Quella notte nessuno riuscì a dormire.

__________________________________________

Canzone: Time after Time di Cindy Lauper.

Outsiders - Eddie Munson Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ