【𝐂𝐡𝐚𝐩𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟏✔️】

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È seduto in tribuna, a guardare la squadra dei Grifondoro che termina il suo primo allenamento dopo le selezioni. Sembrano a posto, i buchi lasciati da Frank e Alice sono grandi, ma non insormontabili, e James è riuscito a trovare qualche buon nuovo talento. Il Portiere in particolare—un terzo anno, Jeremy o Renly o qualcosa del genere—diventerà una star assoluta. Sirius lo vede già.

Li guarda atterrare, li guarda stringersi intorno a James a terra. Mary è la più facile da riconoscere anche da questa distanza—capelli scuri intrecciati lungo la schiena, anca inarcata, braccia incrociate. Non può fare a meno di chiedersi come sta andando per James—come tenerla sotto controllo. Mary è una giocatrice brillante, e onestamente la persona più divertente che Sirius conosca, ma causerebbe problemi solo per il gusto di farlo. E di certo non ha paura di mettere alle strette James.

Sirius stacca gli occhi da terra, prendendo la sua scopa e si dirige verso il campo. Lui e James sono... Sinceramente, non lo sa davvero. Sono amichevoli, suppone. Ma anche solo pensare a questa parola gli fa storcere il muso come se avesse sentito un cattivo odore. Lui e James non sono mai stati 'amichevoli' prima d'ora. Erano estranei e poi amici e poi fratelli. Non c'è stata una fase intermedia di chiacchiere imbarazzanti ed educate.

Sirius odia questo.

Scende in campo proprio mentre la squadra inizia a sciogliersi e a dirigersi verso gli spogliatoi. Rimane nell'ombra degli spalti, osservando James che parla con uno dei giocatori più recenti. Sirius non riesce a sentire cosa dice, ma immagina che sia una specie di discorso d'incoraggiamento. James sembra pienamente nel suo elemento.

È una cosa importante, James che è il capitano. È una di quelle cose di cui ha sempre parlato, fin dal primo anno. Aveva così tanti sogni—Sirius non aveva mai incontrato nessuno del genere. Qualcuno che sapeva cosa voleva e pensava di poterlo ottenere. Veniva da una famiglia con requisiti molto specifici. La vita ti veniva dettata e tu ti muovevi all'interno di quelle linee. La famiglia Black non aveva sogni, aveva aspettative.

James batte la mano sulla spalla del ragazzo, e mentre il più giovane inizia ad allontanarsi Sirius fa un passo avanti, cercando di fingere di non essere nervoso. Perché non dovrebbe esserlo. Perché non lo era mai stato.

"Oi! Segaiolo con i capelli brutti," esclama, facendo girare James, la cui confusione è presto sostituita da un sorriso sorpreso.

"Nah, non può essere, guardati! Tutta sveglio e vestito e non sono ancora le otto del mattino. Non sono mai stato così orgoglioso," James si asciuga una lacrima inesistente dalla coda dell'occhio.

"Sei divertente come il Barone Sanguinario lo sai?"

"Si da il caso che io pensi che il Barone sia molto divertente, grazie mille."

"Adoro quando mi dai ragione."

James sbuffa una risata, dando uno spintone giocoso alla spalla di Sirius, prima che lo sguardo gli cada sulla scopa che ha tra le mani. Torna a guardare Sirius, le sopracciglia inarcate in segno di domanda.

Sente che i nervi gli si accendono di nuovo ma li spegne rapidamente. È una sensazione così stupida. Soprattutto qui. A proposito di questo.

"Mi chiedevo se ti fosse rimasta un po' di energia per fare un volo veloce?" Il suo tono causale sembra quasi convincente.

"Er..." James fa una pausa, e Sirius sente il cuore affondare. Prima non si sarebbe mai posto il problema, ma sa che ora James sta pensando a Remus. A come si sentirà Remus quando entreranno insieme a colazione, a come si scuserà velocemente dal tavolo.

"Sai una cosa, non preoccuparti," Sirius cerca di ridere. "Non importa, va tutto bene." Comincia ad allontanarsi.

"Hey—no," lo chiama James, facendo fermare Sirius, voltandosi verso di lui. "Certo che ho energia per un volo," gli dice James con un sorriso un po' sforzato mentre prende la sua scopa. "Abbiamo—cosa? Mezz'ora?"

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