Chiacchiere

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I can dim the lights and sing you songs full of sad things
We can do the tango just for two
I can serenade and gently play on your heart strings
Be your Valentino just for you
Ooh, love, ooh, loverboy
What're you doin' tonight? Hey, boy
Set my alarm, turn on my charm
That's because I'm a good old-fashioned loverboy
Ooh, let me feel your heartbeat
(Grow faster, faster)
Oooh, can you feel my love heat?
Come on and sit on my hot-seat of love
And tell me how do you feel right after all
I'd like for you and I to go romancing
Say the word, your wish is my command
Ooh, love, ooh, loverboy
What're you doin' tonight?
Hey, boy, Write my letter
Feel much better
And use my fancy patter on the telephone
When I'm not with you
Think of you always
(I miss those long hot summer nights)
When I'm not with you
Think of me always
Love you
Hey, boy, where do you get it from?
Hey, boy, where did you go?
I learned my passion
In the good old-fashioned school of loverboys
Dining at the Ritz we'll meet at nine
(One, two, three, four, five, six, seven, eight, nine o'clock), presicely
I will pay the bill, you taste the wine
Driving back in style in my saloon will do quite nicely
Just take me back to yours that will be fine
Come on and get it
Ooh, love (There he goes again)
(He's my good old fashioned loverboy)
What're you doin' tonight?
Hey, boy
Everything's all right, just hold on tight
That's because I'm a good old-fashioned (fashioned) loverboy
Good old-fashioned loverboy, Queen

      Il silenzio calò tra noi per alcuni istanti, come se quello che voleva dire rimanesse bloccato nell'aria. Eddie cominciò a parlare, ma le sue parole sembravano impacciate, faticavano a trovare la loro via. «Io... volevo solo...» esordì, ma il discorso sembrava sfuggirgli di bocca.
      «Voglio solo chiederti perché, ehm, perché non me l'hai detto?» chiese infine, tutto d'un fiato perché se non l'avesse fatto in questo modo non sarebbe mai riuscito a dirlo. «Voglio dire, il fatto che pensavi di essere maledetta... Non ti fidavi di me?» chiese.
Mi guardò per la prima volta da quando aveva iniziato a parlare e, in quell'istante, i suoi occhi rivelarono una tristezza che non sarei riuscita neanche a descrivere.
      «Che cosa? Eddie, cosa stai dicendo?» risposi, un po' confusa e un po' ferita. Fino a quel momento non avevo già dimostrato quanto mi fidassi di lui?
      «Io mi fido di te. Mi fido davvero, davvero tanto.» Certo, anche degli altri avevo fiducia, ma con lui era diverso. Era una fiducia profonda, che andava al di là delle parole.
      «Allora perché non me ne hai parlato?» insistette.
       La domanda mi colse di sorpresa. Non che non me l'aspettassi, ma rispondere a voce alta era molto più difficile di quanto pensassi.
      «È solo che... Uh... Non volevo essere un peso per tutti voi, c'era la situazione di Max, la tua, e... E poi non ero nemmeno sicura...» parlai rapidamente, come se le parole stessero cercando di fuggire via. Stavo cercando di essere sincera, ma le emozioni si intrecciavano con ogni frase.
      «E poi... Cosa sarebbe cambiato?» sospirai infine.
      «Fai sul serio, Nina?» chiese Eddie, incredulo. Il suo tono di voce si alzò, mostrando una crescente frustrazione. «Sarebbe cambiato tutto. Prima di tutto, saremmo stati preparati. E se ti avesse uccisa?» Il suo volto mostrava più delusione che una rabbia vera e propria, era sconsolatezza.
      «Ma non l'ha fatto,» risposi in tono più basso.
      «Sì, ma se l'avesse fatto?» replicò.
      «Nina, ascolta. Non sei sola. Non più.» La sua voce si era addolcita, ma il suo tono era fermo, come se stesse cercando di infondere in me un po' di forza.
Mentre le sue parole riecheggiavano nella mia mente, mi tornò alla mente un ricordo lontano.

Outsiders - Eddie Munsonحيث تعيش القصص. اكتشف الآن