Capitolo 24

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GRACE


Mel, Amber ed io eravamo al centro commerciale ormai da un paio d'ore alla ricerca dell'outfit perfetto per la festa che ci sarebbe stata quella sera.

Era sabato ed era, fortunatamente, una bella giornata, così ne approfittammo per pranzare insieme e poi fare compere.

Stavo guardando tra i vari jeans e ne scelsi un paio bianco molto semplice. Sopra optai per una camicetta blu a spalle scoperte che avevo già a casa.

Fortunatamente, terminammo in fretta quella tortura, comprammo quello di cui avevamo bisogno e uscimmo.

«Venite da me a prepararvi? Poi ci passa a prendere Rob.» disse Melanie aprendo il bagagliaio della sua auto.

Annuii «Devo passare da casa per prendere alcune cose, se non è un problema.»

Amber disse lo stesso, così Mel ci accompagnò a casa nostra, prendemmo tutto l'occorrente per la serata e tornammo velocemente in macchina. Il tragitto verso casa di Melanie fu piuttosto lungo: le persone cominciavano ad uscire dal lavoro e a tornare a casa, quindi rimanemmo imbottigliate per più di mezz'ora.

Melanie abitava al terzo piano di un grande condominio, l'appartamento era davvero grazioso. La sua stanza era spaziosa e tutta sulle tonalità del tortora. Aveva parecchie foto appese alle pareti e diverse riviste di moda sparse per il letto.

«Scusate, non ho ancora avuto modo di riordinare.» disse cercando di raggruppare un po' di giornali dal letto per poi metterli nel portariviste in ottone accanto al comodino.

«Figurati, pensiamo a prepararci. Capelli?» chiese Amber tirando fuori dalla sua borsa l'arricciacapelli e la piastra.

Alzai le spalle «Penso che li lascerò così. È una festa semplice, no? Non dobbiamo mica far colpo su qualcuno.»

Amber ammiccò «Certo, tu non devi: hai già fatto colpo su qualcuno.»

Spalancai la bocca «E su chi, di grazia?»

Melanie mi lanciò un cuscino, che però riuscii ad afferrare «Non fare la finta tonta con noi, ragazzina. Sappiamo che tra te e il più giovane dei fratelli Walker c'è del tenero.»

Amber fece schioccare la lingua sul palato «Altro che tenero! Quei due sono esplosivi insieme.»

Sospirai «Fidatevi: tra di noi non c'è nulla.»

Mel alzò le spalle «Sarà. Ma scommetto che stasera farà delle gran scenate se ti si avvicinerà qualcuno.»

Mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania e cominciai a spazzolarmi i capelli «Possiamo cambiare discorso?»

Le mie amiche ridacchiarono. Presero i loro vestiti e cominciarono ad indossarli, mentre io cercavo di districare i nodi che si erano formati a causa della sciarpa che avevo per ripararmi dal freddo.

Maledizione.

«A proposito di fratelli Walker... come va con quel fustacchione di Jace?» chiese Mel alzando ripetutamente le sopracciglia guardando maliziosamente Amber.

«Ah, noi siamo solo amici.»

Mi vestii e cominciai a truccarmi, dato che ero in super ritardo.

«Ragazze, siete incredibili: due bugiarde nate. È questo l'effetto che hanno i Walker sulle ragazze?» ridacchiò Melanie.

Le squillò il telefono e grazie al cielo quel terzo grado imbarazzante finì. Robert le aveva scritto dicendole che ci avrebbe aspettate in macchina, così infilammo i nostri giubbotti e scendemmo.

La mia vita è un clichéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora